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DA OTTOBRE SI TORNA A VOLARE A REGGIO
ROMA-CROTONE A 45 EURO PER I CALABRESI

Ita Airways: nuovi orari per la Calabria

di SANTO STRATI – Mentre si diffondeva la notizia (non vera) della cancellazione del volo non-stop Reggio Milano, arrivavano contestualmente due notizie che un po’ rincuorano i calabresi, soprattutto i reggini e i crotonesi. Per lo scalo dello Stretto i nuovi orari invernali riportano un po’ di normalità nelle opzioni di viaggio: torna il volo mattutino per Roma alle 6.30 con il ritorno serale alle 21.35. È un’ottima notizia per quanti avevano già da tempo rinunciato a utilizzare lo scalo reggino (visti gli orari impossibili che costringevano il pernottamento a Roma) e presenta un certo ritorno alla normalità dell’aeroporto che sembrava destinato a morte certa. Ita, che, – ricordiamolo – è una compagnia interamente di proprietà dello Stato in cari a Cassa Depositi e Prestiti – ha finalmente cambiato atteggiamento accorgendosi (meglio tardi che mai) che non si genera traffico da uno scalo se gli orari sono impossibili (e le tariffe altissime). Da questo punto di vista, l’altra bella notizia riguarda lo scalo di Crotone, dove viene applicata – finalmente – la continuità territoriale, per cui – come emerge dalla conferenza di servizi – i calabresi possono andare e tornare da Roma con soli 45 euro. È un apolitica che andrà applicata anche alo scalo reggino dove, fino a qualche settimana fa qualcuno ha pagato 400 euro per un Reggio-Milano.

È decisamente un primo, simbolico, passo verso una mutata attenzione della compagnia di bandiera (ma ci si augura che possano arrivare anche altri vettori, superando le restrizioni imposte dallo scalo per gli atterraggi), ma non si deve abbassare la guardia. Ci sono 25 milioni che aspettano dal 2019 di essere spesi per “rimordenare” l’aeroporto, ma non si ha ancora notizie né di bandi né di appalti assegnati. E dire che con quella cifra si potrebbe rifare completamente lo scalo, riattivando tra l’altro la stazione ferroviaria che potrebbe diventare una metropolitana di superficie tra la città e l’aeroporto. Da alcuni anni giace inguardato un progetto privato (presentato dall’arch. Pino Falduto, ex assessore della prima giunta di Italo Falcomatà e oggi imprenditore di successo, praticamente donato all’amministrazione comunale e alla Città Metropolitana per la realizzazione di un modernissimo e funzionale scalo. Servirebbe pochi milioni in più da aggiungere ai 25 (+ 3 della coesione territoriale) per ultimare in tempi rapidissimi uno scalo di ultima generazione, da far invidia a ben più blasonati e moderni aeroporti. Ma nessuno risponde. In questa città nessuno risponde mai, salvo a minacciare – come lha fatto il sindaco metropolitano ff Carmelo Versace di chiedere all’Enac la revoca della concessione alla Sacal per lo scalo reggino. Non ci sembra una via percorribile: il rilancio del trasporto aereo calabrese passa da un unico assioma: fare rete tra i tre scali e costituire un’operatività a 360 gradi in grado di utilizzare a pieno sia Crotone sia Reggio Calabria.

Ma, tra burocrazia e poca voglia di mettersi in gioco, tutto a Reggio, a partire dall’aeroporto, sembra destinato all’immobilismo e all’abbandono. Intanto, accogliamo con sollievo il ritorno del volo mattutino nella stagione invernale: i pazienti e volenterosi turisti che volessero vedere i bronzi possono sempre, in quest’estate torrida, fare scalo a Lamezia o a Catania, per il perdurare di un’insana cecità operativa. Eppure la Sacal si vanta di avere portato a casa un ottimo risultato, ma poteva svegliarsi prima.

