Succurro (Anci Calabria): Rilanciamo il Sud partendo dai piccoli Comuni

«Andiamo avanti così, per costruire un Sud più reattivo e attrattivo, a partire dal rilancio dei piccoli Comuni». È quanto ha dichiarato Rosaria Succurro, presidente di Anci Calabria, presidente della Provincia di Cosenza e sindaca di San Giovanni in Fiore, nel corso dell’iniziativa Piccoli, destinata agli Enti locali, di minori dimensioni, di Campania, Calabria e Sicilia, in programma a Pompei (Napoli).

In rappresentanza della Calabria, all’iniziativa in questione hanno partecipato anche i sindaci di Bianchi, Caraffa, Guardavalle, Lattarico, Marcellinara, Miglierina, Panettieri, Parenti, Scigliano e Squillace.

Per Succurro, infatti, «è obiettivo largamente condiviso il governo puntuale ed efficace dei Comuni meridionali, soprattutto dei più piccoli, cui è dedicata questa importante iniziativa dell’Anci, molto utile a potenziare le singole capacità amministrative».

«Spesso, specie dopo il Covid, si sente dire della volontà di valorizzare i borghi. Tuttavia, si tende a dimenticare – ha sottolineato la presidente Succurro – che quei borghi sono di frequente non governati a causa di varie difficoltà. In un piccolo Comune della Calabria, per esempio, non ci sono state candidature a sindaco. Agli enti locali più piccoli serve, dunque, sostegno tangibile. In questo senso, ho gestito il dimensionamento scolastico, da presidente della Provincia di Cosenza, con un chiaro segnale di attenzione e tutela verso i piccoli Comuni, che, se privati delle loro scuole, sarebbero stati condannati all’estinzione».

«Ancora – ha aggiunto – a San Giovanni in Fiore, Comune di cui sono sindaco, ho comprato 15 abitazioni vetuste nel centro storico, per ristrutturarle e consegnarle ad altrettante famiglie che popoleranno la zona antica».

«Noi sindaci siamo concreti – ha rimarcato Succurro – perché viviamo i problemi della quotidianità. Pertanto, sappiamo che, se non li risolviamo noi, quei problemi non li risolverà nessuno al nostro posto. Ecco perché sono preziose iniziative mirate come quella odierna, di mamma Anci, che forniscono buone pratiche gestionali ai Comuni più piccoli, in spirito di piena collaborazione». (rrm)

Tirocinanti, i sindacati chiedono l’intervento del Governo

Le Segreterie Regionali Nidil Cgil, Felsa Cisl ,Uiltemp, Usb Fds hanno chiesto l’intervento del Governo per la vertenza dei tirocinanti calabresi, in quanto nel Dl Milleproroghe manca la dotazione finanziaria, valutabile in circa 60 milioni di euro annui.

I sindacati, poi, hanno reso noto che riproporranno l’azione sindacale nei confronti dell’Anci Calabria, nella persona della presidente Rosaria Succurro, «della quale si è potuto apprezzare uno spirito collaborativo, mancante nelle precedenti gestioni».

Quella dei tirocinanti, infatti, è una delle vertenze «più importanti – si legge in una nota – per il mondo del lavoro in Calabria con più di 4.000 lavoratori coinvolti, distribuiti in circa 450 amministrazioni pubbliche»

Il dl Milleproroghe, infatti, accoglie le deroghe normative affinché gli enti possano procedere alle assunzioni. Dopo la sua approvazione è seguito un confronto sui territori tra le quattro sigle sindacali e i lavoratori «per dare piena consapevolezza non solo di quanto conquistato, ma anche del difficile percorso di quanto ancora è necessario ottenere per poter davvero superare la fase dei tirocini formativi e approdare ad un lavoro vero e tutelato».

«Manca, infatti, la parte economica – hanno evidenziato i sindacati – ossia quella dotazione finanziaria valutabile in circa 60 milioni di euro annui, perché gli Enti, in particolare i Comuni – notoriamente in gravi difficoltà finanziarie – possano procedere a concretizzare la norma che, altrimenti, rischia di restare lettera morta».

