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Conclusa la prima assemblea di Anci Calabria: 296 sindaci e 9 tavole rotonde

Conclusa la prima assemblea di Anci Calabria: 296 sindaci e 9 tavole rotonde

Sono stati 296 sindaci e nove tavole rotonde il bilancio della prima assemblea regionale di Anci Calabria, svoltasi a Lorica nei giorni scorsi. Una due giorni convocata dalla presidente regionale, Rosaria Succurro, «intense e straordinarie, con contenuti di elevata qualità, la condivisione di buone pratiche amministrative e tante necessità espresse» e che si è conclusa con la convocazione, per il 19 luglio a Lamezia Terme, di un Consiglio dell’Anci Calabria per formulare delle proposte unitarie sull’autonomia.

«L’Anci regionale sostiene nel concreto le amministrazioni locali e questa prima Assemblea serve a consolidare le sinergie istituzionali esistenti, a garantire tutti insieme i diritti, i servizi e la crescita delle nostre comunità, al di là delle diverse appartenenze politiche», ha detto Succurro durante la prima giornata in cui, assieme ad altri sindaci, ha accompagnato il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, che dal prossimo lunedì prenderà servizio a Latina, a visitare la vetta del monte Botte Donato e il lago Arvo a bordo di un battello elettrico.

Il prefetto Ciaramella, che ha salutato con emozione le autorità presenti, ha sottolineato la propria vicinanza ai Comuni, che «sono – ha detto – gli enti più vicini ai cittadini».

Roberto Pella, presidente facente funzioni dell’Anci nazionale, ha ringraziato Succurro e gli altri sindaci calabresi, si è soffermato sull’unità dei sindaci all’interno dell’Anci e ha evidenziato l’attenzione del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per le comunità locali.

Il presidente Occhiuto, intervenuto in collegamento dalla presidenza della giunta regionale, ha rivolto un «sentito augurio» a tutti i primi cittadini e detto che «la Calabria non sviluppa grandissima capacità fiscale».

«In passato – ha aggiunto – il malgoverno regionale sui rifiuti o sull’idrico si è riverberato sui sindaci. In quanto a noi, nei due anni e mezzo di mandato siamo riusciti a costruire un racconto diverso di quello degli ultimi 20 anni e abbiamo dato esempi di buone pratiche amministrative. La pessima reputazione che le amministrazioni calabresi hanno avuto negli anni passati è stata una barriera per lo sviluppo economico e infrastrutturale».

«Il modo migliore per combattere la criminalità organizzata – ha detto ancora – è conferire trasparenza ed efficienza alla pubblica amministrazione. Il ruolo dei sindaci è dunque fondamentale e noi continueremo a sostenere le amministrazioni locali. Il mio auspicio è che le ragioni della contrapposizione politica possano essere superate dalla volontà di ciascuno di mostrare quanta eccellenza ci sia nella nostra Calabria e quanto questa eccellenza possa essere determinante per lo sviluppo della regione».

Nel suo intervento, Succurro ha illustrato l’attività che ha finora svolto l’Anci Calabria, «la cui missione – ha precisato – è quella essere una voce autorevole per i Comuni presso le istituzioni superiori».

«Finora, ha proseguito – ci siamo occupati – tra l’altro, di sostegno amministrativo, erosione costiera, Tirocini di inclusione sociale, interlocuzione con le associazioni di categoria e sostegno agli agricoltori. Inoltre, abbiamo affrontato il tema della stabilizzazione dei tecnici per il Sud e del futuro dei precari dei Centri per l’impiego. Abbiamo interloquito con Arrical per la revisione delle tariffe della depurazione e con la Protezione civile regionale per la realizzazione o l’aggiornamento dei Piani di protezione civile. Ne emerge un’Anci regionale attiva, operativa, che intende portare con orgoglio il peso della propria responsabilità».

Succurro ha poi chiesto un applauso per i sindaci dei piccoli Comuni, poiché «spesso mostrano anche capacità dirigenziali e fanno di tutto per i loro cittadini».

Veronica Nicotra, segretaria generale dell’Anci nazionale, si è complimentata con Succurro, ha sottolineato l’approccio concreto delle donne ai problemi e riassunto le iniziative dell’Anci in tema di autonomie locali, attuazione del Pnrr e regionalismo differenziato.

Nel complesso, la prima Assemblea regionale dell’Anci Calabria è stata ricca di osservazioni, testimonianze di buone pratiche amministrative e proposte su diversi argomenti: transizione digitale e prevenzione dei crimini informatici; efficientamento energetico; politiche sociali; ambiente e risorse idriche; autonomia differenziata; unione, fusione e scioglimento dei Comuni; valorizzazione e potenziamento delle risorse umane negli enti locali; sport come strumento di tutela della salute; agricoltura, commercio, turismo e peculiarità dei borghi.

Nella giornata dell’11 luglio, oltre ai diversi sindaci, hanno fornito contributi specifici Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenuto da remoto sul potenziamento degli organici del personale degli enti locali; il senatore Francesco Silvestro, presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali, che ha trattato in profondità il tema dell’autonomia differenziata; il senatore Mario Occhiuto, segretario della VII Commissione di Palazzo Madama; Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria; Pierluigi Caputo, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria; la sindaca Donatella Deposito in rappresentanza  dell’Uncem Calabria; Fulvia Caligiuri, commissaria dell’Arsac; i giuristi Oreste Morcavallo e Pietro Manna; il docente universitario Luigino Sergio; Antonello Graziano, vicepresidente nazionale di Federsanità, e Giuseppe Varacalli, presidente di Federsanità-Anci Calabria.

Alla fine, Rosaria Succurro, presidente dell’Anci Calabria, ha ringraziato tutti i sindaci per il loro lavoro quotidiano, i relatori e i vari rappresentanti istituzionali presenti.

«L’Anci, ribadisco, è la casa di tutti e continuerà a dare risposte ai territori. Prima della prossima Assemblea, che si terrà in altra sede, lavoreremo con ulteriore spinta sugli argomenti già trattati e su altri, sempre convinti che i sindaci siano i primi riferimenti delle comunità locali, di cui rappresentano i bisogni e le istanze». (rcs)

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