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Intesa tra Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e RFI per sviluppo della stazione di Villa San Giovanni

Intesa tra Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e RFI per sviluppo della stazione di Villa San Giovanni

Rendere la Stazione di Villa San Giovanni «un hub urbano per lo sviluppo della mobilità sostenibile». È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto tra l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Rete Ferrovia Italiana e Regione, per cui sono stati stanziati 80 milioni di euro.

Lo scopo, dunque, è quello di garantire al nodo trasportistico di primo livello che è Villa San Giovanni a livello regionale e interregionale, lo scambio intermodale tra il trasporto stradale, ferroviario e marittimo da e per la Sicilia.

Lo scopo dell’accordo è il miglioramento dell’integrazione modale e delle condizioni di sicurezza ed accessibilità complessiva, con particolare attenzione al sistema di connessione tra il servizio ferroviario e marittimo. A tal fine, saranno realizzati un nuovo sovrappasso ferroviario connesso ai binari mediante scale fisse, mobili e ascensori e nuovi finger di collegamento tra il sovrappasso e i moli a sud, per garantire la sostanziale separazione dei flussi pedonali da quelli carrabili e favorire uno scambio ferro-nave più immediato, sicuro e leggibile.A completamento degli interventi lato mare, a cura dell’AdSP la creazione di una nuova stazione marittima per l’accoglienza dei viaggiatori delle navi e la realizzazione di un parco pedonale in quota affacciato sullo Stretto che collegherà la stazione ferroviaria, la stazione marittima e i moli lato nord, a loro volta oggetto di un significativo ridisegno, con una nuova darsena per traghetti e nuovi ormeggi per mezzi veloci.

La stazione ferroviaria sarà completamente riqualificata con interventi di restyling degli spazi interni dedicati al servizio viaggiatori, la realizzazione di un percorso privo di ostacoli per le persone a ridotta mobilità, la riorganizzazione delle aree esterne con la ridistribuzione dei servizi e dei percorsi di accessibilità, pedonale e veicolare, l’inserimento di nuovi servizi e funzioni per i viaggiatori sullo Stretto.

Gli interventi, oltre ad essere finalizzati alla realizzazione di un sistema integrato dei trasporti, sono orientati secondo principi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, anche mediante l’adozione di protocolli internazionali. Il progetto prevede interventi a cura sia di RFI che dell’AdSP, per gli ambiti di rispettiva competenza, secondo un disegno organico, integrato e coerente.

Previsto un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro per la parte attuata da RFI, finanziata integralmente con fondi Pnrr, e 30 milioni di euro per la parte attuata dall’AdSP, assicurati in parte con fondi Pnrr ed in parte mediante il Fondo Infrastrutture del Mims.

Il programma degli interventi condiviso nel protocollo prevede la progettazione di fattibilità, a cura di RFI, anche della stazione marittima e del parco in quota di connessione alla stazione ferroviaria, al fine di garantire piena compatibilità ed omogeneità tra tutte le opere da realizzarsi.

Risulta attualmente concluso il progetto di fattibilità tecnico economico degli interventi a cura di RFI, il cui completamento dei lavori, in linea con gli impegni previsti dal PNRR, è previsto entro giugno 2026. Per la parte a cura dell’AdSP, invece, l’inizio dei lavori è previsto entro i primi mesi del 2024 ed il completamento entro il 2025.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Mauro Dolce, che ha evidenziato come la sottoscrizione del protocollo «costituisce un passo fondamentale nel percorso di riqualificazione e sviluppo della stazione di Villa San Giovanni, coerentemente con gli obiettivi del Piano Regionale Trasporti. Viene inoltre promosso il ruolo del nodo stazione come riferimento per il sistema territoriale, in cui si offrono servizi al viaggiatore ed all’esterno, così da catalizzare una elevata frequentazione, anche grazie a elevati livelli di accessibilità».

«Il finanziamento dell’intervento – ha aggiunto – avviene attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), finalizzato allo sviluppo, alla riqualificazione, all’accessibilità e all’efficientamento energetico di singole stazioni, nodi ferroviari che svolgono funzione di Hub della mobilità. Ciò garantisce, oltre al rispetto delle norme relative alla sostenibilità, anche che i lavori si concludano entro il 2026, termine ultimo per tutti i progetti finanziati con il Pnrr». (rrc)

 

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