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COSENZA – Città green, la maggioranza replica al senatore Occhiuto

«Puntuale come un orologio svizzero, assieme all’annuale rapporto di Legambiente sull’Ecosistema Urbano, i cosentini sono abituati a ricevere l’esternazione facebook dell’ex sindaco Occhiuto che, oltre a rivangare i bei tempi andati, sembra dolersi del fatto che la città di Cosenza sia nella top ten delle città green italiane».

Lo affermano in una nota i capigruppo di maggioranza a Palazzo dei Bruzi, replicando alle dichiarazioni diffuse via social dal senatore Mario Occhiuto.

«Francamente – prosegue la nota dei capigruppo di maggioranza – è poco gradevole dover leggere il solito lungo sproloquio, a mo’ di elenco della spesa, nel quale l’ex Sindaco Occhiuto si è lasciato andare per potersi ascrivere la posizione che Cosenza ha conquistato nella classifica dell’anno 2023. Occhiuto finge di non sapere che i parametri di riferimento e attraverso i quali si definisce la graduatoria dei valori attribuiti alle città non sono statici o acquisiti una volta per sempre. Le città che competono sui parametri della vivibilità e dell’ecocompatibilità ogni anno, debbono misurarsi con contesti ambientali mutevoli, sia a livello locale che a livello generale. Cerchiamo di chiarire: se ieri Cosenza migliorava grazie a piste ciclabili e ztl, a queste oggi aggiunge una minor dispersione di acqua potabile e la presenza di ben 70 alberi ogni 100 abitanti. Basta controllare le vecchie classifiche per capire che se non ci fossero stati i due anni di impegno dell’attuale giunta comunale, soprattutto grazie ad interventi strutturali finalizzati all’implementazione del patrimonio arboreo e alla ottimizzazione del servizio di distribuzione idrica, Cosenza oggi non figurerebbe tra le città più green d’Italia e addirittura la prima del Meridione. Infatti, così non è stato per altre città che addirittura dal primo posto o comunque collocate, al tempo di Occhiuto Sindaco, tra le prime dieci città d’Italia, oggi sono posizionate nelle postazioni di centro o di bassa classifica. Vediamo, invece, in cosa ancora, Cosenza è ultima in classifica? Uso dei veicoli privati e vittime della strada. In questo sì Occhiuto ha un grande merito che Cosenza gli riconoscerà sempre: quello di aver impedito la realizzazione della Metrotramvia e di aver portato l’azienda di trasporto pubblico locale Amaco verso il fallimento. A questo – conclude la nota dei capigruppo di maggioranza di Palazzo dei Bruzi – si dovrebbe dedicare ora che è senatore e suo fratello Presidente della Regione, invece di gufare i risultati degli altri. Da Occhiuto ci saremmo aspettati non tanto apprezzamenti per il lavoro svolto in questi due anni, ma, quanto meno, una condivisione della soddisfazione di poter continuare a registrare la presenza di Cosenza come una delle migliori città italiane, green e vivibili». (rcs)

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