La Commissione Contro il fenomeno della ‘ndrangheta favorevole alla proposta di De Masi

Il consiglio regionale della Calabria potrebbe fare propria la proposta di legge dell’imprenditore antimafia Antonino De Masi. Lo fa sapere il consigliere Molinaro.

La riunione di oggi della Commissione “Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, comunica Pietro Molinaro presidente dell’organismo consiliare «ha avviato dapprima, la discussione per la definizione di norme regionali finalizzate a garantire la legalità e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono state svolte le audizioni dei rappresentanti sindacali; per la Cgil, Luigi Veraldi, Cisl Enzo Musolino, Uil Annarita Mancuso, Ugl Guido Cordova Castellani, Cisal Felice Cua. A seguito della costituzione della Consulta della Legalità, i sindacati, avevano manifestato l’esigenza di comprendere quale sarà il percorso, poiché c’è una netta correlazione tra lavoro e legalità. È stato avviato un percorso, con l’obiettivo di offrire soluzioni le più tangibili e immediate per la valorizzazione del lavoro e di chi lo svolge».

La Commissione su questo tema, «intende – fa sapere ancora Molinaro – dare un contributo non rituale e l’appuntamento di oggi è stata l’occasione per rilanciare la sicurezza ed avere maggiori strumenti per far camminare e applicare i programmi e le leggi. La Commissione, dopo l’audizione dell’imprenditore Antonino De Masi e un’ampia discussione, ha espresso parere favorevole alla PdL n.234/12^ sottoscritta dai Presidenti dei Gruppi consiliari che hanno accolto e fatto propria la proposta dall’imprenditore».

L’obiettivo della Proposta di legge è dare una premialità e la possibilità di continuare a fare impresa a coloro i quali si oppongono alle pressioni della ‘ndrangheta e della criminalità organizzata.

«Un chiaro messaggio – sottolinea Molinaro – che in Calabria è possibile fare impresa con successo, facendo una fondamentale “scelta di campo” contro la criminalità organizzata che condiziona il sistema produttivo anche in termini di risultato economico e mercato. Una scelta di legalità e trasparenza, che è un valore aggiunto, e non un “marchio negativo”. Come è emerso dalla testimonianza di De Masi – prosegue – la ndrangheta rimane un problema drammatico; sotto varie forme in diversi casi, le imprese subiscono condizionamenti con danneggiamenti, minacce e attentati. Le Istituzioni sono al fianco degli imprenditori che come De Masi non arretrano ma sono esempio di valore».

«Le imprese serie – conclude Molinaro – vogliono sganciarsi da logiche penalizzanti e per questo non le lasceremo sole. consiglio regionale e Giunta sono impegnati ad approvare celermente la Legge al fine di innovare dalla Calabria una legislazione nazionale e regionale a favore di chi denuncia per affermare legalità e fare impresa in modo sano e con buoni risultati». (rrc)

Il presidente Mancuso: Consiglio regionale approverà mozione a tutela del Porto di Gioia Tauro

«Il Consiglio della Calabria approverà, in linea con gli appelli lanciati dal presidente Occhiuto, una mozione a tutela del porto di Gioia Tauro». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, annunciando la sua partecipazione alla mobilitazione del 17 ottobre a Gioia Tauro.

«Ma adesso – ha evidenziato – è indispensabile che politica, istituzioni, forze sociali e imprenditoriali, concordino una tempestiva linea d’intervento sulla Commissione europea, affinché prevalgano le ragioni di uno dei più grandi hub portuali del Mediterraneo. Confidiamo molto sugli esiti della riunione dei ministri dell’Ambiente dell’Europa che si terrà il 16 ottobre».

«L’Europa che si appresta al voto tra qualche mese – ha detto ancora Mancuso – se vuole recuperare e irrobustire la fiducia dei cittadini nei suoi valori fondanti, non può presentarsi al loro cospetto con scelte ideologiche dissennate che colpiscono l’economia e le speranze di riscatto delle nostre comunità».