Il comunicato di Ita Airways ci mette la ciliegina sulla torta: «La Calabria – si legge – si conferma ancora una volta un’area strategica sia per ITA Airways che per l’Italia rappresentando un grande potenziale turistico e culturale. I voli anche per la prossima stagione confermano la forte partnership con Sacal, ma soprattutto lo stretto legame con il territorio calabrese». E la Sacal – vista con grande diffidenza dai reggini – rincara la dose di soddisfazione: «Questo risultato rafforza complessivamente la rete aeroportuale calabrese ed è prodotto dalla precisa intuizione che la Regione Calabria ha avuto nell’istituire un sistema in grado di produrre valore per l’intera Calabria. Gli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio Calabria, infatti, con il raddoppio dei voli sui principali hub di Milano Linate e Roma Fiumicino, potranno garantire collegamenti con le maggiori destinazioni europee. In particolare i nuovi voli garantiranno di volare su Roma Fiumicino da Reggio Calabria alle 6.30 e rientro dallo scalo romano, nella stessa giornata, alle 21.30.

La Conferenza dei Servizi per gli oneri di servizio pubblico sarà indetta dalla Regione Calabria con una copertura finanziaria di 15 milioni di euro per i prossimi due anni e consentirà le rotte da e per l’aeroporto dello Stretto. Inoltre, a questa attività aeronautica – sottolinea Sacal – si affiancherà a breve l’intervento di adeguamento strutturale dell’aerostazione passeggeri del Tito Minniti di Reggio Calabria e il superamento delle criticità di carattere operativo aeronautico che sarà ottenuto solo con l’importante intervento dell’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC)».

Soddisfatto anche il Presidente Occhiuto, il qual e – a onor del vero – ci ha messo la faccia sulla mobilità aerea. «Le nuove tratte ITA Airways – – ha detto Occhiuto – da e per gli aeroporti di Reggio Calabria e Lamezia Terme rappresentano un’ottima notizia per il nostro territorio, e saranno certamente un’ulteriore opportunità di crescita per le due città.
La Sacal – ringrazio l’amministratore unico, Marco Franchini – e la Regione lavorano da mesi fianco a fianco per rafforzare tutti gli aeroporti calabresi, per attrarre nuove rotte, nuovi vettori, e con essi investimenti, lavoro, e turismo. Per l’aeroporto di Crotone stiamo concludendo la Conferenza dei Servizi – fortemente voluta dalla Regione – e presto ci saranno anche per lo scalo crotonese nuove tratte e importanti novità». La novità è il biglietto a tariffa flat Roma-Crotone e viceversa a soli 45 euro.

Anche l’assessore Tilde Minasi ha voluto sottolineare l’importanza dei nuovi orari: «I cittadini – ha detto –, soprattutto quelli dell’area dello Stretto, che in questi anni hanno pagato sulla propria mobilità la mala gestione del “Tito Minniti”, potranno finalmente spostarsi con la libertà di cui necessitano sia per le loro attività lavorative che per svago, potendo ad esempio partire e rientrare in giornata da Roma, cosa che per i reggini era diventata impossibile proprio a causa della mancanza di voli in orari idonei. L’intero territorio, dunque, potrà ora beneficiarne, ricevendo nuova linfa anche economica dalle nuove tratte – prosegue – che sicuramente implementeranno anche i flussi in entrata di turisti, investitori, viaggiatori in generale, facilitati a raggiungere la Calabria, sia in riva allo Stretto, che su Lamezia, per i loro affari e per il loro divertimento».

Bene, bravi, bis. Adesso vediamo di superare le restrizioni all’atterraggio su Reggio (ci vuole un’abilitazione particolare per i piloti, il cui costo potrebbe venire assorbito dalla Regione), ma soprattutto vediamo di dare allo scalo reggino un’aerostazione moderna e funzionale. A farci fare brutte figure internazionali basta già quella di Lamezia Terme (roba da terzo mondo e, per  assenza di progetti è stato perso un finanziamento europeo per rifare lo scalo). Quindi, si guardi ai progetti attuali o a quelli che verranno, per rimodernare lo scalo, in attesa del traffico che un tempo era eccellente e, soprattutto, si dia una risposta al progetto dell’aerostazione offerto gratuitamente “chiavi in mano” che ancora aspetta il pur minimo cenno di riscontro. Ah, dimenticavamo, siamo a Reggio e le risposte non arrivano mai… (s)

L’ORARIO INVERNALE DI ITA AIRWAYS PER REGGIO E LAMEZIA

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