«Nel valutare quindi – hanno detto i sindacati – la mancata capacità della maggioranza degli Enti comunali di tradurre le norme in posti di lavoro per via della loro situazione economico – finanziaria, ribadiamo che l’unica soluzione per garantire un contratto a tutti i tirocinanti sia un intervento da parte del governo con il riconoscimento di un contributo al quale affiancare eventualmente altre risorse da parte della Regione Calabria».

«I prossimi mesi, dunque – hanno proseguito – saranno importanti anche alla luce dei provvedimenti normativi che saranno presentati al Parlamento e che dovranno effettivamente rendere la norma appena approvata accessibile a tutti gli enti utilizzatori per permettere di trasformare le parole in fatti. Continuiamo a pensare, infatti, che su una vertenza che coinvolge un così grande numero di famiglie calabresi non si possa pensare né a fughe in avanti solo per fini elettorali e nemmeno a facili scarica barili».

«Tutti i soggetti coinvolti a livello nazionale e regionale – hanno concluso le Segreterie – assieme alle parti sociali, devono remare nella stessa direzione. Richiameremo tutti alle proprie responsabilità anche attraverso mobilitazioni di piazza che decideremo assieme ai lavoratori». (rcz)

 

Naufragio di Cutro, Succurro (Anci): Davanti a queste tragedie non può esserci contrapposizione politica

«iamo profondamente addolorati per quello che accadde a Cutro l’anno scorso. Ancora oggi siamo scossi. Davanti a codeste tragedie, non ci può essere alcuna contrapposizione politica». È quanto ha dichiarato la presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, recatasi sulla spiaggia di Steccato di Cutro  per deporre una rosa bianca come simbolo di umanità e di speranza.

«Ricordiamo anche l’accoglienza, il calore che allora ebbero tanti calabresi. La memoria – ha aggiunto la stessa presidente – è necessaria, ma sono indispensabili una sensibilizzazione, una testimonianza e un impegno costanti per salvaguardare i diritti, la dignità e la vita di tutti gli esseri umani».

Con il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, e con tutte le autorità civili e militari presenti, Succurro si è poi fermata in raccoglimento davanti alla lapide che ricorda i morti e i sopravvissuti di quel naufragio. (rkr)

Succurro (Anci Calabria): Significativa firma Fsc nel nostro territorio

La presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, ha evidenziato come «ha un grande significato, non soltanto politico, che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sia venuta in Calabria a firmare con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, l’Accordo per il Fondo per lo sviluppo e la coesione».

«Il Sud, in particolare la Calabria, merita la stretta vicinanza del governo», ha detto Succurro, precisando come «per i Comuni calabresi si tratta di un fatto della massima importanza. Infatti, la quota disponibile del Fondo per lo sviluppo e coesione, di oltre due miliardi e mezzo di euro, servirà soprattutto alla prevenzione nell’ambito idrogeologico, a superare le criticità sui rifiuti, a potenziare il trasporto stradale e marittimo, la mobilità urbana, la gestione delle risorse idriche, la portualità regionale e la competitività del sistema economico». «Dunque, nell’unità e nella cooperazione, noi sindaci calabresi – conclude la presidente Succurro – dobbiamo lavorare per cogliere tutte le opportunità che si profilano». (rcs)

Una delegazione dei sindaci del Vibonese consegnano a Prefetto di Vibo documento dell’Anci Calabria

Una delegazione di sindaci del Vibonese, in occasione del sit-in dei primi cittadini contro l’autonomia differenziata, ha incontratoil Prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, a cui è stato consegnato il documento ufficiale dell’Anci Calabria.

