La grande partecipazione che ha contraddistinto ieri sera a Roma la presentazione alla Feltrinelli Red del bel libro di Francesco Maria Spanò e la seconda parte dell’incontro La Calabria che risorge promosso dall’avv. rosarnese Giacomo Saccomanno, rivela due cose importanti: la prima che, nonostante la minaccia del coronavirus, la gente si muove e partecipa se gli incontri sono di grande interesse, la seconda che la comunità di calabresi a Roma è viva e si mostra particolarmente attenta a ogni iniziativa che ha a che fare con la propria terra. È un segnale che occorre incrementare le occasioni di incontro e di scambio nella comunità romana dei calabresi (Roma è la più grande città della Calabria: ne conta oltre 500mila), facendo della cultura il punto chiave della rinascita e della crescita.
Del libro di Francesco Maria Spanò (leggere la recensione di Calabria.Live) non si può parlare che bene perché soprattutto riesce a suscitare un’onda emotiva straordinaria, tra orgoglio di appartenenza e la suggestione di una terra che è lontana solo fisicamente ma sempre presente nel cuore. Gerace rappresenta il simbolo della cultura della Calabria, è un punto cruciale di attrazione di una terra che, peraltro, ha generato figli non ingrati, sparsi per il mondo ad occupare posti di rilievo in tutti i campi, ma sempre con la Calabria nel cuore. Riempie d’orgoglio sapere che nelle istituzioni, nella cultura, nella comunicazione, nell’imprenditoria, molti vertici sono coperti da gente di Calabria. Spanò ha colto, in un percorso di ricerca interiore, i sentimenti non solo di chi a Gerace c’è nato ma anche di chi è innamorato di Gerace. E qui ha giocato facile: come si fa a non amarla? La testimone principale della serata alla Red è stata la giornalista Anna La Rosa, già direttore Rai di Telecamere, che – manco a dirlo – di Gerace è un’altra figlia “nobile”: il suo intervento è stato quello appassionato d’una figlia che non finirà mai di dire grazie alla madre, di chi è orgogliosamente legato alle proprie origini. Una sala strapiena, con la presentazione di Fulvio Giardina, presidente del Ordine degli Psicologi, e un affettuoso ricordo di Gerace regalato dall’ex presidente della Regione Pino Nisticò.
Altra sala stracolma quella dell’Associazione Amici di San Francesco, diretta con crescente passione da Vincenzo Cortese, che ha ospitato la seconda serata dell’incontro La Calabria che risorge. Applauditi gli interventi di Alessandro Tortorella, presidente del Rotary E-Club Roma, di Gemma Gesualdi, presidente dell’associazione Brutium, di Antonella Freno, presidente dell’associazione Italide, di Laura Borgese, segretaria della Fondazione La Casa di Giacomo e del presidente del Tribunale delle Imprese Tommaso Marvasi. Quest’ultimo ha raccolto una grande attenzione, grazie anche alle pertinenti domande della giornalista Rai Vittoriana Abate che ha moderato il dibattito. La serata ha visto, in conclusone, la distribuzione di premi e riconoscimenti a chi si spende per il bene della Calabria. Un’iniziativa, questa dell’avv. Saccomanno, che punta a riunire le “belle teste” dei calabresi che contano a Roma per metterle al servizio della Calabria: con intelligenza, passione e lo struggente amore che tutti i calabresi hanno per la propria terra. (rrm)