Una rete territoriale che cresce di anno in anno per dire un No deciso alla violenza di genere. Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la sede di Confagricoltura Cosenza ha ospitato i responsabili di associazioni, service e sindacati che hanno colto l’invito di aderire alla campagna di raccolta fondi delle “Clementine Antiviolenza”.
«È partita da Cosenza undici anni – ha esordito la presidente dell’Unione provinciale agricoltori Paola Granata – l’iniziativa delle imprenditrici agricole che garantisce un aiuto concreto a chi è vittima di violenza. Dall’omicidio di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, il cui corpo fu rinvenuto nell’agrumeto di una nostra socia. Da allora abbiamo voluto associare la clementina Igp, prodotto identitario della nostra terra, ad un gesto di sensibilizzazione contro la violenza di genere, diffondendolo a livello nazionale».
Oggi, infatti, nelle sedi territoriali in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia i proventi derivanti dall’acquisto di un sacchetto di clementine verranno devoluti a favore dei Centri Antiviolenza territoriali. Per la Calabria è stata Confagricoltura Cosenza ad occuparsi dell’organizzazione dell’evento solidale che ha avuto un’eco positiva e una buona partecipazione.
Gremita la sala riunioni di via Piave dove l’incontro si è aperto con la proiezione di un videomessaggio di Vincenzo Chindamo, fratello di Maria, imprenditrice scomparsa il 6 maggio 2016 davanti all’ingresso della sua azienda, nel quale plaude all’iniziativa di Confagricoltura Donna «che aiuta coloro che subiscono violenza all’interno delle famiglie, dei luoghi di lavoro, della società in nome di chi ha pagato con la vita, come Fabiana e come Maria».
La presidente Granata ha proseguito riferendo dell’impegno preso con la Prefettura di diffondere fra le associazioni il Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza nella provincia di Cosenza legato al numero 1522, dando poi la parola ad Anita Minisci dell’azienda Carpe Naturam, produttrice delle clementine messe a disposizione dell’Unione: «La nostra è un’impresa al femminile improntata al biologico, messaggera di un sostegno all’antiviolenza e alla lotta al femminicidio. Da noi non è il genere che fa la differenza ma le capacità. La clementina Igp racconta di una terra difficile ma portatrice di positività nella quale le donne possono fare la differenza nel mondo del lavoro per ridurre la differenza di genere», concetto condiviso anche dal vicepresidente di Confagricoltura Cosenza e presidente del Consorzio Igp Clementine Calabria Giorgio Salimbeni.
Unanime l’approvazione dei rappresentanti di service e associazioni che hanno voluto sposare l’iniziativa aggiungendo parole di condanna e sentita condivisione, oggi e in futuro, a cominciare dalla presidente di Soroptimist International Club Cosenza Francesca Stumpo, per continuare poi con Giovanni Molinari (Lions Club Host), Saverio Daniele (Lions Club Castello Svevo), Franca Ferrami (referente Presidio Libera Cosenza), Gabriella Coscarello (Xenìa Associazione Culturale), Lucia Nicosia (Fidapa Cosenza), Annamaria Palopoli (Fidapa Rende), Tiziana Serra (Ammi – Donne per salute) e, per la prima volta, i sindacati con Alessandro Di Callo (Flai CGIL Castrovillari), Carmela Paletta (Flai CGIL Cosenza), UILa Cosenza e l’ente paritetico Ebat-Fimi. Da segnalare anche la partita solidale organizzata da Pirossigeno Cosenza Futsal nell’ambito del progetto “We play for you”. Sono inoltre intervenuti Monica Perri, presidente di Unicef Cosenza, e Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza.
Il ricavato della raccolti fondi di Cosenza – ha infine comunicato la presidente Granata – andrà al Centro Antiviolenza “Fabiana Luzzi” di Corigliano-Rossano. (rcs)