Il segretario-questore Cirillo investe Stato-Regioni su direttiva Bolkenstein

Il Segretario Questore Salvatore  Cirillo ha presentato nel corso dei lavori del Consiglio regionale, una mozione con la quale impegna il Presidente della Giunta on. Roberto Occhiuto ad investire la Conferenza permanente stato-regioni sull’annosa vicenda amministrativa relativa alle concessioni balneari di cui alla Direttiva Europea “Bolkestein”. 

Nella stessa – prosegue Cirillo – interpretando il sentimento degli operatori del comparto, ho chiesto al Presidente della Giunta di fornire adeguati impulsi all’apposito tavolo tecnico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri nel procedere in tempi congrui al completamento del lavoro assegnato e, in particolare, alla definitiva mappatura delle aree relative al demanio lacuale e fluviale i cui dati ancora non sono stati raccolti. Il dato mancante, al quale il tavolo tecnico dovrà adoperarsi a fornire un risultato definitivo – continua Cirillo – è fondamentale per determinare in futuro le nuove assegnazioni che da concessioni saranno riconosciute come autorizzazioni per le quali può essere previsto il rinnovo automatico. Questa procedura consentirà al comparto interessato di poter avere una visione progettuale chiara e, di conseguenza, poter svolgere l’importantissimo ruolo di operatori turistici della Calabria, superando l’attuale incertezza.

Infine – conclude Cirillo-, nella mozione è stato invitato il Presidente Occhiuto a farsi promotore sempre presso la Conferenza permanente stato-regioni affinché la stessa si doti di una metodologia di verifica dinamica, attraverso un aggiornamento ventennale mediante il quale sia possibile, rilevata l’eventuale insorgenza di variazioni positive o negative, procedere eventualmente alle future assegnazioni.  (rrc)

L’OPINIONE / FRANCO CIMINO: «Auguri a Filippo, presidente del consiglio regionale»

di FRANCO CIMINO – Questa politica non mi piace, gran parte di questa politica non mi piace. Il personale politico di questa politica, non mi piace. Gran parte di questo personale politico non mi piace. Non mi piaceva neppure Filippo Mancuso.

Militante, io, nella Democrazia Cristiana della cosiddetta Prima Repubblica, ho sempre diffidato, lo confesso, di quanti, nel vuoto lasciato dai partiti tradizionali, cui è succeduta una concezione personalistica di pseudo partiti e delle istituzioni, con pochi voti (tanti quanti ne rappresentava un condominio o, più voluminosamente, un’intera via) assurgevano alle più importanti cariche istituzionali, comunali e regionali, in particolare.

A questa mia diffidenza, onestamente, se volete, condizionata da una sottile invidia che avrebbe potuto condizionare pure un uomo totalmente libero, come me, non sfuggiva neppure l’ex consigliere comunale, passato rapidamente al Consiglio Regionale, sedendo sullo scranno più alto di quello. A lui avevo concesso (mi scuso dell’arroganza, della supponenza e della presunzione del «chissà chi cavolo io mi senta», chiedo perdono) l’estimazione del suo essere marinoto, come me, la simpatia dello sportivo che ne ammirava le sue gesta calcistiche del di lui calciatore negli anni giovanili (mezzala, numero dieci alla Baggio) e l’affetto che si porta a un ragazzo del rione Fortuna sempre educato e rispettoso. Niente di più. Se si aggiungesse, poi, che, sia pure con sensibilità opposta a quella, lui fosse iscritto alla Lega, capirete la mia difficoltà nell’ affacciarmi alla sua postazione di lavoro.

Confesso che al di là della simpatia di cui ho detto, mi veniva “sottopensiero” di dire: «vidimu chi sapa fara chissu». Per generosità del mio carattere e per il sentire di quella mia Politica, più volte mi ero, quando ci si incontrava, portato ad offrirgli consigli, con l’avvertenza che io non mi mi sentivo il vecchio indiano che stava seduto sul monte in attesa che “Manitù” (si chiamava cosi, il Dio degli indiani?) lo prendesse.

