Il Contratto Istituzionale di Sviluppo della Calabria è arrivato anche a Reggio, dove ha visto la Città Metropolitana confrontarsi con la sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci.
Presenti su delega del sindaco, Giuseppe Falcomatà, i consiglieri metropolitani delegati Domenico Mantegna e Salvatore Fuda, affiancati dai tecnici dello stesso Ente di Palazzo “Corrado Alvaro”. Ai lavori, che sono stati coordinati dal Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, hanno preso parte anche diversi sindaci del territorio metropolitano reggino.
La sottosegretaria, anche in questa tappa reggina, ha illustrato lo strumento predisposto dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale che ha come obiettivo la valorizzazione dei territori, attraverso investimenti che si sviluppano in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, che richiedono un approccio integrato e opere infrastrutturali di rilievo nazionale, interregionale e regionale in materia di riqualificazione ambientale, valorizzazione delle risorse culturali e promozione del turismo.
«Abbiamo avuto modo di confrontarci in modo costruttivo con la Sottosegretaria Nesci, in particolare per ciò che riguarda quegli aspetti procedurali che necessitavano di ulteriore chiarezza», ha commentato a margine del tavolo istituzionale, il consigliere Mantegna.
«Siamo soddisfatti, in particolare – ha proseguito il rappresentante di Palazzo “Alvaro” – della proroga al 15 dicembre e anche delle rassicurazioni riguardanti quei Comuni che non avevano le risorse tecniche nei propri uffici per affrontare un simile iter e per i quali non ci sarà una premialità significativa tra un progetto di fattibilità e uno già cantierabile».
«E, inoltre anche in questa occasione – ha sottolineato il consigliere Mantegna – abbiamo rimarcato la criticità presente sulla scheda di progetto con riferimento ad un pregiudizio che verrebbe arrecato soprattutto ai 97 Comuni del territorio metropolitano di Reggio Calabria, in particolare per quel che riguarda il criterio di classificazione dei progetti che vedrebbe penalizzati i Comuni che già risultano destinatari di altre fonti di finanziamento analoghe ai Cis».
«In tal senso abbiamo evidenziato la necessità di mettere tutte le comunità calabresi sullo stesso piano registrando, da parte del sottosegretario Nesci, una positiva apertura rispetto a tale problematica e soprattutto l’impegno e l’attenzione del Ministero del sud e della Coesione territoriale, affinché non si crei alcun tipo di disparità» ha concluso. (rrc)