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La denuncia dell’Usb: «Suem 118 della Fascia Ionica cosentina: servono mezzi e uomini»

di USB SANITA’ COSENZA – Come Usb Sanità, in rappresentanza dei lavoratori del Sistema Urgenza Emergenza Medica (Suem) 118, esprimiamo profonda preoccupazione per la gravissima situazione sanitaria nella Fascia Jonica Cosentina. Attualmente, la popolazione è esposta a una crisi senza precedenti a causa della trascuratezza e delle inefficienze del sistema sanitario, con ripercussioni dirette sulla capacità di risposta e assistenza del servizio sanitario di Emergenza-Urgenza.

Come USB riscontriamo queste criticità specifiche del Suem 118 nella Fascia Jonica Cosentina: Mancanza di Mezzi Operativi: Nonostante la presentazione in pompa magna voluta da Occhiuto all’interno del piazzale della Regione Calabria delle nuove ambulanze di recente acquisto, nessuna delle nuove unità è stata consegnata alle postazioni della fascia jonica cosentina. Questo ritardo nella messa in funzione dei mezzi compromette gravemente la capacità di risposta alle emergenze mediche considerando che le ambulanze attualmente in servizio per l’emergenza urgenza sullo Jonio Cosentino hanno più di 300.000 km quando il massimo previsto per legge è di 180.000 km.

Carenza di Personale Sanitario: La carenza di infermieri in tutte le postazioni del SUEM 118 sta generando un carico di lavoro insostenibile. Gli operatori sono costretti a turni massacranti, spesso superando i 25 al mese, saltando i riposi compensativi e mettendo a rischio la loro salute psicofisica. Visto lo stress e il carico di lavoro già enorme considerato il continuo intervento su emergenze e urgenze mediche, gran parte del personale del SUEM 118 della Fascia Jonica Cosentina è in un profondo stato di burnout, il che oltre a rendere insopportabile il lavoro mina fortemente l’efficacia dello stesso.

Condizioni Salariali Inaccettabili: I carichi di lavoro insostenibili diventano ancor più inaccettabili alla luce di un compenso basso che non riconosce agli infermieri l’indennità aggiuntiva di emergenza urgenza, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl). Le politiche regionali e dell’Asp di Cosenza sono responsabili della mancata applicazione di misure retributive adeguate, mettendo ulteriormente sotto pressione il personale sanitario.

Utilizzo Improprio delle Risorse: La situazione di carenza di personale ha portato all’utilizzo improprio delle Pet Ambulanze per trasferimenti secondari, sfruttando la reperibilità degli infermieri per coprire i turni ordinari. Ciò ha portato a un aumento eccessivo dei carichi di lavoro, oltre alla pericolosissima carenza di ambulanze sulle urgenze poiché le stesse sono impegnate sui trasporti secondari non in emergenza.

Inefficienza nella Distribuzione di Mezzi: Le auto mediche acquistate dalle associazioni private sono rimaste inutilizzate, mentre nuovi mezzi non sono ancora giunti sul territorio. Come detto le ambulanze in circolazione sulla costa jonica cosentina sono obsolete, superando i 300.000 km, il che mette a rischio la sicurezza stessa dei pazienti trasportati.

Scarsità di Personale Medico: La mancanza cronica di medici è una problematica urgente che deve essere risolta immediatamente aumentando il personale. La presenza di infermieri in stato di burnout è un campanello d’allarme che richiede azioni immediate per evitare che lo stesso fenomeno si verifichi anche con i medici portando ad un collasso dell’intero sistema.

Sottolineando che tutto questo sta avvenendo in un territorio vastissimo che va da Trebisacce a Cariati e si estende all’interno di alcuni comuni Silani come quello di Longobucco, chiediamo un intervento strutturale immediato per sanare una situazione che mette fortemente a rischio la salute dei lavoratori e la vita stessa dei pazienti.

Inoltre, chiediamo che all’Asp di Cosenza dichiari pubblicamente dove è stato destinato il nuovo personale infermieristico assunto da Azienda Zero per coprire la carenza di personale del 118, visto che nessuna delle nuove unità è stata destinata sulla fascia Jonica Cosentina.

Chiediamo inoltre: L’inserimento immediato in servizio di almeno altri 15 infermieri e 10 medici sulla Fascia Jonica Cosentina. L’assegnazione delle nuove ambulanze acquistate dalla Regione Calabria sulla fascia Jonica Cosentina. Il riconoscimento e l’applicazione dell’indennità aggiuntiva di emergenza urgenza, come previsto dal Ccnl.

Gli abitanti della Fascia Jonica Cosentina e dei comuni montani non possono più aspettare. È necessario agire ora per proteggere la salute e il benessere della nostra comunità.

Chiediamo alle autorità competenti di accettare queste richieste e adottare misure immediate per risolvere la carenza di personale, garantire la messa in funzione dei mezzi già disponibili e fornire le risorse necessarie per fronteggiare questa emergenza sanitaria specifica.

In chiusura, vogliamo sottolineare che qualora le richieste non vengano accettate, il Sindacato proclamerà lo stato di agitazione del personale della Fascia Jonica Cosentina. (usc)

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