Che li abbia, e quanti e come, utilizzati, non saprei dire se non per vantarmi, alterandomi, di ciò di cui non avrei merito. Di certo è che Filippo, u marinotu, è cresciuto politicamente molto. Con qualche timidezza e un’eccessiva rispettosa estimazione di Roberto Occhiuto, capo dell’Esecutivo regionale, credo che abbia svolto bene il ruolo di presidente del Consiglio Regionale.

Filippo Mancuso si è distinto, in questa postazione, per umiltà e spirito di servizio. Con la prima ha imparato ciò che non sapeva. Con la seconda, si è messo al servizio di comuni, persone e associazioni. Alla sua Città, nella quale, per suo errore politico clamoroso, e per fortuna del capoluogo, siede un’Amministrazione di segno opposto al suo, egli ha dato molto. Tanti finanziamenti, importanti e robusti, sono arrivati per la realizzazione di opere da tempo attese.

Distinguendomi, però, dal lungo elenco di congratulazioni inviategli da mezzo mondo (molte formali, altre burocratiche, non poche ipocrite ed altre insincere), dico a lui gli auguri più sinceri per la rielezione odierna. E a chi mi legge, che egli ha pienamente meritato di stare nel posto in cui siede da ventisette mesi. Oggi che è più forte e sicuro-spero così si senta-politicamente più attrezzato, istituzionalmente più autorevole, spero voglia, elevando al massimo l’autonomia dell’istituzione e la sua personale indipendenza, rilanciare il ruolo del Consiglio Regionale da cui dipende non solo il buongoverno per lo sviluppo della Calabria, ma il futuro stesso della nostra terra.

E la crescita della sua Democrazia, finora frustrata e ridotta nei suoi spazi. Confido, inoltre, anzi ne sono certo, che ammonendo quanti, anche attraverso ruoli politici e potere personale, vorrebbero ancora, tirando l’acqua solo al proprio mulino (e di mulini la regione ne possiede una decina che conta) voglia portare la più alta istituzione regionale a valorizzare il ruolo del Capoluogo, persuadendo ignoranti, furbi ed opportunisti, che la Calabria senza un forte capoluogo resterà l’ultima regione d’Europa. Sono tutti qui i miei auguri e il mio rispetto per il presidente Mancuso. Con essi, il mio affettuoso abbraccio a Filippo, u marinoto. (fc)

Mercoledì si riunisce il Consiglio regionale: All’odg Fondo sviluppo e Coesione, immobili, caregiver

Mercoledì 31 gennaio si riunisce il Consiglio regionale della Calabria. L’Assemblea è stata convocata per le 12 dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

Quattordici gli ordini del giorno: 1) Proposta di provvedimento amministrativo n. 146/12^ di iniziativa della Giunta  regionale recante: “Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027. Criteri per la  definizione del quadro di esigenze e avvio concertazione con le Amministrazioni  nazionali finalizzata alla sottoscrizione dell’Accordo per la Coesione della Regione  Calabria” – (Relatore: Consigliere Montuoro);  2) Proposta di provvedimento amministrativo n. 147/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Reg. (UE) n. 2021/1060 e Reg. (UE) n. 2021/1139. Programma Nazionale finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA) 2021-2027 – Estensione validità Organigramma FEAMP – approvazione del Piano finanziario FEAMPA” – (Relatore: Consigliere Montuoro).

3) Proposta di provvedimento amministrativo n. 145/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2022 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC)” – (Relatore: Consigliere Montuoro);  4) Proposta di provvedimento amministrativo n. 149/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio di previsione 2024-2026 dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpacal) – Approvazione piano delle attività anno 2024″ – (Relatore: Consigliere Montuoro); 5) Proposta di legge n. 222/12^, di iniziativa dei Consiglieri regionali Mancuso, Cirillo, recante: “Interventi per la regolarizzazione degli immobili di cui alla legge n. 437/1968” – (Relatore: Consigliere Cirillo).

