Site icon Calabria.Live

COSENZA – L’Orchestra sinfonica brutia protagonista al Rendano del Concerto di Capodanno

La città di Cosenza, dopo il Concertone di Giorgia in Piazza dei Bruzi, saluterà l’arrivo del 2024 con il Concerto di Capodanno al Teatro Rendano, protagonista l’Orchestra Sinfonica Brutia.

Un appuntamento divenuto ormai tradizionale e fortemente voluto dal sindaco Franz Caruso. L’appuntamento con il Concerto di Capodanno al Rendano è per le ore 21,00 del 1° gennaio 2024. L’Orchestra Sinfonica Brutia sarà diretta dal maestro Francesco Perri e si esibirà con un organico di 70 elementi.

Il concerto con il quale si saluterà nel teatro di tradizione cosentino l’arrivo del nuovo anno ha per sottotitolo “La musica del mondo”. L’idea di questa dedica speciale è venuta al Maestro Francesco Perri che ha pensato, per il primo concerto del nuovo anno dell’Orchestra Sinfonica Brutia, a differenza dei concerti tradizionali tematici, di inserire nel programma le musiche più rappresentative e più conosciute che appartengono al patrimonio dell’umanità. E così il concerto sarà aperto, dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli, da “La Grande Porta di Kiev” che – spiega Perri – è l’ultimo brano dei “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij nell’orchestrazione di Maurice Ravel. Un brano fantastico, soprattutto per la potenza del suono. Ma è un brano interessante anche dal punto di vista storico, perché, come in questo caso, viene utilizzato in chiave di riferimento religioso perché la melodia portante non è altro che un canto religioso ortodosso di metà ottocento”. Il concerto si articolerà, dunque, come un vero tour attraverso la musica del mondo. Nel programma sono ricompresi il Capriccio Spagnolo in La maggiore opera 34 di Nikolaj Rimskij-Korsakov, “La Danza delle ore” di Amilcare Ponchielli da “La Gioconda”, La danza dei Cavalieri da “Romeo e Giulietta Suite n. 2”, Op. 64 di Sergei Prokofiev, la Tarantella da “Soirées musicales” di Gioachino Rossini.

Si proseguirà con “La danza ritual del Fuego” da El Amor Brujo di Manuel de Falla, la Danse Macabre op. 40 di Camille Saint-Saëns, il Valzer II da “Suite for Variety Orchestra” di Dmitri Shostakovich.

Di Aram Khachaturian (Sabre Dance da Gayane), Jacques Offenbach (Galop infernal da Orfeo), Mikis Theodorakis (il celeberrimo Sirtaki tratto dal film di Michael Cacoyannis “Zorba il Greco”) Ludwig Van Beethoven – Perez Prado: Beethoven’s Mambo N° 5 e Zequinha Abreu and Aloysio Oliveira (Tico Tico) i brani che chiuderanno il programma del concerto. “Un concerto – è ancora il maestro Perri a spiegarne la ratio – che è rappresentato dal senso della gioia e del divertimento. Tutto è pensato per trascorrere un’ora e mezza di musica in compagnia di temi famosissimi. Nessuno potrà dire di non conoscere questo o quel brano. Un concerto allegro che dovrebbe infondere positività a tutti quanti ed anche a noi musicisti.

L’Osb – aggiunge Perri – dimostra, ad ogni esibizione, capacità tecniche e timbriche distinguendosi anche alle prese, come in questo caso, con brani oggettivamente molto complessi”. Il direttore Perri tiene a ricordare che l’OSB, intesa come associazione, è diventata anche un’etichetta discografica, tant’è che il disco che sta promuovendo in questo periodo e che racchiude la registrazione del Capodanno dello scorso anno, nasce proprio con un intento preciso. Quello di non considerare l’Orchestra Sinfonica Brutia solo e soltanto una compagine di professori d’orchestra che suona e che ha una sua stagione ed un suo circuito, ma di essere qualcosa di più: una vera e propria impresa che oltre che un’etichetta discografica sta vedendo nascere anche un’orchestra giovanile, la Brutia Young, che partirà dal prossimo 18 gennaio con degli incontri quindicinali. Singolare la particolarità che, a partire proprio dal concerto del 1° gennaio al Rendano, l’Osb, per il 2024 darà a 4 spettatori l’occasione per cambiare punto di vista e di ascolto. Durante i concerti dell’Orchestra Sinfonica Brutia al Teatro Rendano, quattro spettatori potranno, infatti, sedere sul palcoscenico accanto ai professori d’orchestra, seguendo il concerto in mezzo agli archi o ai fiati e ascoltando la musica da una prospettiva acustica veramente insolita.

Per tutti gli altri spettatori, bisogna affrettarsi perché per il concerto del 1° gennaio sono rimaste le ultime scorte di biglietti. (rcs)

Exit mobile version