Il consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità il Piano strategico, già presentato all’aula e passato al vaglio della Conferenza dei sindaci metropolitani. Il via libera definitivo è giunto dopo la relazione del consigliere delegato Giuseppe Giordano che ha parlato di «una tappa fondamentale per lo sviluppo del territorio e per le prospettive dell’intera regione».
«Adesso – ha detto – possiamo iniziare a dare forma ad uno strumento che ha visto protagonista l’intera comunità metropolitana».
Il consigliere ha sottolineato il carattere «partecipativo del Piano che ha pienamente coinvolto, in tutte le sue fasi, i cittadini, i sindaci, le associazioni, il partenariato economico e sociale, le imprese, il tessuto vivo del territorio metropolitano».
«Questo – ha aggiunto riferendosi all’approvazione del testo – è il momento in cui si delinea il senso compiuto di una Città metropolitana, cui si riconoscono un’identità ed uno spirito di cittadinanza fusi in una visione di futuro».
Giuseppe Giordano ha, quindi, ricordato il lavoro della Cabina di regia, dei tavoli tematici e dello Svimez, dei consiglieri delegati che lo hanno preceduto, Giuseppe Marino e Fabio Scionti, del dirigente alla Pianificazione, Pietro Foti, del Rup Nunzio Pannuti, ma soprattutto «l’indirizzo politico a suo tempo fornito dal sindaco Giuseppe Falcomatà».
«Insomma – ha spiegato – si è trattato di un’azione lunga e certosina, frutto di quasi 30 tavoli tecnici e tematici, di riunioni operative che hanno interessato tutti i quadranti della Citta Metropolitana, di un clima di ricomposizione e messa a sistema, di 21 proposte ben condensate e acquisite al patrimonio del piano. Un percorso proficuo che si è arricchito, poi, di oltre 30 mila interazioni sui social. Oggi, ciò che appare scritto si può finalmente tradurre in atti pratici».
Quindi, il consigliere si è soffermato sui principi su cui si fonda il Psm: «Sostenibilità, innovazione, diritti metropolitani, messa a valore delle economie identitarie come lo Stretto, la prospettiva Mediterranea e il Parco nazionale d’Aspromonte. La Regione dovrebbe comprendere che le sorti della Calabria si giocano in questo baricentro». «Qualificante», poi, è stata l’approvazione unanime al Piano arrivata dalla Conferenza metropolitana. «L’opera, compiuta con cura – ha concluso Giordano – ha le carte in regola per diventare motore di sviluppo, di coesione, ponendo la Città Metropolitana nelle condizioni di consolidare il proprio ruolo in una Regione che deve guardare, con molta attenzione, alle dinamiche che insistono in questa area vasta per il bene della Calabria e dell’intero Paese».
Il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha sottolineato la portata storica del provvedimento: «Questo documento contiene la vita della nostra Città metropolitana. Qui si parla di atti concreti da cui, in Calabria come a Roma, non si potrà prescindere. Ogni passo relativo al Ponte sullo Stretto, per esempio, dovrà tenere conto delle linee guida della Città metropolitana. E non lo diciamo noi, lo ha chiesto il territorio, lo hanno chiesto i 97 sindaci e la Cabina di regina, lungimiranti rispetto ad una programmazione arrivata in aula in poco meno di un anno». Per il consigliere delegato Domenico Mantegna, il Piano strategico rappresenta «un patto sociale con i paesi e le persone più fragili». Anche il consigliere Giuseppe Ranuccio si è soffermato su quello che considera «un fatto molto importante».
Approvato il Piano strategico, l’aula “Leonida Repaci” ha votato una variazione di bilancio in entrata, istituendo un capitolo dove inserire 3,4 milioni di euro di fondi Pnrr per interventi pubblici volti a fronteggiare il pericolo alluvione e il rischio idrogeologico.
«In particolare – ha spiegato il consigliere delegato Mantegna – si tratta di somme che verranno assegnate per dieci interventi su precisi tratti stradali: la Sp 109 Careri-Canale, la Sp 122 Roccella Jonica, la Sp 10 Bivio di Ortì Sant’Angelo nel Comune di Reggio Calabria, la Sp 32 Palmi-Rizziconi, la Sp 2 Oppido-Cosoleto, la Sp 65 Brancaleone – Ferruzzano, la Sp 22 Montebello Jonico, la Sp 104 Palizzi, la Sp 103 Bova e la Sp2 all’incrocio con l’Sp 63/64 nei Comuni di Bagnara e Scilla». «Il dirigente di settore, Lorenzo Benestare – ha continuato – ha già firmato la convenzione con la Protezione civile regionale e le procedure sono in uno stato avanzato. Essendo fondi Pnrr, infatti, le scadenze sono perentorie e all’aver già individuato i Rup ed affidati gli incarichi, seguiranno il bando di gara entro il 30 maggio e la stipula del contratto d’appalto entro il 30 settembre, per arrivare all’affidamento entro il 15 ottobre, fino all’atto ultimo del collaudo fissato al dicembre 2025». Medesimo provvedimento ha interessato la variazione di bilancio relativa a 1,7 milioni per la sistemazione idraulica e la messa in sicurezza della Fiumara Sant’Agata del Comune di Reggio Calabria.
Fra gli altri punti posti all’esame dell’assemblea, disco verde è arrivato anche per la variazione di bilancio che consente di incamerare gli 80 mila euro stanziati dalla Regione per l’organizzazione del Giro ciclistico Città metropolitana di Reggio Calabria, un evento che, per Ranuccio, ha avuto «un ritorno sotto il profilo sportivo, ma anche di visibilità internazionale». Questione evidenziata pure dal consigliere Giovanni Latella.
Riconosciuti alcuni debiti fuori bilancio, il consiglio metropolitano ha proceduto con l’approvazione dei regolamenti relativi alla gestione dell’archivio, alla contabilità e all’albo pretorio dell’Ente, all’Imposta provinciale di trascrizione, iscrizione ed annotazione di veicoli al pubblico registro automobilistico ed alla concessione in uso delle palestre annesse agli istituti scolastici di istruzione superiore della Città Metropolitana, «molto atteso – ha sostenuto il consigliere Rudi Lizzi – dalle società sportive del comprensorio». In conclusione, è stata approvata una mozione sul riconoscimento della fibromialgia quale malattia invalidante. (rrc)