6) Proposta di legge n. 208/12^, di iniziativa del Consigliere regionale Comito, recante:  “Modifiche dell’articolo 5 della legge regionale 19 novembre 2020, n. 22 (Disciplina delle Associazioni Pro Loco)” – (Relatore: Consigliere Gentile);  7) Proposta di legge n. 235/12^, di iniziativa del Consigliere regionale Gentile, recante: “Modifica dell’articolo 11 della legge regionale 15 marzo 2023, n.12 (Disposizioni per la realizzazione, il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di Calabria)” – (Relatore: Consigliere Gentile);  8) Proposta di legge n. 147/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali G. Mattiani e A. Montuoro recante: “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare” – (Relatore: Consigliere Mattiani).

9) Proposta di legge n. 160/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali F. Laghi, P. Raso, P. Straface, L. De Francesco, F. De Nisi, A. Lo Schiavo, recante: “Norme in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano” – (Relatore: Consigliere Laghi);  10) Proposta di legge n. 264/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali M. Comito, G. Gelardi, G. Neri, G. Crinò, F. De Nisi, G. Graziano, recante: “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 28/1986, n. 9/1996, n. 29/2001, n. 11/2011, n. 39/2012, n. 48/2019, n. 9/2023, n. 22/2023, n. 25/2023, n. 39/2023, n. 45/2023 e n. 62/2023” – (Relatore: Consigliere De Francesco);  11) Proposta di legge n. 128/12^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici)” – (Relatore: Consigliere Gentile).

12) Interrogazione a risposta immediata n. 202/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Mammoliti, recante: “In merito alla revoca della procedura di cui al DCA 194 del 10.07.2023 “Avviso pubblico di selezione per la formazione delle rose degli idonei al conferimento degli incarichi di Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino -Morelli di Reggio Calabria”;  13) Mozione n. 74/12^ di iniziativa del Consigliere regionale Mancuso, Gelardi, Mattiani, Molinaro, Raso, recante: “L’armonizzazione necessaria ed obbligatoria della gestione del demanio marittimo da parte degli Enti locali delegati ai sensi del Piano di Indirizzo regionale (legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17);  14) Mozione n. 76/12^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Molinaro, Gelardi, Mancuso, Mattiani, Raso, recante: “Al fine di procedere all’adozione degli atti utili per la piena attuazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive in Calabria, art. 6 l.r. n. 40/2009 e ss.mm.ii”. (rrc)

Il progetto “Biesse Giustizia Liberi di scegliere” arriva dalla Calabria alla Camera dei deputati

Lunedì 22 gennaio nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto presso la Camera dei deputati a Roma, a partire dalle 15, verrà presentato il Progetto Biesse Giustizia e umanità Liberi di scegliere.

Il progetto di educazione alla legalità si ispira all’operato del giudice del tribunale per i minorenni di Catania Roberto Di Bella, magistrato siciliano che ha sottratto tanti giovani dall’indottrinamento mafioso offrendo loro l’opportunità di cambiare vita.

L’incontro è stato fortemente voluto dall’onorevole Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Il Progetto Biesse Giustizia e umanità Liberi di Scegliere, promosso dalla presidente nazionale e fondatrice Biesse associazione culturale Bene Sociale Bruna Siviglia insieme al giudice Roberto Di Bella presidente del Tribunale per i minorenni di Catania, è già legge regionale con voto unanime di tutto il consiglio regionale con un seguitissimo concorso nazionale indetto dalla stessa associazione che prevede la consegna di borse di studio intitolate a vittime innocenti delle mafie e rivolto ai giovani studenti, che dovranno elaborare un testo con le loro riflessioni, o un cortometraggio, un video, inerente il percorso Liberi di scegliere. Gli studenti o gli istituti scolastici che risulteranno vincitori del concorso nazionale riceveranno cinque borse di studio del valore di duemila euro ciascuna donata dal consiglio regionale della Calabria in virtù della legge regionale. Il progetto Giustizia e umanità Liberi di Scegliere è anche un libro, Liberi di Scegliere è anche un film, Liberi di Scegliere è un capolavoro di educazione alla legalità che consente a tanti giovani di non lasciarsi irretire dalle lusinghe della criminalità organizzata che illude e poi delude.