La delegazione era composta da Pasquale Farfaglia, sindaco di San Gregorio, Sergio Cannatelli, sindaco di Sorianello e Salvatore Fortunato Giordano, sindaco di Mileto, tutti e tre facenti parte del Consiglio Regionale Anci Calabria; Sergio Pititto, sindaco di Pizzo Calabro, Alfredo Barillari, sindaco di Serra San Bruno e Leo Mercuri, sindaco di Limbadi, ha avuto un confronto cordiale con il Prefetto Grieco, durante il quale hanno evidenziato le criticità rappresentate da questo disegno in approvazione sull’Autonomia Differenziata, segnalando che, oltre a tante problematiche, è necessario che si individuino le risorse preventivamente per poter garantire il raggiungimento dei Lep e garantire meglio il Sud e le regioni più bisognevoli.

L’accento, comunque, è stato posto anche su problematiche relative a materie che sfuggono alla previsione di Lep, come per esempio la viabilità, che se non sostenute adeguatamente dal Governo centrale in maniera adeguata rischiano anche e soprattutto per il Vibonese di farlo retrocedere oltre.

Il Prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, ha ascoltato le ragioni dei Sindaci e dell’Anci e, nella sua nota cordialità, ha dato disponibilità a stare vicino ai Sindaci e a tutte le altre forze sociali impegnate anche su questo fronte sul territorio provinciale e si è detto disponibile a trasferire queste preoccupazioni al Ministero. (rvv)

Anci Calabria: Autonomia non potrà esistere senza risorse e i lep

L’autonomia differenziata non potrà esistere senza le risorse necessarie e senza i lep, da finanziarie non con l’iniquo criterio della spesa storica, ma attraverso i fabbisogni standard». È quanto ha ribadito Rosaria Succurro, presidente di Anci Calabria, nel corso del sit in dei sindaci per ribadire le istanze dei Comuni calabresi sull’autonomia differenziata, oggetto di apposito disegno di legge approvato dal Senato, su cui a breve si pronuncerà la Camera.

«L’Anci non ha una connotazione politica e rappresenta tutti i sindaci e tutte le amministrazioni dei 7.134 Comuni italiani» che vi aderiscono. Questa è la premessa del documento unitario, consegnato ai prefetti delle cinque province calabresi, con cui l’Anci Calabria ha chiesto al governo e al Parlamento che siano previste «risorse ingenti e, soprattutto, certe» in materia di «autonomia differenziata», che – si legge nel testo, firmato dalla presidente Rosaria Succurro – «non potrà esistere, fintanto che non verranno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i Livelli essenziali delle prestazioni: i Lep, che dovranno essere finanziati non più attraverso l’iniquo criterio della spesa storica, ma attraverso i fabbisogni standard».

Nel documento, l’Anci Calabria sottolinea al Governo e al Parlamento la necessità inderogabile di evitare «squilibri territoriali» e di «non aumentare la sperequazione tra Nord e Sud», per cui – avverte la stessa associazione dei Comuni – «servono risorse ingenti e, soprattutto, certe».

Inoltre, l’Anci Calabria «esprime preoccupazione perché il finanziamento di questa riforma, che richiederà una copertura di decine e decine di miliardi di euro, potrebbe andare a erodere alcuni capitoli della spesa pubblica già assai compulsati negli ultimi anni».

«I sindaci calabresi – assicura l’Anci Calabria – vigileranno con estrema attenzione affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale e affinché sia impedita la possibilità di fare intese, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione, senza il preventivo finanziamento integrale di tutti i Livelli essenziali delle prestazioni». (rcs)

LE “PICCONATE” DI ROSARIA SUCCURRO
FANNO BENE E RISVEGLIANO LA POLITICA

di MIMMO NUNNARI – Le parole sono state chiare, sincere, coraggiose e soprattutto lontane dal politichese astruso e incomprensibile: «Non siamo affatto disposti ad accettare questo provvedimento ingiusto [l’Autonomia differenziata ndc], irragionevole e gravato da evidenti incertezze, che creerebbe una frattura insanabile tra il Nord e il Sud, aumenterebbe le diseguaglianze già esistenti tra le due aree, impoverirebbe il Mezzogiorno e ridurrebbe in misura irrecuperabile i diritti dei cittadini meridionali, a partire da quello alla salute e allistruzione». Firmato Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore, presidente dellAnci Calabria, esponente di Forza Italia, che così lancia un’invettiva, di tipo dantesco, contro l’Autonomia differenziata: la “spacca Italia”, voluta dalla Lega di Salvini e Calderoli.

