Nella giornata di oggi, alla presenza del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è stata inaugurata l’aula bunker di Lamezia Terme, che ospiterà il maxi processo Rinascita Scott.
Presenti, insieme al ministro Bonafede, il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, Nicola Gratteri, il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, il procuratore generale Beniamino Calabrese e il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso.
«L’importanza di questa giornata – ha detto il presidente Spirlì – sta nelle parole del procuratore Gratteri, che ha ringraziato la Regione Calabria nella persona del presidente Jole Santelli. Questo giorno lo dobbiamo a Jole e alla sua intuizione politica. È un altro grande regalo che lascia ai calabresi, a 60 giorni dalla sua scomparsa».
Lo scorso luglio, infatti, la Giunta regionale, presieduta dalla compianta presidente Santelli, aveva approvato una delibera con la quale era stata messa a disposizione del ministero della Giustizia un immobile di 3.300 metri quadri nell’area ex Sir. Subito dopo, era stato firmato il protocollo d’intesa.
«La Regione – ha sottolineato Spirlì – ha concesso gli spazi per consentire l’utilizzo questa parte della Fondazione Terina. La giustizia trionferà e finalmente quella malavita, che da secoli devasta questa terra, sarà sconfitta, anche grazie a Jole».
«La risposta è nei fatti. Nel luglio 2020 – ha dichiarato il ministro Bonafede – abbiamo firmato il protocollo d’intesa. A distanza di 5 mesi l’aula è pronta per accogliere circa mille persone. Quando le istituzioni dimostrano che c’è la volontà, le cose vengono realizzate in tempi rapidi e anche in tempi, lasciatemelo dire, difficili come questo».
«L’aula bunker – ha aggiunto – è un segnale di presenza della Stato, un segnale verso quei magistrati che, tra mille difficoltà, combattono la ‘ndrangheta, ma anche verso gli operatori della giustizia. A proposito della carenza in questo settore, posso dire che, da quando sono ministro, c’è stato un ampliamento di 22 unità di magistrati e di 150 di personale amministrativo. Desidero ringraziare tutti, anche la Regione e il demanio».
«Si tratta – ha spiegato il procuratore Gratteri durante il sopralluogo – di una vetrina per l’Italia che combatte le mafie. C’è un’attenzione mediatica mondiale. Questa è un’aula all’avanguardia, basti pensare che ci sono 64 telecamere di controllo, il massimo per questo Paese».
«Finalmente – ha commentato il procuratore Falvo – quest’aula vedrà la luce. I lavori sono stati realizzati in tempi record, grazie anche alla testardaggine di Gratteri. L’aula sarà utilizzata da metà gennaio. È una grande opportunità per la giustizia italiana. La ‘ndrangheta deve essere processata qui dove nasce e prolifera. La presenza del ministro è il riconoscimento di un impegno da parte di tutti». (rcz)