È con migliaia di visitatori, oltre 300 scuole in presenza e da remoto, illustri personalità, che si chiude la 35esima edizione del Salone del Libro per la Regione Calabria.
Lo stand della Regione, infatti, è stato definito il migliore di tutta la fiera, caratterizzato dalla positiva aria di calabresità che ha saputo mostrare il volto di un territorio che, anche sul piano della cultura, sa esprimere tanto e sa farsi apprezzare per organizzazione, innovazione, qualità dei suoi scrittori e delle sue case editrici, sapientemente coordinati dal Sistema Bibliotecario Lametino.
«Il successo di pubblico ed il gradimento della critica per la partecipazione della Calabria a questa edizione del Salone del Libro di Torino – ha dichiarato il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto – testimoniano il nuovo fermento, anche nel settore culturale, che vive la nostra regione. In tutti i settori stiamo mettendo in campo le migliori energie per rigenerare l’immagine di una terra meravigliosa e ricca di potenzialità, ma ancora poco sfruttate».
«A Torino siamo riusciti ad ottenere, anche quest’anno – ha detto ancora – numeri straordinari per partecipazione e qualità. Ringrazio dunque il vicepresidente Giusi Princi ed i Dipartimenti che l’hanno affiancata, per il gran lavoro profuso in questo prestigioso evento dell’editoria italiana e internazionale, realizzando un ampio successo sottolineato dal generale apprezzamento del pubblico e degli artisti presenti».
«Il grande apprezzamento riscontrato per il nostro stand e le annesse iniziative ci rendono profondamente orgogliosi del progetto di riscatto culturale della Regione fortemente voluto dal presidente Occhiuto – ha dichiarato Princi – che si è tradotto in un grande lavoro messo in campo dall’Assessorato e dal Dipartimento Istruzione e Cultura per cui ringrazio il Direttore Generale, Maria Francesca Gatto, il Dirigente di Settore, Ersilia Amatruda ed il personale tutto».
«La Calabria ha saputo offrire eventi di approfondimento e discussione in tutte le giornate della fiera, dando spazio anzitutto ai propri autori ed editori – ha aggiunto – ma talvolta prestandosi anche ad ospitare presentazioni non in programma da parte di giornalisti che di loro iniziativa hanno chiesto di usufruire dello stand calabrese, particolarmente attrattivo nella sua efficacia mista allo stile. È il caso per esempio di Enrico Mentana e di Dario Fabbri: una piacevole quanto inaspettata iniziativa, che è la perfetta cartina di tornasole di quanto la nostra Regione sia riuscita a farsi apprezzare, per location, logistica, risorse umane e produzione».
«Il Salone del libro chiude quindi i battenti con un bilancio che per la Calabria è stato da record – ha detto ancora – una edizione che ha destato quotidiani sold out, con molte persone costrette a stare in piedi nel corso delle presentazioni per la grande affluenza. Un dato questo che ha plasticamente restituito il gradimento generale, sia per i servizi offerti, sia per la qualità del programma presentato».
«Per dare centralità agli autori ed editori calabresi – ha concluso la vicepresidente Giusi Princi – con il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale, Antonella Iunti, lavoreremo per diffondere nelle scuole le opere delle case editrici calabresi, proponendo un percorso che li inserisca nei curricula locali degli istituti». (rcz)