Prende il via domani, a Cosenza, il Laboratorio di Riuso Creativo guidato da Lotta Senza Quartiere ODV e dall’artista Alfano e rivolto ai minori che abitano nel centro storico.
L’iniziativa fa parte del progetto di rigenerazione urbana guidato dal collettivo de La Rivoluzione delle Seppie, un esperimento formativo riconosciuto tra i più rilevanti nel suo genere, che lavora per la riconfigurazione delle cosiddette “aree marginali” in luoghi del possibile, sia a livello globale che nell’ambito dei sistemi territoriali locali.
Il progetto è realizzato grazie al supporto dell’associazione Lotta Senza Quartiere ODV, che, guidata dagli attivisti Teresa Paese e Christian Cosentino, dall’inizio della propria attività nel 2017 lavora nel centro storico con l’obiettivo di fornire uno spazio sicuro per i bambini residenti nei quartieri della città vecchia – in particolar modo del quartiere Santa Lucia – uno spazio che possa farsi costruttore di possibilità, di azioni e ricerca-azione, nel quale sperimentare le ricadute di interventi educativi e rieducativi.
Assieme a loro anche l’intervento dell’artista/educatore Roberto Alfano, che da sempre nella sua pratica lavora sulla commistione tra pittura, scultura e installazioni site-specific, in un esercizio di lettura e interpretazione della realtà che può essere di natura visionaria, terapeutica o di autoanalisi. A partire da questi presupposti, la sua ricerca si è aperta agli altri, diventando opera-luogo relazionale e generativa.
Il nuovo progetto, sostenuto e promosso dal programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza – e che sarà interamente svelato in un incontro pubblico programmato nel prossimo mese – mira a valorizzare i quartieri storici della città attraverso un processo di rigenerazione urbana che integra l’innovazione digitale con la tradizione e l’artigianato locale.
Gli incontri, con cadenza settimanale fino al 9 marzo, sono in totale cinque.
Il primo incontro prevede una passeggiata ecologica, durante la quale rifiuti e/o altro materiale di scarto verranno raccolti e successivamente selezionati per la creazione di una installazione artistica. Nel secondo incontro si progetterà l’elaborazione dei materiali selezionati al fine di produrre un’opera pubblica che verrà collocata all’interno del contesto urbano. Successivamente, avverrà la collocazione delle stessa nel centro, dopo una valutazione in gruppo effettuata a seguito di una passeggiata urbana. L’ultimo incontro, in programma per il 9 marzo, prevede la restituzione alla comunità, guidata dai partecipanti al laboratorio. (rcs)