«La Calabria abbonda di eccellenti professionisti, ma necessita di infrastrutture sanitarie adeguate, del miglioramento dell’assistenza, a partire dal servizio di prossimità, e soprattutto ha bisogno di colmare in fretta le lacune negli organici sanitari». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, all’iniziativa a Reggio in ricordo del magistrato Lilia Gaeta.
«I calabresi meritano di ricevere cure e assistenza al pari degli altri cittadini, questo non può che valere anche per le delicate diagnosi e terapie oncologiche», ha aggiunto.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro, «ricordando la dottoressa Lilia Gaeta, donna e magistrato stimatissima, la cui recente scomparsa ha addolorato l’ambiente forense reggino e calabrese e tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerla», ha detto Mancuso.
«Le Istituzioni – ha ribadito – hanno il dovere di sostenere ogni evento che promuova la consapevolezza delle persone nei confronti di questo male che ogni anno colpisce una percentuale consistente della popolazione. I dati purtroppo sono allarmanti. Nel 2022, in Italia, sono state stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro (nel 2020 erano 376.600), 205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne. In due anni, l’incremento è stato di 14.100 casi».
«È necessario – ha evidenziato – fermo restando la massima attenzione all’umanizzazione delle cure, promuovere con forza la ricerca, strumento indispensabile per arginare l’aumento dei casi, rimane l’azione più incisiva da mettere in campo, senza dimenticare però la fondamentale attività di prevenzione da parte di ciascuno».
«Nel 2022, il tema per la giornata mondiale sul cancro è stato ‘chiudi il divario di assistenza’ – ha continuato –. Un messaggio incentrato sull’importanza di diminuire il divario sanitario esistente tra i paesi ricchi ed i paesi poveri. Ed è proprio nella lotta ai tumori che si avvertono le differenze tra un’area e l’altra del Paese, visto che (dati Aiom) le coperture per la mammografia sono state del 63 per cento al Nord e 23 per cento al Sud. Questo concetto ci induce a riflettere sulla necessità di ridurre il divario e al contempo di intervenire sulla difficile situazione della sanità calabrese che va avanti da oltre un decennio».
«Gli interventi per restituire efficienza al sistema che il Commissario per la sanità e presidente della Giunta, Roberto Occhiuto insieme al Consiglio regionale – ha concluso – stanno mettendo in campo, incominciano a dare i primi significativi frutti, ma è chiaro che si avrà bisogno del tempo necessario e di scelte ancora più coraggiose per fare della Calabria, soprattutto nella sanità, una regione normale». (rrc)