È entrato nella fase operativa, a Catanzaro, Villa Wanda, il progetto del Centro Calabrese di Solidarietà, dove due persone hanno concluso il percorso terapeutico.
Villa Wanda è un bene confiscato alla criminalità organizzata diventato emblema dell’accoglienza e delle opportunità da trasformare in occasioni di rinascita, perché immobile ubicato in contrada Lenza a Gagliano è stato destinato ad ospitare uomini e donne che hanno vinto la lotta contro le dipendenze da droga e alcol, concludendo il percorso intrapreso al Centro Calabrese di solidarietà, e sono pronti a rimettersi in cammino.
Dallo scorso mese di gennaio, la struttura è stata ribattezzata “Villa Wanda” (per ricordare una giovane e coraggiosa donna prematuramente scomparsa nei mesi scorsi) e il 12 febbraio il progetto del CCS, che si svolge in queste mura diventate casa accogliente, è entrato nella fase operativa.
Ricordiamo, prima di tutto che l’immobile è stato trasferito al patrimonio indisponibile del Comune di Catanzaro con decreto dell’Agenzia del Demanio del 3 agosto 2004 per essere adibito a sede di associazione di volontariato operanti nel campo assistenziale, ed è stata indetta una selezione pubblica per la concessione in comodato l’uso dell’immobile, assegnato in via provvisoria al Centro Calabrese di solidarietà nel 2016. I lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti con l’utilizzo di fondi Pon Sicurezza del Ministero dell’Interno (ultimati nel 2015); la durata del comodato d’uso gratuito è di 10 anni. (rcz)