«Accanto ai portuali e a tutti coloro che avvertono sia il dovere di difendere la più rilevante piattaforma logistica dell’Italia e dell’Europa meridionale da cui dipende il destino di 4mila addetti – ha ricordato – che il diritto allo sviluppo del Sud e del Paese. L’ecofollia ‘Ets’ sulle emissioni inquinanti delle navi evidenzia la distanza abissale tra dichiarazioni d’intenti e i bisogni reali dei popoli e,  qualora non stoppata, minaccerebbe ogni prospettiva di sviluppo della Calabria, arrecando un danno enorme all’Italia». (rrc)

 

Il presidente Mancuso: Proposto di fare Stati Generali sulla Violenza di Genere a Reggio

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha reso noto di aver proposto, nel corso della plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province coordinata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio veneto, «di promuovere a Reggio Calabria gli Stati Generali sulla violenza di genere, realizzando tavoli tematici di discussione, con l’obiettivo di dare risposte a un fenomeno intollerabile che incide sulla vita delle donne e della società».

«Tra i tanti dossier – ha spiegato Mancuso – apprezzabile l’iniziativa del Coordinamento per le Pari Opportunità e la rappresentanza di genere dei Consigli regionali italiani, di avviare un’interlocuzione con la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e di avviare – dinanzi alla drammatica recrudescenza del fenomeno da Nord a Sud – una campagna di comunicazione per il contrasto alla violenza alle donne».

«Ho altresì condiviso – ha aggiunto Mancuso – la proposta di legge, da sottoporre a tutti i Consigli regionali, in merito alla istituzione di un servizio di interpretariato regionale per i cittadini privi di udito. Ho, anche, auspicato (condividendo l’opinione del presidente Ciambetti) che la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali,  che armonizza efficacemente i sistemi istituzionali e le procedure legislative e assicura il confronto e la collaborazione tra le Assemblee italiane, possa costituire – avendo i Consigli regionali una conoscenza approfondita delle specificità dei territori – un elemento di estrema utilità nei lavori della Commissione parlamentare per le Questioni regionali». (rrm)

Il presidente Mancuso: Arginare con ogni mezzo la violenza sulle donne

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha ribadito la necessità di affrettarsi nel «mettere a punto una normativa rigorosa e stringente che metta al sicuro le donne dalla violenza belluina di maschi che hanno con l’altro sesso una relazione patologica».

«Non è più tollerabile – ha proseguito Mancuso – che si intervenga a protezione delle donne che denunciano, solo dopo che le vessazioni e gli abusi degli uomini si consumano drammaticamente, com’è accaduto a Perugia e a Palermo e come accade da Nord a Sud del Paese. Se nella filiera delle responsabilità c’è chi prende alla leggera gli Sos delle donne, è giusto che se ne accolli le conseguenze. Tra sentenze che attenuano la gravità di comportamenti esplicitamente violenti e inerzie dinanzi al pericolo imminente, l’impressione è che la violenza sulle donne sia trattata come una violenza di serie b».

«Come asserisce la responsabile Giustizia della Lega, on. Giulia Bongiorno, non è accettabile che la donna sia tradita dall’uomo che la uccide e, contemporaneamente, dallo Stato che la ignora – ha continuato –. I ministri competenti stanno adoperandosi per fermare questa strage infinita, ma è necessario che ogni ingranaggio della giustizia funzioni alla perfezione e che vi sia una reazione forte e decisa della società civile».

«Come Consiglio regionale, con l’Osservatorio sulla violenza di genere – ha concluso – stiamo predisponendo, per il mese di novembre, un ‘focus’ a Reggio Calabria di tutti gli Osservatori delle Regioni e dei soggetti che, a vario titolo, si occupano del fenomeno, con l’obiettivo, attraverso la predisposizione di tavoli tematici, di analizzare l’efficacia della legislazione vigente per, eventualmente, proporre osservazioni e idee con cui arginare l’aumento di femminicidi e maltrattamenti». (rrc)

Domani si riunisce il Consiglio regionale: All’odg la riforma sui Consorzi

Domani pomeriggio si riunisce il Consiglio regionale della Calabria.

