di ANTONIETTA MARIA STRATI – La Calabria è, letteralmente, a un bivio. Una posizione pericolosa che si sta tirando troppo per le lunghe, da cui se ne potrà uscire solo se si attueranno politiche e interventi concreti, lontani dai soliti slogan ‘faremo’ e dalle solite frasi di circostanza a ricordare quanto è bella e martoriata la Calabria.
Di quello, i calabresi non ne hanno bisogno né c’è bisogno di ricordarlo. Quello di cui hanno bisogno, invece, è «un impegno formale verso un vero rilancio del Mezzogiorno», che è stato chiesto dai Giovani Industriali al viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, incontrato nei giorni scorsi nella sede di Confindustria Reggio Calabria.
Un incontro, quello avvenuto nel Salone di Confindustria a Reggio Calabria, dove il presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Pizzichemi, e il presidente Giovani imprenditori di Unindustria Calabria, Umberto Barreca, si sono confrontati sulle problematiche del territorio reggino, con specifico riferimento alle infrastrutture, e le possibilità offerte dalle risorse del Pnrr.
Il presidente Pizzichemi, dopo aver ricordato del convegno di Tropea dove «abbiamo ascoltato attentamente le sue parole percependo concretezza e la visione di come si vuol far cambiare marcia al nostro paese», ha elencato le principale sfide da affrontare e i temi da risolvere se si vuole davvero pensare ad un riscatto per la Calabria.
«Il Pnrr – ha spiegato il presidente dei Giovani Industriali – rappresenta un’opportunità unica, da cogliere al volo con la specifica intenzione di affrontare le numerose problematiche che il nostro territorio soffre da tanti anni. In Calabria i trasporti sono ridotti all’osso, le strade sono vecchie e pericolose, basti pensare alla s.s. 106 soprannominata ‘strada della morte’. Servono infrastrutture moderne, e il cambio di passo deve coinvolgere anche il sistema portuale e aeroportuale».
«Riteniamo necessario – ha evidenziato Pizzichemi – il superamento del codice degli appalti. Esiste un modello europeo molto più snello ed efficiente, che garantisce trasparenza, competitività e legalità. Transizione ecologica e rivoluzione verde non sono temi strettamente legati al suo Ministero ma fanno parte di percorsi comunque vicini ai processi dei trasporti e delle infrastrutture e che riteniamo essenziali. Importante anche lo sviluppo delle zone industriali, che immaginiamo come veri e propri ‘distretti smart’ capaci di ridurre il gap che ci separa dal resto del paese».
Pizzichemi, infine, ha sintetizzato al vice Ministro Morelli quali sono le volontà, e le speranze, del gruppo dei giovani industriali reggini.
«Serve una vera e propria rivoluzione – ha proseguito – il paziente è ormai moribondo. La Calabria necessita di politiche coraggiose e innovative, il momento per metterle in pratica è adesso. Noi ci siamo e continueremo a combattere per questo bellissimo territorio. Caro vice Ministro, è la nostra ultima occasione di riscatto e sviluppo».
Il vice Ministro, dopo aver ascoltato l’intervento del Presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Reggio Calabria, ha assicurato l’impegno del Governo e del Ministero delle Infrastrutture per quanto concerne le emergenze da risolvere per il rilancio del Sud, illustrando quanto già fatto in questi anni e gli obiettivi da realizzare nel prossimo futuro. (ams)