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Il presidente Occhiuto: «Sull’autonomia fermiamoci»

Il presidente Occhiuto: «Sull'autonomia fermiamoci»

«Al governo e alla maggioranza direi: siate prudenti. Congelate gli effetti della legge sull’autonomia in attesa che la riforma sia completa, utilizzate il tempo per ragionare su ogni aspetto e per spiegare all’opinione pubblica cosa succederà e come». È quanto ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in una intervista di Paola Di Caro per il Corriere della Sera.

Per il governatore «è vero che l’autonomia era uno capisaldi del centrodestra con la riforma della giustizia e il premierato, ma è l’unica su cui si è andati di fretta, di notte, con un’urgenza poco comprensibile. Sul resto si sta agendo con calma. Forza Italia ha fatto un grande lavoro per evitare distorsioni a danno del Sud, ma ancora c’è da lavorare. Prendiamoci tempo. Fermiamoci e ragioniamo. Nemmeno al Nord oggi i cittadini sentono questo tema come un’urgenza».

«Il Centrodestra – ha specificato Occhiuto –  ha solo attuato una riforma che era stata voluta dalla sinistra, che ora attacca anche per ragioni meramente propagandistiche. Ma due ordini di problemi esistono. Il primo è sulle materie che possono essere devolute alle Regioni che le chiederanno solo dopo che si saranno superati i costi storici e definiti i Lep».

Quello dei Lep, infatti, «è un tema molto delicato. Bisogna capire bene come si stabiliscono i Lep. Per fare un esempio: un medico specializzato che deve venire a lavorare in un ospedale calabrese chiederà di essere pagato di più, non di meno, di chi viene chiamato al Nord, magari allettato da offerte anche più alte. Lo stesso vale per la scuola, perché noi paghiamo ritardi storici e culturali e se non stiamo attenti rischiamo di acuirli», ha spiegato Occhiuto, dando ragione al ministro Antonio Tajani, secondo cui «prima di ogni altra mossa bisogna stabilire quali sono i livelli minima di assistenza, anche per quelle materie per cui non sarebbe necessario».

E, proprio su questo per Occhiuto «veniamo al secondo problema», ha detto al Corsera: «non ha senso che ogni regione possa – come oggi in teoria è previsto – sponsorizzare e firmare i propri contratti di export, di promozione, per conto proprio. Che ci mettiamo a fare, la concorrenza sul vino tra Veneto e Calabria? A chi giova? Per tutti è fondamentale che sia il ministro competente per il Paese a garantire il marchio del Made in Italy, non siamo repubbliche indipendenti in competizione».

Il Governatore, poi, parlando del referendum: «temo che si riveli un danno per il centrodestra a livello nazionale, perché stravincerebbe al Sud e al Centro e credo che non basterebbero i voti del Nord per salvare la legge. Lo credo perché oggi non è più come 10 anni fa, l’autonomia non è più sentita come una priorità nemmeno a Nord».

Per questo «ho chiesto – ha ribadito – e chiedo ancor più di oggi una moratoria sulle materie delegabili solo coi Lep».

«Prendiamoci tutti il tempo necessario per definirli al meglio, visto che si parla di spese comunque enormi, quantificate dagli istituti specializzati tra i 100 e i 200 miliardi. Per quelle cosiddette minori, se non c’è urgenza, perché affrettare? La legge sull’autonomia è stata approvata in fretta e furia. Serviva più tempo e maggiori chiarimenti. Anche grazie a FI è una legge che può reggere, ma va spiegata e meglio definita. Fermiamoci», ha concluso Occhiuto. (rrm)

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