Il format promosso dall’Associazione Biesse è entrato ormai nel cuore di tantissimi giovani, un percorso educativo culturale, pedagogico, di prevenzione e di sensibilizzazione rivolto agli studenti delle scuole italiane che educano al valore della scelta consapevole e responsabile, al valore della libertà bene primario per la vita di ognuno di noi. Un percorso educativo che ha portato la Calabria in tutta Italia e all’estero come esempio virtuoso da seguire creando un ponte unico tra nord e sud, un orgoglio per l’intera Regione Calabria.

Alla presentazione del progetto interverranno, oltre al giudice Di Bella, alla presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Colosimo e alla fondatrice di Biesse Siviglia, Federico Cafiero De Raho, vice presidente Commissione parlamentare antimafia; il senatore Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia e l’onorevole Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno.

Saranno inoltre presenti Antonio Sangermano, capo dipartimento Giustizia minorile e di comunità; Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale della Calabria; Filippo Pennisi, presidente della Corte d’Appello di Catania; Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria; Carla Santocono, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania; Marcello D’Amico, presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria; Walter Ignazitto, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria; Bernardo Petralia, già capo del Dap; Ottavio Sferlazza, già procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi; Maurizio Vallone, direttore della Scuola di perfezionamento per le Forze di polizia; Tina Montinaro, presidente della Quarta Savona Quindici; Clare Longrigg, giornalista del quotidiano “The Guardian”; Annette Langer, giornalista del quotidiano “Der Spiegel” – Amburgo; Angelo Barbagallo, produttore del film Rai Liberi di Scegliere; il regista Giacomo Campiotti; Monica Zapelli, scrittrice e sceneggiatrice e gli attori Alessandro Preziosi, Carmine Buschini, Francesco Colella e Samuele Carrino. (rrc)

La Commissione Contro il fenomeno della ‘ndrangheta favorevole alla proposta di De Masi

Il consiglio regionale della Calabria potrebbe fare propria la proposta di legge dell’imprenditore antimafia Antonino De Masi. Lo fa sapere il consigliere Molinaro.

La riunione di oggi della Commissione “Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, comunica Pietro Molinaro presidente dell’organismo consiliare «ha avviato dapprima, la discussione per la definizione di norme regionali finalizzate a garantire la legalità e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono state svolte le audizioni dei rappresentanti sindacali; per la Cgil, Luigi Veraldi, Cisl Enzo Musolino, Uil Annarita Mancuso, Ugl Guido Cordova Castellani, Cisal Felice Cua. A seguito della costituzione della Consulta della Legalità, i sindacati, avevano manifestato l’esigenza di comprendere quale sarà il percorso, poiché c’è una netta correlazione tra lavoro e legalità. È stato avviato un percorso, con l’obiettivo di offrire soluzioni le più tangibili e immediate per la valorizzazione del lavoro e di chi lo svolge».

La Commissione su questo tema, «intende – fa sapere ancora Molinaro – dare un contributo non rituale e l’appuntamento di oggi è stata l’occasione per rilanciare la sicurezza ed avere maggiori strumenti per far camminare e applicare i programmi e le leggi. La Commissione, dopo l’audizione dell’imprenditore Antonino De Masi e un’ampia discussione, ha espresso parere favorevole alla PdL n.234/12^ sottoscritta dai Presidenti dei Gruppi consiliari che hanno accolto e fatto propria la proposta dall’imprenditore».

L’obiettivo della Proposta di legge è dare una premialità e la possibilità di continuare a fare impresa a coloro i quali si oppongono alle pressioni della ‘ndrangheta e della criminalità organizzata.

«Un chiaro messaggio – sottolinea Molinaro – che in Calabria è possibile fare impresa con successo, facendo una fondamentale “scelta di campo” contro la criminalità organizzata che condiziona il sistema produttivo anche in termini di risultato economico e mercato. Una scelta di legalità e trasparenza, che è un valore aggiunto, e non un “marchio negativo”. Come è emerso dalla testimonianza di De Masi – prosegue – la ndrangheta rimane un problema drammatico; sotto varie forme in diversi casi, le imprese subiscono condizionamenti con danneggiamenti, minacce e attentati. Le Istituzioni sono al fianco degli imprenditori che come De Masi non arretrano ma sono esempio di valore».

