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I sindaci del Recovery Sud e della Rete Welcome aderiscono al manifesto di Next: No alle due Italie

Lotta al covid, Roseto Capo Spulico mette a disposizione personale amministrativo e logistica

La Rete dei sindaci del Recovery Sud, insieme ai sindaci della Rete del Welcome, hanno sottoscritto il manifesto di Next – Nuova Economia per tutti, suggerendo di aggiungerci i Dieci punti dell’Agenda Sud, un decalogo promosso appunto dai Sindaci del Recovery Sud che sta facendo strada e macinando consensi.

La Rete dei Sindaci “Recovery Sud, infatti,  ritiene indispensabile un’alleanza trasversale e inclusiva dei movimenti sociali e civici che coinvolga le migliori esperienze politiche locali.

«Nell’attuale sistema politico-elettorale rischiano di prevalere solo gli interessi forti – ha detto il portavoce del Recovery Sud, Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti – gli stessi che stanno facendo passare in second’ordine la priorità del superamento del divario Nord-Sud, con ciò che comporta in termini di perdita di diritti da parte di oltre venti milioni di cittadini. Al contrario, oggi è diventato inspiegabilmente urgente inseguire il feticcio dell’autonomia differenziata, creando ulteriori pericolose divisioni nella nostra società. E questo va assolutamente contrastato».

Si tratta di Dieci punti che devono essere inseriti nel programma politico di chi, dal 25 settembre 2022, avrà la responsabilità di governare il paese: un piano straordinario di assunzioni nei Comuni in deficit di personale, Borse di studio Mediterranee e legge per agevolare il rientro dei cervelli in fuga, rifiuto dell’autonomia differenziata, attivazione del fondo da 4,6 miliardi per la perequazione infrastrutturale, investimenti per il rilancio delle aree produttive nelle aree meridionali, blindatura della territorializzazione delle risorse del Pnrr, una quota riservata al Sud nelle politiche di attrazione degli investimenti del Mise, l’attuazione dei Lep, un piano di valorizzazione dei beni culturali del Mezzogiorno con la riforma dell’Art Bonus, l’attuazione celere della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), un piano di sviluppo turistico-naturalistico destinato alle aree interne del Mezzogiorno.

Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capo Spulico e presidente dei Borghi Autentici d’Italia, ha evidenziato che «c’è l’esigenza forte di vedere colmati i divari, di sentire che le ingiustizie sociali hanno voce e trovano accoglimento. Sentiamo di dover dire al governo e al parlamento che verranno che noi Sindaci in particolare quello dei piccoli comuni, insieme alle forze sociali che si stanno organizzando, non siamo disponibili a vedere vanificati gli sforzi fin qui fatti e i risultati, ancora troppo pochi, che faticosamente sono stati raggiunti».

«Saremo collaborativi ma inflessibili rispetto agli obiettivi che aspettiamo da troppo tempo per le nostre Comunità – ha concluso – per decenni considerate periferiche e marginali. Da tempo andiamo dicendo che, invece, sono state volutamente marginalizzate. Ed è per questo che vigileremo. Occorre invertire la tendenza per riportare al centro il diritto delle persone di scegliere di vivere dove vogliono, avendo la garanzia di poter esercitare gli stessi diritti».

L’appello di Next

Siamo cittadine e cittadini esponenti di quella società civile che è la spina dorsale di questo paese ed ogni giorno affronta la sfida di creare valore e valori nelle fabbriche, nelle aziende agricole, nel terziario, nelle scuole, nelle università, nelle imprese sociali, nel volontariato e nella vita associativa di questo paese.

Siamo consapevoli sia della rilevanza e dell’eccezionalità di questa fase storica, che dei rischi connessi a questo delicato passaggio verso le prossime elezioni, per questo i vogliamo a nostro modo “scendere in campo” ed essere protagonisti di questa stagione rendendo chiara e manifesta le nostre proposte, invitando così le forze politiche ad una competizione virtuosa.
La crisi e le settimane di campagna elettorale che ci aspettano rischiano da una parte di alimentare odio, rabbia e conflitti partigiani tra i più militanti e dall’altra di spingere ai margini le persone ragionevoli e sensibili generando disaffezione e rassegnazione. Per questo sentiamo l’urgenza di promuovere, un’alleanza trasversale e inclusiva per connettere movimenti sociali, esperienze civiche, energie imprenditoriali, risorse intellettuali e morali, i partiti riformisti nazionali e le migliori esperienze politiche locali.
Un luogo politico di relazioni inclusive e di pensiero in cui poter sognare e guardare lontano come Paese insieme a quelle aree politiche del mondo che scommettono sulla pace e i diritti umani, dove le tensioni sociali vengano ricomposte con scelte concrete. Occorre costruire qualcosa di più grande, che recuperi la fiducia, ormai perduta, dei cittadini. La politica deve essere pensata nelle forme del terzo millennio, abbandonando schemi e procedure novecentesche, ormai morte per sempre.

In questa ora della storia occorre essere forti e lucidi. La mèta è (ri)partire. Ciascuno porti il proprio mattone per costruire la casa comune. La classe politica ha bisogno di nuove persone competenti e coraggiose, capaci di liberare speranza e sogni.
In ogni caso, faremo la nostra parte il 25 settembre andando a votare ed invitando tutti a farlo, senza ordini di scuderia e con libertà di coscienza, da persone libere quali siamo, non rinunciando a collaborare con chi, in modo credibile, riteniamo si avvicinerà di più all’idea di paese per cui ci impegniamo ogni giorno attraverso le nostre attività e su cui crediamo fermamente si giochi il futuro del nostro paese. (rrm)

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