Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha incontrato i Garanti regionali delle persone Detenute, Luca Muglia, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Antonio Marziale e la Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli.
Il presidente Mancuso e i tre Garanti hanno convenuto sulla positività dell’azione messa finora in campo, assicurando che i risultati saranno oggetto di puntuali ricognizioni da sottoporre, annualmente, all’attenzione dell’opinione pubblica.
«Sebbene ciascuno per le proprie prerogative legislative e le relative responsabilità, l’obiettivo prioritario, dei Garanti e del Consiglio regionale, è dare corpo e sostanza ai diritti fondamentali dei cittadini. Agendo insieme potremo rendere la Calabria una regione normale» ha detto Mancuso, aggiungendo che «in ossequio ai principi costituzionali, ci si attende che il Garante dei diritti delle persone detenute contribuisca a salvaguardare i diritti, promuovendone e assicurandone il rispetto, delle persone private della libertà personale, favorendone il recupero e il reinserimento nella società».
«Dopo la relazione rassegnata nel 2020 dal Garante pro tempore – ha spiegato – il Consiglio regionale attende un report che analizzi le osservazioni di tutti i soggetti che operano nelle carceri e le criticità che si riscontrano nei dodici istituti di pena della Calabria, dal sovraffollamento alle carenze negli organici della polizia penitenziaria».
«Al centro delle politiche sociali, dello Stato e della Regione – ha evidenziato – vanno messi i minori e la salvaguardia della loro dignità e libertà. Alla richiesta di aiuto di bambini e adolescenti, dobbiamo saper accorrere con la consapevolezza che, se non si è capaci di tutelarli, ogni principio giuridico ed etico rischia di risultare retorico».
«Dal Garante per il diritto alla salute – ha detto ancora – dinanzi ai vistosi deficit del Servizio sanitario regionale, provocati da decenni di disattenzioni, ci si aspetta massima allerta. Convinti che, assieme all’impegno del Commissario ad acta che coincide con il Presidente della Giunta e di tutte le forze politiche presenti nell’Assemblea legislativa, si riuscirà a migliorare l’offerta assistenziale sul territorio, ad assicurare la razionalizzazione della spesa e l’ottimizzazione delle risorse». (rrc)