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Ferrara (Unindustria Calabria): Serve fronte comune per Recovery Fund e Programmazione comunitaria

Unindustria Calabria Aldo Ferrara

In una nota pubblicata sull’inserto Sud de Il Sole 24 ore, il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha provato a indicare la strada della ripresa e punta sul completamento delle infrastrutture materiali ed immateriali per aprire una nuova stagione di sviluppo.

«Abbiamo due grandi temi su quali confrontarci per immaginare un percorso di crescita condiviso: il Recovery Fund e la Programmazione Comunitaria 2021-2027» si legge nella nota del presidente Ferrara, che ha invitato a «fare fronte comune».

«La Calabria – si legge ancora – dovrà capitalizzare le risorse che arriveranno dal Recovery Fund per colmare il gap infrastrutturale che penalizza e marginalizza, da troppi anni, la nostra regione. Intanto, è opportuno sottolineare che, dallo scorso mese di dicembre, con l’arrivo al Porto di Gioia Tauro del primo treno carico di container proveniente dall’interporto di Nola, è entrato in servizio il gateway ferroviario affidato in concessione a Medcenter Container Terminal».

«A questo punto – continua la nota – diventa fondamentale che il collegamento dell’Alta Velocità arrivi fino a Reggio Calabria, tappa strategica lungo il corridoio V. Così come va potenziato l’intero asse tirrenico con il completamento della linea ferroviaria, della Statale Jonica 106 e della strada statale 682 Jonio-Tirreno che collega la costa tirrenico con quella ionica». Insieme a queste, il presidente Ferrara indica, tra le priorità, anche l’ampliamento l’Aeroporto di Lamezia Terme e sottolinea quanto, oggi, «siamo importanti i collegamenti virtuali e una connessione veloce in tutta la nostra Regione».

«Come Unindustria – ha proseguito – siamo convinti che l’infrastrutturazione della Calabria sia un prerequisito fondamentale per capitalizzare le risorse previste dalla nuova programmazione comunitaria che dovranno sostenere lo sviluppo e la crescita, anche internazionale, delle nostre Pmi».

Ferrara, poi, per superare l’attuale situazione di sofferenza legata all’emergenza covid e gettare le basi per la ripresa, punta sul protocollo d’intesa firmato con la Regione Calabria, i cui «punti di forza nella liquidità da immettere nel tessuto produttivo, nella capacità di attrazione degli investimenti, nell’innovazione e nell’internazionalizzazione, oltre ad una serie di altre misure che nel tempo hanno già prodotto importanti risultati, come il prestito d’onore e gli altri strumenti a sostegno dell’imprenditoria femminile e di quella giovanile».

La prima misura messa in campo è lo sportello Fondo Calabria Competitiva, a valere sull’Azione 3.2.1. Por Calabria Fesr-Fse 2014/2020. Questa misura, con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro, prevede la concessione di finanziamenti rimborsabili a tasso agevolato attraverso la piattaforma informatica resa disponibile da Fincalabra e rappresenta un provvedimento indispensabile per contrastare efficacemente, con una immediata immissione di liquidità nel sistema industriale, gli effetti negativi derivanti dall’emergenza epidemiologica e garantire, salvaguardando i livelli occupazionali, la continuità dell’attività economica delle imprese.

«Si tratta di una misura fondamentale per arginare gli effetti della crisi, ma ora – ha precisato Ferrara – bisogna anche iniziare a guardare in prospettiva, favorendo nuovi investimenti. Perché, se è vero che è ripresa l’emigrazione dei giovani, è altrettanto vero che la maggior parte delle nostre migliori intelligenze, costrette a lasciare la Calabria per lavorare, resterebbero nella loro terra se ci fossero prospettive interessanti, se fosse davvero possibile avviare un’attività autonoma. La nuova programmazione comunitaria offre, in questo senso, diverse opportunità da cogliere al volo. Le infrastrutture digitali richiedono anche nuove competenze, profili professionali di qualità: il capitale umano è fondamentale per rendere finalmente competitiva la nostra Regione. Ma il processo di digitalizzazione è una sfida che deve interessare anche la pubblica amministrazione: il mondo imprenditoriale ha bisogno di istituzioni veloci e snelle».

«La burocrazia – ha aggiunto – non può più rappresentare un ostacolo allo sviluppo, serve un cambio di marcia».

«Occorre aprirsi al digitale, ai nuovi metodi di produzione contemplati da Industria 4.0» ha precisato Ferrara, che guarda con attenzione anche all’edilizia: «Il rilancio delle costruzioni passa dalla nuova misura del Superbonus 110% per la cui concreta operatività chiederemo alla Regione l’attivazione di un fondo rotativo di liquidità che possa finanziare gli stati di avanzamento e, quindi, sostenere nuovi interventi di messa in sicurezza e rigenerazione urbana».

Fondamentale anche la partita che riguarda le Zes, le zone economiche sociali. «Si tratta di aree industriali di competenza del Corap, un ente pubblico economico attualmente in liquidazione. Le Zes possano rappresentare una grande occasione per modernizzare le nostre aree industriali e favorire nuovi insediamenti, ma occorre rendere appetibile questa misura. Come Unindustria – continua la nota – auspichiamo il rafforzamento degli strumenti di incentivazione per chi investe, sia attraverso mutui a tasso agevolato che misure ad hoc per la formazione e il reclutamento di nuovi lavoratori. Una volta pronto il quadro di strumenti e incentivi a disposizione, dovremo essere bravi a promuovere le nostre aree su mercati nazionali e internazionali in modo da attrarre nuovi investitori anche oltre i confini nazionali».

«Abbiamo davanti – ha concluso il presidente di Unindustria Calabria – un lavoro importante, da organizzare e portare a termine nei prossimi dieci anni. Il nostro auspicio – conclude – è che ci sia piena condivisione e massima collaborazione tra tutti i soggetti in campo, lungo un percorso di crescita proiettato nel medio-lungo termine che può davvero aprire una nuova stagione per la nostra Calabria». (rrm)

 

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