Quattro i punti all’ordine del giorno: Proposta di Legge n.215/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: ” Disciplina in materia di ordinamento dei consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale ” – Relatore: K. Gentile; Proposta di Legge n.168/12^ di iniziativa del Consigliere G. Neri recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria). ” – Relatore: G. Neri; Proposta di Provvedimento Amministrativo n.126/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza recante: ” Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2022, della relazione sulla gestione 2022 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi ” – Relatore: S. Cirillo;

Proposta di provvedimento amministrativo n.127/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione Indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa – Linee Guida per il triennio 2024/2025 – 2026/2027” – Relatore: P. Straface. (rrc)

Il presidente Mancuso: Serve assunzione di responsabilità su liquidazione della Fondazione Betania

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato come «l’apertura della liquidazione giudiziale nei confronti della Fondazione Betania getta una pesante ombra sul presente e sul futuro delle strutture socio-assistenziali che,  da decenni, costituiscono un fondamentale punto di riferimento nella  provincia di Catanzaro. Prescindendo dalle singole questioni giudiziarie, le Istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte e lasciare senza risposte le famiglie dei 350 lavoratori e i circa 500 ospiti delle strutture».

Una situazione a cui, secondo Mancuso, «serve un’assunzione di responsabilità», in quando «la dispersione e del patrimonio di storia e professionalità della Fondazione Betania sarebbe una ferita profondissima per un settore così strategico».

«Le cause delle difficoltà finanziarie – ha aggiunto – non esentano gli Enti pubblici, coinvolti a vari livelli nel sistema del welfare, dall’assumersi le proprie responsabilità. Ho già avvertito l’Assessore regionale alle Politiche sociali delle necessità di convocare, a strettissimo giro, un tavolo con la struttura e i competenti uffici dell’Azienda sanitaria provinciale e dei Comuni interessati, al fine di trovare adeguate soluzioni per scongiurare che la situazione sfugga di mano».

«L’incontro con i soggetti  coinvolti sarà, altresì – ha concluso – l’occasione per mettere in evidenza, e di conseguenza affrontare, le principali criticità del sistema del welfare regionale che sono emerse dopo la riforma degli scorsi anni. Posso assicurare che il Consiglio regionale non tralascerà nulla ed è pronto ad apportare i dovuti correttivi, laddove fosse necessario, per assicurare la tutela e l’ assistenza dei pazienti ospiti delle strutture e, al contempo, la stabilità degli operatori e dei lavoratori». (rrc)

Il Presidente Mancuso: sensibilizzare su oncologia e prevenzione

Le Istituzioni, a incominciare dal Consiglio regionale, hanno il dovere di sostenere ogni evento che promuova la consapevolezza delle persone nei confronti di questo male che ogni anno colpisce una percentuale consistente della popolazione». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, intervenendo all’iniziativa “Amati Sempre” su oncologia, prevenzione e ricerca.

«I dati purtroppo sono allarmanti – ha evidenziato –.  Nel mondo ogni anno 10 milioni di persone muoiono a causa di malattie oncologiche. Se poi consideriamo che più della metà della popolazione mondiale non ha accesso a cure adeguate e screening preventivi, ci rendiamo conto che le si tratta di stime in difetto».

«È necessario promuovere con determinazione la ricerca – ha sottolineato – indispensabile per arginare l’aumento dei casi, che è l’azione più incisiva da mettere in campo, assieme alla fondamentale attività di prevenzione».

«Gli interventi per restituire efficienza al sistema che il Commissario per la sanità e presidente della Giunta on. Occhiuto insieme al Consiglio regionale – ha proseguito – stanno introducendo, incominciano a dare i primi significativi frutti, ma è chiaro che si avrà bisogno del tempo necessario e di scelte ancora più coraggiose per fare della Calabria, soprattutto nella sanità, una regione normale».

«La sfida lanciata con il progetto Azienda Zero, nonostante la complessità e le difficoltà – ha spiegato – la Regione intende vincerla».

«Mentre con la nascita – ha detto ancora – dopo vent’anni di tentativi, dell’unica Azienda Ospedaliero-Universitaria intitolata al premio nobel per la medicina Dulbecco, si stanno facendo importanti passi avanti. La Calabria abbonda di eccellenti professionisti, ma necessita di infrastrutture sanitarie adeguate, del miglioramento dell’assistenza, a partire dal servizio di prossimità, e soprattutto ha bisogno di colmare in fretta le lacune negli organici sanitari».