In un’epoca in cui, come profetizzava Pier Paolo Pasolini, le parole della politica sono generalmente pronunciate solo per rafforzare il potere omologato e creare nuove disuguaglianze e ingiustizie, le parole libere, fuori dal coro, di Succurro, meritano applausi per il tono, il linguaggio, il coraggio di rompere la “potenza omologativa” del suo stesso schieramento di centrodestra, che comprende il suo partito Forza Italia e per il proposito di agire, o intervenire, con coscienza civica – come rappresentante istituzionale – di fronte a una situazione che le sarà sembrata incompatibile con i propri valori fondamentali di donna e politica del Sud, correndo anche i rischi di “scomunica”. Scomunica, che è arrivata subito, con un irato j’accuse della deputata calabrese della Lega Simona Loizzo, che si conclude con parole in linea col linguaggio litigioso della politica di oggi, parole, a dir poco, ineleganti: …«Alla donna di San Giovanni in Fiore che si adopera per cittadinanze onorarie a Sinner consiglio di dedicarsi a commentare il tennis. Almeno eviteremo di ascoltare castronerie allo stato brado…».

Parole forti, col profumo di insulti, qualcuno ha detto pure sessiste, “coerenti”, però, con il metodo dell’aggressione verbale diventata linguaggio comune, da quando c’è la Lega nel panorama politico italiano. Parole che forse nascondono una malcelata preoccupazione e che il gioco sia più grande della “lite” locale. E cioè che le “picconate” di Succurro respinte con furia, come solitamente si fa con un avversario e non con un alleato a cui si manda a dire: “Non è tempo di Masanielli con la gonna e di muine” neoborboniche”, siano solo l’inizio di un cambiamento di passo di Forza Italia, che al Sud, in Calabria in particolare, ha la sua roccaforte: con una prevalenza politica indiscutibile e difficilmente soppiantabile, a meno che non compia errori “mortali”, come il consentire un passaggio storico dell’Italia – tutto sommato ancora unita – all’Italia “due”: con un Nord somigliante al Belgio grasso e un Sud abbandonato al suo sottosviluppo e a una deriva inevitabilmente mafiosa. (mnu)

Anci Calabria: Verso istituzione della Centrale di prevenzione e tutela per sindaci e Comuni

«Come Anci Calabria stiamo per istituire la Cpt, che sta per “Centrale di prevenzione e tutela”, cioè uno strumento che consenta ai sindaci e agli altri amministratori locali di segnalare agilmente contesti e situazioni di pericolo o casi di violenza consumata». È quanto ha annunciato la presidente dell’Anci Calabria, Rosaria Succurro, sottolineando il bisogno di «fermare  l’escalation di attacchi intollerabili come quelli che di recente hanno colpito il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, e l’assessore Pierfrancesco Balestrieri, del Comune di Bisignano».

«Condanniamo la violenza verso gli amministratori locali e intendiamo difenderli da intimidazioni, minacce, aggressioni e atti ritorsivi», ha evidenziato, ricordando come «l’Anci Calabria vuole creare uno scudo protettivo nei confronti degli amministratori locali, per avvicinarli ai responsabili della pubblica sicurezza e per avviare iniziative concrete di prevenzione e tutela, anche studiando e proponendo nuove norme di legge che permettano interventi più rapidi ed efficaci della magistratura e delle forze dell’ordine».

«Vogliamo sostenere i sindaci della Calabria – ha concluso la presidente Succurro – e le relative amministrazioni comunali, punti di riferimento dei cittadini e delle comunità locali in una regione che subisce continue pressioni criminali e illegali, contro cui le istituzioni pubbliche e la società civile combattono con ammirevole coraggio. Nessuno deve essere lasciato da solo». (rcz)

Succurro (Anci): Occorre snellire procedure per comunità energetiche

«Se vogliamo realizzare delle opere in tempi rapidi, abbiamo bisogno di strumenti amministrativi idonei a raggiungere questo obiettivo». È quanto ha dichiarato Rosaria Succurro, presidente di Anci Calabria, nel corso dell’assemblea nazionale di Anci a Genova.

