Il segretario-questore Graziano Di Natale ha presentato una mozione, chiedendo di conoscere la volontà del Consiglio Regionale della Calabria circa la strada da seguire per la stabilizzazione dei lavoratori tirocinanti in mobilità in deroga.
«Da ormai troppi anni, circa 7.000 tirocinanti che prestano servizio presso Enti Pubblici, privati e Ministeri (Giustizia, Miur, Mibact) vivono quotidianamente in un profondo clima di incertezza generato dalla mancanza di volontà politica per stabilizzarli definitivamente restituendo loro dignità» ha detto Di Natale, aggiungendo che, purtroppo, «la mia richiesta non sembrerebbe essere stata accolta. Resta il fatto che, nonostante l’importante contributo professionale dei lavoratori tirocinanti, questi hanno sempre mantenuto uno stato di precarietà inaccettabile tant’è che non è previsto, in favore degli stessi, nessun trattamento previdenziale e contributivo».
«Questo comparto occupazionale – ha sottolineato Di Natale – è stato dimenticato dalla Politica. Tutti ricordano le battaglia di chi prima era all’opposizione ed oggi siede nei banchi della maggioranza. Ebbene, l’attuale Giunta Regionale, dopo aver cavalcato la protesta, ha proseguito sulla stessa strada contribuendo ad un disastro ampiamente previsto che lede soltanto la dignità di circa settemila persone».
Di Natale, conscio del proprio ruolo istituzionale, lancia l’ennesimo appello: «La misura è ormai colma. Chiedo ancora una volta che il Consiglio Regionale discuta sul tema dei lavoratori in mobilità in deroga, ed auspico un trattamento equo, giusto e consono alle loro attese. Continuerò a restare vigile rinnovando la mia disponibilità ad intavolare qualsiasi azione congrua alla risoluzione definitiva del problema».
«La Calabria non può più aspettare – ha concluso – è stanca delle pacche sulla spalla e reclama a gran voce i propri diritti». (rrm)