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IL PROF. LAMETINO LIBRI GUIDA A LONDRA
PROGETTO COVID D’IMMUNITÀ IMMEDIATA

Il prof. Enzo Libri

È di Lamezia Terme il prof. Enzo Libri, direttore del Centro Ricerche cliniche all’University College di Londra, a capo della sperimentazione di un sensazionale farmaco anticovid prodotto da AstraZeneca, con funzioni neutralizzanti, in grado di fornire un’immunità immediata. La notizia della sperimentazione è stata anticipata dal Guardian che ha riportato le prime dichiarazioni del prof. Libri: «Questo farmaco potrebbe dare un’immunità immediata. Se diamo degli anticorpi già attivi che riconoscono il virus e quindi non dobbiamo aspettare i tempi tecnici del vaccino che stimola gli anticorpi naturali, l’effetto è immediato, posto che gli studi diano i risultati desiderati, siamo ancora all’inizio».

Il prof. Libri fa parte della prestigiosa scuola medica dell’ex Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Nisticò, farmacologo di fama internazionale, il quale fra i suoi allevi annovera con orgoglio il prof. Giovambattista De Sarro, attuale Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Enzo Mollace, cardio-farmacologo di fama internazionale il quale ha lavorato a Londra anche sotto la guida del premio Nobel John Vane, Domenico Rotiroti, già preside sin dalla nascita della Facoltà di farmacia a Catanzaro, Mino Pelaja pneumologo di fama internazionale, Michelangelo Iannone attuale direttore scientifico Arpacal, la dott.ssa Maria Mena Arbitrio, Direttore Centro di Farmacologia del CNR di Catanzaro. Il prof. Nisticò aveva portato a Londra una schiera di future eccellenze tutte formatesi a Catanzaro. Oltre a Enzo Libri (che prima di passare all’University College dove è direttore della Farmacologia Clinica,  era stato all’Imperial College) attualmente vivono a Londra anche Giuseppe Rosano Direttore Cardiologia del St George University Hospital e Luigi Camporota allievo del prof. Marsico e del prof. Pelaia. Camporota, come si ricorderà – primo laureato alla Facoltà di Medicina di Catanzaro – è il medico che ha curato e salvato dal Covid il premier inglese Boris Johnson.

Un profondo legame con la Calabria è ancora vivo per il prof. Libri, che su invito del Rettore dell’Università Magna Graecia, va spesso a Catanzaro a tenere corsi di aggiornamento. Eccellenze italiane, con in comune la stessa origine (la Calabria) e la stessa matrice formativa: lo stesso Libri fa parte del Consiglio Scientifico Internazionale del Renato Dulbecco Institute che sta nascendo a Lamezia Terme sotto la guida del prof. Nisticò e che sarà diretto dal prof. Roberto Crea, padre delle biotecnologie, che tornerà in Calabria dopo 40 anni vissuti in California, a San Francisco. Il Dulbecco Institute – è bene ricordarlo – fa parte dei tanti progetti che la compianta presidente Jole Santelli stava predisponendo per la Calabria. Aveva già già dato indicazione ai suoi collaboratori, fra cui l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, di mettere a disposizione parte dei locali della Fondazione Mediterranea Terina e aveva convinto il prof. Crea a venire a dirigere quello che diventerà uno dei più prestigiosi e importanti centri di ricerca non solo della Calabria e del Mezzogiorno ma di tutta l’Europa. Purtroppo, la presidente Jole non potrà vedere la realizzazione del suo sogno: investire sulla ricerca per offrire opportunità di formazione e crescita ai giovani calabresi. E il Dulbecco Institute dovrà ricordarne l’impegno e la determinazione con cui la Santelli ha avviato la sua realizzazione.

Non deve dunque stupire che dalla Calabria vengono idee e ricerche che fanno onore all’Italia intera. Il prof. Enzo Libri, che rivendica con soddisfazione la sua “calabresità” ha affermato che lo studio continuerà per un anno. «L’aspettativa – ha specificato – è che ci sia una protezione per almeno 6 mesi-un anno, un po’ come per tutti gli anticorpi neutralizzanti anche in altre patologie. In base a chiarissimi risultati positivi intermedi dello studio si potrebbe chiedere un’urgente approvazione anche prima della formale conclusione dello studio. Che potrebbe in linea teorica verificarsi per marzo-aprile, più probabile per l’estate, nella peggiore delle ipotesi alla fine del 2021, in base al numero dei volontari che accedono al programma».

Nel contempo, il prof. Nisticò ha comunicato che «il prof. Roberto Crea, direttore scientifico del Renato Dulbecco Institute, in collaborazione con il prof. Giovambattista De Sarro e qualificati ricercatori dell’UMG come il prof. Antonio Procopio e il prof. Alfredo Focà e dell’Unical come il prof. Francesco Puoci stanno preparando un progetto di ricerca volto a valutare gli effetti delle pronectine, prodotti biotecnologici di cui il Renato Dulbecco Institute possiede il brevetto, in senso anticoronavirus. Va sottolineato come le pronectine siano molecole più piccole, più biodisponibili e più potenti rispetto agli anticorpi monoclonali. Ci si augura – ha concluso Nisticò – che nel prossimo anno dalla Calabria, anche in collaborazione con il prof. Enzo Libri dell’University College di Londra, partiranno scoperte di farmaci innovativi per debellare completamente le malattie da coronavirus».

Neanche il tempo di formulare la proposta che il prof. Libri ha già accettato l’invito del prof. Nisticò a collaborare su questo importante progetto che sarà guidato dal prof. Roberto Crea e dal rettore De Sarro. Sarà la Calabria, con la sua carica vitale di eccellenze in campo medico-scientifico, a individuare e trovare le soluzioni al “male del terzo millennio”. Un obiettivo che pone la ricerca al centro della rinascita, anche scientifica, del Mezzogiorno, con la Calabria protagonista. Con tantissimo orgoglio. (s)

 

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