«Le imprese serie – conclude Molinaro – vogliono sganciarsi da logiche penalizzanti e per questo non le lasceremo sole. consiglio regionale e Giunta sono impegnati ad approvare celermente la Legge al fine di innovare dalla Calabria una legislazione nazionale e regionale a favore di chi denuncia per affermare legalità e fare impresa in modo sano e con buoni risultati». (rrc)

Il presidente Mancuso: Consiglio regionale approverà mozione a tutela del Porto di Gioia Tauro

«Il Consiglio della Calabria approverà, in linea con gli appelli lanciati dal presidente Occhiuto, una mozione a tutela del porto di Gioia Tauro». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, annunciando la sua partecipazione alla mobilitazione del 17 ottobre a Gioia Tauro.

«Ma adesso – ha evidenziato – è indispensabile che politica, istituzioni, forze sociali e imprenditoriali, concordino una tempestiva linea d’intervento sulla Commissione europea, affinché prevalgano le ragioni di uno dei più grandi hub portuali del Mediterraneo. Confidiamo molto sugli esiti della riunione dei ministri dell’Ambiente dell’Europa che si terrà il 16 ottobre».

«L’Europa che si appresta al voto tra qualche mese – ha detto ancora Mancuso – se vuole recuperare e irrobustire la fiducia dei cittadini nei suoi valori fondanti, non può presentarsi al loro cospetto con scelte ideologiche dissennate che colpiscono l’economia e le speranze di riscatto delle nostre comunità».

«Accanto ai portuali e a tutti coloro che avvertono sia il dovere di difendere la più rilevante piattaforma logistica dell’Italia e dell’Europa meridionale da cui dipende il destino di 4mila addetti – ha ricordato – che il diritto allo sviluppo del Sud e del Paese. L’ecofollia ‘Ets’ sulle emissioni inquinanti delle navi evidenzia la distanza abissale tra dichiarazioni d’intenti e i bisogni reali dei popoli e,  qualora non stoppata, minaccerebbe ogni prospettiva di sviluppo della Calabria, arrecando un danno enorme all’Italia». (rrc)

 

Il presidente Mancuso: Proposto di fare Stati Generali sulla Violenza di Genere a Reggio

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha reso noto di aver proposto, nel corso della plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province coordinata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio veneto, «di promuovere a Reggio Calabria gli Stati Generali sulla violenza di genere, realizzando tavoli tematici di discussione, con l’obiettivo di dare risposte a un fenomeno intollerabile che incide sulla vita delle donne e della società».

«Tra i tanti dossier – ha spiegato Mancuso – apprezzabile l’iniziativa del Coordinamento per le Pari Opportunità e la rappresentanza di genere dei Consigli regionali italiani, di avviare un’interlocuzione con la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e di avviare – dinanzi alla drammatica recrudescenza del fenomeno da Nord a Sud – una campagna di comunicazione per il contrasto alla violenza alle donne».

«Ho altresì condiviso – ha aggiunto Mancuso – la proposta di legge, da sottoporre a tutti i Consigli regionali, in merito alla istituzione di un servizio di interpretariato regionale per i cittadini privi di udito. Ho, anche, auspicato (condividendo l’opinione del presidente Ciambetti) che la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali,  che armonizza efficacemente i sistemi istituzionali e le procedure legislative e assicura il confronto e la collaborazione tra le Assemblee italiane, possa costituire – avendo i Consigli regionali una conoscenza approfondita delle specificità dei territori – un elemento di estrema utilità nei lavori della Commissione parlamentare per le Questioni regionali». (rrm)

Il presidente Mancuso: Arginare con ogni mezzo la violenza sulle donne

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha ribadito la necessità di affrettarsi nel «mettere a punto una normativa rigorosa e stringente che metta al sicuro le donne dalla violenza belluina di maschi che hanno con l’altro sesso una relazione patologica».

