Il Comitato della Società Dante Alighieri di Catanzaro ha celebrato l’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo con l’incontro “Cibo, tradizione e benessere”, che si è tenuto nella Sala Convegni della la Camera di Commercio. Ha aperto i lavori Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio, il quale ha ringraziato la Dante Alighieri per aver organizzato l’evento, patrocinato di buon grado per la valenza sociale, culturale ed economica che rivestiva. Molte infatti sono le eccellenze calabresi nel territorio, che si distinguono per la sostenibilità e per la cultura del cibo.
Anche Francesco Bianco, presidente dell’Antica Congrega Tre Colli, un’associazione che si occupa di food e di tradizione, ha sottolineato l’importanza del cibo quale fonte di benefici fisici e psichici per l’uomo, soffermandosi anche sul provvedimento di legge che, nel nostro paese, ha bloccato, in via precauzionale, la produzione di carne sintetica, in attesa di un riscontro scientifico serio. Non è prudente accettare passivamente le richieste delle multinazionali nei cui laboratori si produce carne sintetica, senza valutare attentamente i rischi per la salute e la sostenibilità di tali prodotti. Infatti, il cibo non è solo fonte di vita e di sostentamento per gli uomini, ma è anche strettamente connesso alla convivialità e alla tradizione e per tradizione si intende anche la memoria dei sapori ed il rispetto delle radici, un patrimonio da preservare e da difendere. Le nostre tradizioni, ha concluso Francesco Bianco, rappresentano una frazione importante del nostro “dna” e della nostra narrazione, che non può essere disgiunta dalla narrazione del cibo, elemento imprescindibile per la nostra convivialità, per il nostro benessere, per la nostra vita.
L’incontro è entrato nel vivo con i saluti della Presidente del Comitato, Teresa Rizzo, che ha illustrato le finalità della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, ormai giunta all’ottava edizione. Il vicepresidente vicario del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, Luigi Stanizzi, coglie l’occasione per ringraziare la prestigiosa presidente del Comitato catanzarese della “Dante Alighieri”, Teresa Rizzo, «per l’importante opera di divulgazione e approfondimento culturale particolarmente variegato che da tanti anni offre a favore della comunità, dedicando disinteressatamente una parte rilevante della sua vita». Questo importante progetto è nato in seguito al protocollo d’intesa sottoscritto il 15 marzo 2016 tra Maeci, (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) Mipaf (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), Miur e Società Dante Alighieri, per la valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità. La tradizionale iniziativa si è svolta dal 13 al 19 novembre, con più di 1000 eventi in oltre 100 paesi nel mondo.
Il tema di quest’anno “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto” si proponeva di promuovere le tradizioni culinarie e la conoscenza enogastronomica, il Made in Italy, come tratto distintivo dell’identità e della cultura italiana, una vetrina per l’Italia nel mondo. L’evento organizzato dal Comitato di Catanzaro, partendo dalle nostre “radici”, ha inteso valorizzare la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie della nostra regione, senza dimenticare l’importanza e la salubrità della dieta mediterranea, già da dieci anni iscritta nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco, come modello equilibrato e corretto. Quindi: cibo, tradizione e benessere per sottolineare il legame tra gusto, cultura e salute, esaltando uno stile di vita corretto, fatto di prodotti enogastronomici genuini basati sui molteplici sapori locali, ma anche di pratiche sociali, di riti e di gesti, che ne caratterizzano la peculiarità. Doverosi i saluti e i ringraziamenti a Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio e a Francesco Bianco, presidente dell’Antica Congrega Tre Colli, che ha valorizzato e diffuso il Morzello catanzarese non solo in Calabria ma in tutta Italia e nel mondo. Un grazie particolare a Stefano Caccavari, a Giovanni Lucisano e a Barbara Froio, autrice dei libri Maramenti e Gulìe di Calabria, che hanno offerto una degustazione di prodotti tipici a fine evento. Ha introdotto e moderato gli interventi Elisa Chiriano, docente e book blogger.
Molto interessanti i contributi di Bianca Parisi, biologo nutrizionista, che si è soffermata su salute e dieta mediterranea, e di Barbara Froio, che ha illustrato la sua ricerca sulle pietanze della tradizione calabrese. La Dieta Mediterranea, come ha sottolineato la dott.ssa Froio, rappresenta l’insieme delle abitudini alimentari delle popolazioni del sud Italia. Uno studio statunitense ha scoperto che la gente del posto si ammalava meno di tumori, malattie cardiovascolari e patologie croniche legate all’alimentazione. La dieta mediterranea è costituita, per la maggior parte, di carboidrati; l’apporto di zuccheri è rappresentato in larga misura dalla frutta. I grassi sono moderatamente presenti e sono rappresentati principalmente dall’olio extra vergine di oliva. La quota di proteine arriva ad un massimo del 15%; le troviamo nel pesce, nelle carni bianche, nelle uova, nei latticini, nelle carni rosse e nei legumi.
La dottoressa ha concluso specificando che non esiste in natura un alimento completo, per questo motivo è necessario abbinare tra loro gli alimenti in modo da creare in cucina il piatto della salute ed evitare così carenze nutrizionali. Parlare di cibo e narrare le ricette della tradizione è sempre un ritorno ai ricordi, ai profumi del nostro vissuto, ha evidenziato Barbara Froio, docente in pensione con un amore smisurato per le tradizioni culinarie. (rcz)