«I calabresi meritano di ricevere cure e assistenza al pari degli altri cittadini – ha concluso – questo non può che valere anche per le delicate diagnosi e terapie oncologiche». (rrc)

Giornata dell’ambiente, Mancuso: Fare di tutto per presentare l’ecosistema naturale

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato come «gli effetti, spesso tragici, della crisi climatica ed ambientale devono indurci, ognuno per la propria responsabilità, a fare di tutto per preservare l’ecosistema naturale, consapevoli che tanto più stretto è il rapporto tra le persone e l’ambiente che le circonda, tanto più si avverte la centralità nelle nostre vite della natura e della biodiversità».

«L’attenzione straordinaria riservata dal Consiglio regionale sul tema dell’ambiente – ha ricordato Mancuso – in linea con le nuove sensibilità che si registrano in tutto l’Occidente e coerenti con l’obiettivo della transizione ecologica, è testimoniata dalla legge-quadro in materia di Aree protette e biodiversità che abbiamo approvato di recente, revisionando una normativa risalente a vent’anni fa. Ma anche dalla legge sui ‘Cammini’ naturalistici, storici e spirituali che la Regione ancora non aveva, e da quelle che hanno istituito le Riserve del Mesima e del Vergari, il Parco marino della ‘Secca di Amendolara’, fino alla legge sulle Piante officinali».

«Dagli anni Settanta la produzione di plastica, il tema principale individuato per il 2023, è cresciuta più rapidamente di quello di qualsiasi altro materiale. Si stima che ogni anno in tutto il mondo vengano prodotte più di 400 milioni di tonnellate di plastica, metà delle quali progettate per essere utilizzate una sola volta – ha concluso –. Di questi, meno del 10% viene riciclato e più di 20 milioni di tonnellate finiscono nei laghi, nei fiumi e nei mari. È tempo per i decisori pubblici e le imprese di accelerare tutte le azioni già intraprese in questi ultimi anni, per affrontare definitivamente l’inquinamento da plastica e passare a un’economia circolare». (rrc)

Scuola, prevenire la criminalità minorile attraverso la ricerca e la promozione del talento

Valorizzare il ruolo dei docenti e del personale specializzato nell’orientare le scelte degli studenti, favorire il successo scolastico e professionale nel prevenire situazioni di disagio sociale e criminalità minorile, ed attuare strategie di inclusione finalizzate a contrastare la dispersione scolastica e sviluppare il talento di tutti. Questi i temi al centro dell’incontro: Orientamento scolastico per la formazione dei talenti. Favorire lo sviluppo professionale e il benessere valorizzando l’unicità di ciascuno studente.

Nella meravigliosa cornice della sala capitolare del Senato della Repubblica, si è svolto mercoledì 10 maggio il seminario formativo e informativo sulla ricerca del talento negli individui in età evolutiva, per contrastare e prevenire la devianza giovanile. L’incontro, in collaborazione con il consiglio regionale della Calabria – Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Centro italiano Gestalt, la Scuola simbiosofia e l’associazione Orien.ta.re aps., si è aperto con i saluti del senatore Ernesto Rapani, membro della II commissione permanente – Giustizia e promotore dell’evento.

A seguito, il dott. Giuseppe Bruno – criminologo, giurista, formatore ed esperto in sistemi di prevenzione e contrasto del crimine – ha introdotto i lavori in quanto consulente scientifico dell’evento.

Sono intervenuti la prof.ssa Diana Olivieri, psicologa, scrittrice e docente universitaria di Pedagogia speciale – Università Niccolò Cusano; la prof.ssa Rita Minello, presidente del corso di Laurea in Scienze pedagogiche – Università Niccolò Cusano; il dott. Paolo Greco, psicologo, psicoterapeuta e direttore del Centro italiano Gestalt; il dott. Stefano Catini, scrittore e sceneggiatore; il dott. Cristian Flaiani, presidente dell’associazione Orien.ta.re e direttore di Simbiosofia formazione; la dott.ssa Emanuela Tranquilli, dirigente della società T&P consulting.

Ha Moderato il dott. Piero Valesio, giornalista e scrittore. Presente all’evento anche il presidente nazionale dell’Epas, Mario Smurra, che ha sempre patrocinato iniziative mirate all’inclusione e al perseguimento della legalità.

