Sul Lungomare nord di Catona, è stato inaugurato il parco inclusivo “Fortunato Quattrone”, che ospita un’area giochi per i più piccoli, è dotato di giostrine appositamente realizzate per l’utilizzo da parte di bambini con disabilità e si offre dunque alla comunità cittadina come un luogo accogliente e pienamente inclusivo.
Particolare significato assume anche la intitolazione dell’area che ricorda la memoria del piccolo Fortunato Quattrone, bambino venuto a mancare nel 2007, all’età di 13 anni, a causa di una grave malattia, il cui commosso ricordo è ancora forte e presente nella comunità catonese.
Presenti alla cerimonia di inaugurazione gli assessori e i consiglieri comunali che hanno collaborato alla realizzazione di un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà e realizzato grazie ai Patti per il Sud e alle risorse del settore Welfare, messe a disposizione dalla Città Metropolitana, destinate alla realizzazione di aree giochi in zone balneari per persone con disabilità. Presenti anche i genitori di Fortunato Quattrone e la polisportiva amatoriale della Parrocchia di Sant’Aurelio di Arghillà.
Il carattere fortemente inclusivo dell’opera è ulteriormente rafforzato anche dalla predisposizione di una passerella, nelle vicinanze dell’area ludica, che consente l’accesso alla spiaggia alle persone con mobilità ridotta, in piena aderenza agli indirizzi dettati anche dal Piano Comunale di Spiaggia recentemente approvato dall’Amministrazione comunale.
«È stata una grande giornata di festa per Catona ma anche per tutta Reggio – ha detto il presidente del Consiglio comunale Enzo Marra – nel ricordo di Fortunato Quattrone e con l’obiettivo di rilanciare uno spazio all’interno del lungomare, a forte connotazione inclusiva. Un lembo di litorale tenuto in condizioni decorose dall’Antica marineria catonese che ringrazio e che da oggi è al servizio della comunità».
Visibilmente emozionato Mario Quattrone, papà di Fortunato, ha poi ringraziato l’amministrazione comunale e la comunità catonese per aver voluto ricordare un figlio di questo territorio, il cui ricordo a distanza di anni è sempre vivo. «Per noi è stata una grande sorpresa e al tempo stesso un momento di forte emozione».
L’area, oggi recuperata, sarà oggetto di ulteriori interventi e cure, grazie anche al contributo del Consorzio del Basso Ionio Reggino, hanno infine sottolineato gli assessori comunali Irene Calabrò e Paolo Brunetti e il consigliere delegato Massimiliano Merenda, «ed è bello che già tante famiglie e bambini abbiano iniziato a frequentarla, restituendo un’anima a questo luogo e recuperando una socialità all’aperto che il Covid ha loro negato. Si tratta del primo parco inclusivo della nostra città, reso possibile grazie alla proficua collaborazione tra i vari settori, Welfare e Patti per il Sud e la Città metropolitana e poi al supporto fondamentale di Castore e Avr nella manutenzione dell’area. L’auspicio e l’appello che rivolgiamo a tutta la cittadinanza, è quello di salvaguardare e custodire queste opere quali beni comuni che appartengono a tutti noi».