I consiglieri comunali di opposizione Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi vanno all’attacco del sindaco Fiorita sull’ente Fiera.
«Dopo la doverosa e condivisa intitolazione della struttura fieristica a Giovanni Colosimo, imprenditore di alto spessore morale che ha saputo dare lustro alla Città, vorremmo suggerire al Sindaco Fiorita che l’Ente Fiera di cui lui parla e straparla non esiste – dicono – Che cioè un Ente per essere tale deve essere legalmente costituito. Rinnoviamo a lui ed alla sua Giunta l’invito ad avviare subito una serrata interlocuzione con i Gruppi Consiliari al fine di effettuare una seria e compiuta scelta sul futuro della struttura e sul pieno utilizzo della stessa per fini strategici all’azione di questa amministrazione ed in linea con le motivazioni a base dei finanziamenti pubblici ricevuti per la sua realizzazione. Sarebbe ora, dopo 16 mesi dall’insediamento di quest’amministrazione, di provare a ragionare sulla destinazione della struttura che certamente non potrà essere gestita dalla Fondazione Politeama».
Continuano i tre: «Se questa amministrazione non ha la voglia o la competenza di programmare la costituzione di un soggetto giuridico capace di gestire la struttura utilizzandola come un vero e proprio “Ente Fiera”, abbia almeno il coraggio di affidare la gestione alla Catanzaro Servizi, che, opportunamente attrezzata, potrebbe trovare fonte di nuove risorse per il proprio bilancio. L’attuale forma di affidamento alla Fondazione Politeama, che già di suo presenta diverse criticità gestionali, è a nostro avviso più che mai inopportuna. Una struttura dove sono stati spesi oltre 5 milioni di euro e con progettualità importanti richiede una governance specializzata e professionalmente competente Come abbiamo già scritto e fatto osservare nelle commissioni competenti, la struttura dovrà essere destinata ad accogliere manifestazioni fieristiche importanti e la funzione della stessa, governata da un ente autonomo ed indipendente, dovrà rappresentare un acceleratore di sviluppo delle imprese del territorio.
Un soggetto giuridico, quindi, che veda coinvolto negli assetti societari lo stesso Comune oltre a Camera di Commercio, Istituti di Credito del territorio, Associazioni di categoria ed altri Enti locali che vorranno farne parte (Amministrazione Provinciali e Comuni del comprensorio)».
«Solo così un “Ente Fiera” – concludono – può diventare determinante e rappresentare un forte punto di forza e di traino dell’intera economia cittadina. Gli eventi fieristici potranno così costituire delle occasioni per fare sistema e generare nuove opportunità di business a beneficio di tutte le filiere. Una buona organizzazione ed un buon numero di manifestazioni sono in grado di generare un indotto di milioni di euro che restano sul territorio ed offrire importanti occasioni di business alla nostre aziende. Sarà necessario pensare ad un sistema fieristico che divenga luogo d’incontro di culture diverse, occasione di scambi, contatti e relazioni. Occasione vera di crescita, quindi. Su questi obiettivi di ampio respiro, alti ed ambiziosi, siamo, come sempre, pronti al confronto. Crediamo, purtroppo, che il “movimento lento” di quest’Amministrazione non riuscirà a produrre nulla di buono anche in questo caso». (rcz)