«Non è più tollerabile – ha proseguito Mancuso – che si intervenga a protezione delle donne che denunciano, solo dopo che le vessazioni e gli abusi degli uomini si consumano drammaticamente, com’è accaduto a Perugia e a Palermo e come accade da Nord a Sud del Paese. Se nella filiera delle responsabilità c’è chi prende alla leggera gli Sos delle donne, è giusto che se ne accolli le conseguenze. Tra sentenze che attenuano la gravità di comportamenti esplicitamente violenti e inerzie dinanzi al pericolo imminente, l’impressione è che la violenza sulle donne sia trattata come una violenza di serie b».

«Come asserisce la responsabile Giustizia della Lega, on. Giulia Bongiorno, non è accettabile che la donna sia tradita dall’uomo che la uccide e, contemporaneamente, dallo Stato che la ignora – ha continuato –. I ministri competenti stanno adoperandosi per fermare questa strage infinita, ma è necessario che ogni ingranaggio della giustizia funzioni alla perfezione e che vi sia una reazione forte e decisa della società civile».

«Come Consiglio regionale, con l’Osservatorio sulla violenza di genere – ha concluso – stiamo predisponendo, per il mese di novembre, un ‘focus’ a Reggio Calabria di tutti gli Osservatori delle Regioni e dei soggetti che, a vario titolo, si occupano del fenomeno, con l’obiettivo, attraverso la predisposizione di tavoli tematici, di analizzare l’efficacia della legislazione vigente per, eventualmente, proporre osservazioni e idee con cui arginare l’aumento di femminicidi e maltrattamenti». (rrc)

Domani si riunisce il Consiglio regionale: All’odg la riforma sui Consorzi

Domani pomeriggio si riunisce il Consiglio regionale della Calabria.

Quattro i punti all’ordine del giorno: Proposta di Legge n.215/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: ” Disciplina in materia di ordinamento dei consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale ” – Relatore: K. Gentile; Proposta di Legge n.168/12^ di iniziativa del Consigliere G. Neri recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria). ” – Relatore: G. Neri; Proposta di Provvedimento Amministrativo n.126/12^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza recante: ” Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2022, della relazione sulla gestione 2022 e del Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi ” – Relatore: S. Cirillo;

Proposta di provvedimento amministrativo n.127/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione Indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa – Linee Guida per il triennio 2024/2025 – 2026/2027” – Relatore: P. Straface. (rrc)

Il presidente Mancuso: Serve assunzione di responsabilità su liquidazione della Fondazione Betania

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato come «l’apertura della liquidazione giudiziale nei confronti della Fondazione Betania getta una pesante ombra sul presente e sul futuro delle strutture socio-assistenziali che,  da decenni, costituiscono un fondamentale punto di riferimento nella  provincia di Catanzaro. Prescindendo dalle singole questioni giudiziarie, le Istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte e lasciare senza risposte le famiglie dei 350 lavoratori e i circa 500 ospiti delle strutture».

Una situazione a cui, secondo Mancuso, «serve un’assunzione di responsabilità», in quando «la dispersione e del patrimonio di storia e professionalità della Fondazione Betania sarebbe una ferita profondissima per un settore così strategico».

«Le cause delle difficoltà finanziarie – ha aggiunto – non esentano gli Enti pubblici, coinvolti a vari livelli nel sistema del welfare, dall’assumersi le proprie responsabilità. Ho già avvertito l’Assessore regionale alle Politiche sociali delle necessità di convocare, a strettissimo giro, un tavolo con la struttura e i competenti uffici dell’Azienda sanitaria provinciale e dei Comuni interessati, al fine di trovare adeguate soluzioni per scongiurare che la situazione sfugga di mano».

«L’incontro con i soggetti  coinvolti sarà, altresì – ha concluso – l’occasione per mettere in evidenza, e di conseguenza affrontare, le principali criticità del sistema del welfare regionale che sono emerse dopo la riforma degli scorsi anni. Posso assicurare che il Consiglio regionale non tralascerà nulla ed è pronto ad apportare i dovuti correttivi, laddove fosse necessario, per assicurare la tutela e l’ assistenza dei pazienti ospiti delle strutture e, al contempo, la stabilità degli operatori e dei lavoratori». (rrc)