Il dibattito ha affrontato le recenti riforme normative che prevedono la formazione di personale specializzato dedicato alle attività di orientamento. Saranno infatti illustrate le nuove figure che il Ministero dell’Istruzione e del merito ha introdotto a partire dall’anno scolastico 2023/24 che saranno inserite nelle scuole di II grado, dando così attuazione alla riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per aiutare docenti, studenti e famiglie a contribuire alla costruzione di una scuola capace di contrastare la crisi educativa del Paese e dare avvio a un percorso virtuoso volto a favorire il superamento delle disuguaglianze esistenti di natura sociale e territoriale.

È stato inoltre analizzato il decreto ministeriale n. 63 del 5 aprile 2023, che definisce i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie destinate alle istituzioni scolastiche statali del II ciclo di istruzione articolo 1, comma 561, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 ai fini della valorizzazione dei docenti chiamati a svolgere la funzione di tutor e di orientamento.

«In tale ottica, possiamo finalmente parlare di prevenzione primaria, poiché interventi mirati sullo sviluppo delle singole attitudini dell’individuo favoriranno il contrasto al fenomeno della devianza giovanile, quale estrema deriva della dispersione scolastica, che potrebbe esasperare in atti di criminalità minorile». Così ha commentato il senatore Rapani, che ha voluto fortemente la realizzazione dell’evento, ribadendo che «è necessario favorire quello che è lo sviluppo professionale dell’individuo, che potrà ricevere un orientamento in uscita e così intraprendere la strada professionale più congrua alle sue capacità, in ossequio all’art. 3 della Costituzione, che impone a noi, rappresentanti di questa nostra Repubblica, il dovere di favorire il contrasto degli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana».

«Gli obiettivi dell’intervento di orientamento sono essenzialmente quelli di rafforzare il raccordo tra il primo e il secondo ciclo di istruzione e formazione, per una scelta consapevole e ponderata che valorizzi le potenzialità e i talenti degli studenti e, inoltre, di contribuire alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico e favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria». Così ha commentato il dott. Paolo Greco, direttore scientifico della Cig (Centro italiano Gestalt), ente di formazione nazionale e patrocinatore dell’evento.

Nel parlare di formazione dei talenti, la Scuola pedagogica veneziana – di cui gli esperti del settore pedagogico coinvolti fanno parte, tra i quali le prof.sse Rita Minello e Diana Olivieri – ripercorrerà il pensiero di Umberto Margiotta, già professore ordinario di Pedagogia generale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e massimo esperto italiano sul tema del talento, il quale teorizzò che tutti possono sviluppare i propri talenti, siano essi artistici, scientifici o di altro tipo, attraverso una proposta educativa definita “multialfabetica”. Un’idea profondamente democratica, che supera le semplicistiche interpretazioni genetiche sull’essere o meno “dotati”. Ovvero, il talento non è un dono. La trasformazione del dono in talento rende necessario un atto intenzionale, che richiede training, coaching e tantissima pratica. Formare il talento è dunque un atto consapevole.

«Dal talento naturale in attesa di sviluppo, alla capacità di sfruttare le situazioni di vita con successo, i fattori comuni che definiscono la comparsa del talento sono, ai nostri occhi, il potenziale e l’opportunità, dove il polo del potenziale corrisponde allo studente che si vede chiamato a scoprire le sue attitudini, mentre il polo dell’opportunità è rappresentato dalla nuova figura professionale del docente orientatore». Così ha commentato il dott. Giuseppe Bruno, criminologo e organizzatore dell’evento.

«Questo seminario – ha infine concluso il senatore Rapani – rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso di formazione e sensibilizzazione che intendiamo portare avanti a livello nazionale. Nell’ottica di agire in maniera trasversale, ovvero da una parte vogliamo fornire ai docenti gli strumenti per ricercare, promuovere e valorizzare ‘l’unicità dell’individuo’; dall’altra, aiuteremo gli studenti a conoscere il proprio talento così da poter effettuare scelte consapevoli dopo la maturità, così forniremo loro una prospettiva professionale positiva che, ricordiamo, rappresenta un fattore di protezione dalla devianza giovanile». (rrm)

Promuovere le comunità energetiche da fonti rinnovabili: è legge la proposta di Cirillo

È legge la proposta del consigliere regionale Salvatore Cirillo – segretario questore – per la promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili.