«Le Comunità energetiche per le Rinnovabili sono un efficace strumento per l’autonomia energetica – ha detto –. Esse rappresentano un’opportunità che noi sindaci dobbiamo cogliere rapidamente, soprattutto nell’attuale momento di crisi, in cui i costi energetici sono purtroppo destinati a salire».

«Per fronteggiare le difficoltà del periodo, noi sindaci possiamo agire – ha sottolineato Succurro – in vari modi: con interventi per lo sviluppo delle energie rinnovabili; con l’accelerazione sull’efficientamento energetico delle scuole e degli edifici pubblici in generale; con l’isolamento termico dei tetti; con il minieolico; con il miglioramento dell’efficienza dell’illuminazione pubblica; con l’avvio delle Comunità energetiche per uso solidaristico. I dati dei Comuni calabresi sono al riguardo positivi, ma dobbiamo lavorare ancora di più e meglio per non vanificare le grandi opportunità connesse alle misure elencate».

«Nella provincia di Cosenza – ha aggiunto Succurro – abbiamo costituito l’agenzia Alesco, la quale si occuperà dell’Atem gas e di Comunità energetiche, che rappresentano il futuro. Ancora, abbiamo stretto una partnership con Gse e Cassa depositi e prestiti per sostenere la formazione degli enti locali. Ho apprezzato molto la richiesta del presidente dell’Anci nazionale, Antonio De Caro, sull’estensione dello snellimento delle procedure ai progetti non compresi nel Pnrr». (rrm)

Si è riunito il primo Consiglio di Anci Calabria

La presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, ha annunciato che «a un mese esatto dalla mia elezione quale presidente dell’Anci Calabria, ho convocato il primo Consiglio regionale dell’Associazione».

«Finora non abbiamo trascorso un periodo di stallo e vacanza, ma abbiamo avviato un intenso lavoro per riorganizzare gli uffici e i servizi, in modo da dare subito uno slancio all’azione amministrativa», ha detto Succurro, anticipando che «presto avremo incontri nazionali e locali per segnare un nuovo corso, esclusivamente nell’interesse dell’Anci, cioè la casa dei Comuni, la casa di tutti a prescindere dalle tessere di partito. Immagino un’Anci smart, omologata a quella nazionale e dunque capace di dare servizi, soluzioni e supporto a tutti i Comuni. Punteremo molto sull’aumento delle competenze degli amministratori, con la Formazione specialistica in amministrazione municipale ed anche per il personale dei Comuni, molto spesso sottodimensionato o poco aggiornato rispetto alle continue novità come il nuovo Codice degli appalti».

«Per questo primo appuntamento aspettavamo – ha rimarcato la presidente Succurro – la presenza dei quattro sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, ma così non è stato. Ne prendiamo atto, auspicando che presto i colleghi convengano che l’Anci è una soltanto e che qui non hanno avversari ma compagni di viaggio leali, operosi, fattivi e dialoganti. Ho nominato il nuovo segretario, l’ingegnere Nico Nesci, dipendente di Anci regionale».

«Parimenti – continua Succurro – ho ringraziato Franco Candia, che tanto ha dato alla nostra associazione nei vari ruoli finora ricoperti. Da subito abbiamo affrontato tematiche di estrema importanza ed attualità: ambiente, sanità, tirocinanti, dissesto finanziario e idrogeologico, Pnrr e territorio. Nella prossima seduta nominerò i vicepresidenti e daremo vita alle Commissioni».

Piena è stata la condivisione, da parte dei consiglieri regionali dell’Anci Calabria, dell’intervento programmatico della presidente Succurro, con la grande presenza e soddisfazione delle rappresentanze dei piccoli Comuni, che sono l’85 per cento dei 404 della Calabria. (rcz)