Al via domani, a Conflenti, la seconda edizione di Incontri d’Otre, organizzato dall’Associazione Felici&Conflenti e dedicata alla zampogna.
Conflenti si riconferma così un punto di riferimento per la promozione, la trasmissione e la valorizzazione del patrimonio coreutico-musicale del Sud Italia.
Numerosi gli ospiti che prenderanno parte a questo speciale evento: tra i tanti, dalla Campania arriveranno “Cilento Suoni” con Gianluca Zammarelli, Giovanni Falce, Catello Gargiulo, Giuseppe Radesca.
Immancabile la presenza della tradizione musicale calabrese con la partecipazione straordinaria di Sergio di Giorgio. I padroni di casa Christian Ferlaino, Giuseppe Gallo, Andrea Bressi e Giuseppe Muraca accoglieranno gli ospiti da dentro e fuori regione tra cui Rosario Altadonna suonatore e costruttore di zampogne siciliane.
Nella due giorni di quest’anno ritornano i corsi di canto, di ballo, di organetto e di zampogna dove si potrà imparare il repertorio coreutico e musicale dell’area del Reventino su cui Felici & Conflenti si è specializzata negli anni.
In tema natalizio le strine che si svolgeranno nel corso dell’evento. Oltre alla strina locale di San Mazzeo, recuperata proprio da Felici & Conflenti, quest’anno ci sarà anche la strina di San Mango con i musicisti del centro limitrofo. Due i concerti: il 28 alle ore 19:00 nella Basilica Minore di Maria SS. della Quercia di Visora è prevista l’esibizione degli ospiti zampognari seguito dallo storico gruppo Totarella di Alessandria del Carretto; il 29 alle ore 18.30 si terrà lo spettacolo musicale Incenso e Mirra di Parafoné che ripercorre le sonorità del Natale nella tradizione popolare tra canti, nenie, pastorali e ballate in onore della nascita di Gesù Bambino.
Come di consueto ci saranno i pranzi sociali e le grandi feste in piazza in pieno stile Felici & Conflenti, arricchite dalla degustazione enogastronomica delle pietanze della tradizione locale e dalla presenza dei suonatori di tradizione. Attesa anche l’esibizione dei giganti e della banda pilusa che allieteranno le vie del paese con la loro energia. (rcz)