«La Regione Calabria – ha detto Cirillo – intende intraprendere ogni iniziativa volta all’attuazione della transizione energetica, quale nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili al fine di dare un fattivo contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di neutralità climatica, fissati dall’Europa al 2050». Il Consigliere Cirillo è firmatario della proposta di legge con la quale si interviene a modificare e integrare la Legge regionale 19 novembre 2020, n. 25 (Promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili), con l’intento di adeguarne i contenuti al mutato quadro ordinamentale vigente nazionale ed europeo.

«Nel suddetto scenario – prosegue Cirillo – assume un ruolo fondamentale la Comunità Energetica  Rinnovabile che costituisce uno degli strumenti da utilizzare per il processo di transizione energetica anche sul territorio regionale. La proposta, nello specifico ha inteso allineare la legge regionale vigente al mutato quadro ordinamentale nazionale ed europeo prevedendo, in particolare una serie di modifiche tra cui:

– la sostituzione del titolo, per indicare in modo più incisivo che la legge regionale è volta alla “Promozione e sviluppo sostenibile di un sistema regionale di Comunità di energia rinnovabile (CER) in Calabria per perseguire l’autoconsumo e l’autonomia energetica”;

– la previsione di una assistenza tecnica, tramite portale web, per sopperire ad eventuali carenze tecniche degli enti intenzionati a costituire una comunità energetica, nonché la possibilità di promuovere protocolli di intesa con enti nazionali o tra Comuni al fine di supportare lo sviluppo delle comunità energetiche;

– l’attribuzione in capo alla Regione del compito di individuare le aree di proprietà regionale idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili e l’attivazione delle procedure per l’affidamento in concessione delle stesse;

– la istituzione e la disciplina di un tavolo tecnico permanente, facilitatore di comunità energetica, con funzioni consultive, propositive e di monitoraggio tesi a supportare e collaborare con la Giunta regionale, con i dipartimenti regionali competenti e con tutti gli stakeholders interessati, tra cui gli Enti Locali;

– la previsione in capo alle CER, con l’introduzione dei 12 principi attivanti nei vari livelli socioeconomici per ogni singola realtà attivata. Questi principi costituiranno inoltre un riferimento comunicativo e organizzativo anche per definizione della governance della comunità energetica:

  1. Partecipazione, rappresentanza, equa condotta delle elezioni
  2. Reattività
  3. Efficienza ed efficacia
  4. Apertura e trasparenza
  5. Stato di diritto
  6. Condotta etica
  7. Competenza e capacità
  8. Innovazione e Orientamento al Cambiamento
  9. Sostenibilità e orientamento a lungo termine
  10. Sana gestione finanziaria
  11. Diritti umani, diversità culturale e coesione sociale
  12. Responsabilità: nuovi comportamenti individuali, familiari, associazionistici, di impresa e non solo tecnologici per aprire la comunità a nuove opportunità di ripresa socioeconomica e ambientale, favorendo una rivoluzione sistemica importante nel tentativo di cambiare fortemente, nei prossimi dieci anni, il modo di consumare, di abitare e quello di alimentarsi andando così verso la neutralità climatica.«Attraverso tale misurabilità – ha concluso Cirillo, particolarmente soddisfatto dal voto unanime espresso da tutti i Consiglieri per la proposta che già aveva ottenuto in Commissione piena condivisione – le Amministrazioni potranno comunicare ai propri interlocutori gli impatti prodotti dalle scelte politiche e gestionali sulla qualità della vita all’interno della propria comunità, nonché valutare la coerenza tra quanto programmato e quanto, invece, operativamente realizzato, attivando di fatto una vera e propria rendicontazione sociale tesa a rappresentare una delle principali frontiere di innovazione riconducibile anche alla comunicazione pubblica strumento che per le Amministrazioni potrà essere un potente strumento di comunicazione bidirezionale con i propri stakeholders, favorendo, da un lato, la trasparenza dell’agire amministrativo e sollecitando, dall’altro, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. La promozione della costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili verrà attivata attraverso programmi, bandi, progetti o altre iniziative per i quali vi sarà anche la previsione della clausola valutativa volta a monitorare lo stato attuativo della legge e quindi dell’efficienza generata. (rrc)