Il 16 giugno 2022 è stato per AIParC Cosenza un giorno da ricordare. Celebrato in un luogo della memoria storica, nella casa di Fausto Gullo, diventata casa Museo e sede della Biblioteca Gullo, a Macchia di Casali del Manco. Ci si chiede quali luoghi si possono definire “Luoghi della memoria”. Certamente quelli in cui la storia esce dalla sua dimensione temporale e continua ad essere presente e visibile anche nella contemporaneità del presente.
Un luogo della memoria ha come scopo fornire al visitatore, al passante, il quadro autentico e concreto di un fatto storico o di un personaggio storico. Rende visibile ciò che non lo è: la storia e unisce in un unico campo due discipline: la storia appunto e la geografia. Un luogo, quindi, che appare come fonte complessa e stratificata del tempo che ci precede, capace di agire sul nostro presente, in virtù della relazione che con esso stabiliamo. Le memorie trattenute rappresentano in questo senso una ragnatela di sentieri che registrano nella trama immagini e fatti eloquenti della nostra storia.
Ecco allora che attribuire ai luoghi di memoria un potenziale, un valore formativo e orientativo, nonché considerarli come generatori di identità, implica il corretto utilizzo di precise categorie interpretative e scenari storiografici, come collocare vicende ed elaborazioni collettive all’interno di relazioni governate dal senso di responsabilità verso il nostro passato, considerare il presente come terreno di dialogo e di confronto, combattere il rischio della dimenticanza.
Ed ecco la felice intuizione di AIParC Cosenza, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Casali del Manco e condivisa dall’ l’Associazione culturale MAB Macchia antico borgo, che opera sul territorio di Macchia, onde evitare l’abbandono e l’oblio. La felice intuizione di andare nella Casa di Fausto Gullo, Padre Costituente, o meglio nel giardino della Biblioteca Gullo, a parlare del libro di Nella Matta In cammino verso i diritti – Le madri Costituenti, edito da Jonia Editrice.
Il luogo magico della memoria si è popolato di presenze reali, di intellettuali del calibro di Tania Frisone, Anna De Vincenti, Marilù Sprovieri, Brunella Serpe, Bianca Rende, Peppino Curcio, Davide Serra, Nella Matta, Giuseppe Trebisacce, di Amministratori, quali Francesca Pisani e Fernando De Donato. Il giovane Pierfrancesco Mancuso ha letto stralci del libro di Nella Matta e brani tratti da altri scritti sulle Madri Costituenti.
Il suono dei “Tamburi di Sant’Andrea” ha salutato gli ospiti al loro arrivo. La voce e il pianoforte di Ferdinando Autiero hanno inondato di note soavi e senza tempo l’atmosfera rarefatta e quasi fuori dal tempo, che si è venuta a creare. Un pomeriggio ricco e intenso di interventi, letture e riflessioni di alto livello che hanno riguardato anche l’attualità. Opere pittoriche dell’artista Assunta Mollo, presente fra il pubblico, hanno dato ancor più luce e splendore alla straordinaria cornice. Un borgo che ha ritrovato, in questa giornata speciale, la sua identità e il suo orgoglio di appartenenza alla storia, quella grande, dell’antifascismo, della resistenza, dell’Italia democratica e repubblicana. (Anna Maria Ventura)