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LA LETTERA / Giuseppe Falduto: Piazza del Popolo simbolo da valorizzare, non da cancellare

LA LETTERA / Giuseppe Falduto: Piazza del Popolo simbolo da valorizzare, non da cancellare

di GIUSEPPE FALDUTO – Egregio sindaco Giuseppe Falcomatà, Le scrivo non per entrare nel merito specifico delle sue decisioni amministrative, ma come imprenditore reggino profondamente preoccupato per le conseguenze delle scelte che stanno trasformando la nostra città.

Non è mio compito occuparmi di Piazza del Popolo, ma non posso rimanere indifferente di fronte a una visione che sembra contribuire alla desertificazione economica e produttiva di Reggio Calabria, privilegiando interventi temporanei e poco strutturali rispetto a progetti duraturi e capaci di valorizzare la nostra storia.

La chiusura del mercato storico di Piazza del Popolo, uno spazio che per decenni ha rappresentato il cuore pulsante dell’economia locale, viene giustificata con il calo dei venditori regolari e con presunti problemi di illegalità. Ma questi problemi non sono altro che il risultato di anni di incuria e mancanza di investimenti. Invece di abbandonare il mercato, perché non rilanciarlo, restituendogli la dignità e il ruolo che ha sempre avuto nel tessuto economico e sociale della città?
In passato, Piazza del Popolo era al centro di un progetto finanziato con il Decreto Reggio, che prevedeva la creazione di una piazza moderna e funzionale, capace di ospitare un mercato storico rivisitato e parcheggi adeguati. Quel progetto è stato abbandonato senza spiegazioni, e ora si punta a trasformare la piazza in un’area dedicata esclusivamente a eventi e parcheggi temporanei, alimentando una “movida reggina” sostenuta da fondi pubblici che dovrebbero invece essere destinati a opere di lungo termine.
Esistono alternative concrete, come il progetto del Centro Parcheggi Comunale sull’alveo del Calopinace, che permetterebbe di creare un’infrastruttura innovativa e funzionale senza scavare nel sottosuolo e senza paralizzare la città con cantieri infiniti. Una struttura prefabbricata, arricchita dal concetto di “Bosco Verticale”, non solo risolverebbe il problema dei parcheggi, ma valorizzerebbe un’area dimenticata e sottoutilizzata, con un impatto positivo per tutto il centro storico.
Queste scelte sono essenziali perché Reggio Calabria non può costruire il proprio futuro su interventi estemporanei e sull’effimera attrattività degli eventi culturali. La città ha bisogno di una visione più ampia, che sappia coniugare la sua storia con le esigenze economiche e sociali della popolazione. I fondi pubblici devono essere impiegati per progetti che lascino un’eredità tangibile, non per iniziative che durano il tempo di una stagione.
Signor Sindaco, le chiedo di fermarsi a riflettere: stiamo creando una città che può davvero offrire opportunità alle generazioni future? Stiamo pensando a chi vive quotidianamente le difficoltà di una città che non riesce a valorizzare le sue potenzialità? Prima di inseguire un modello di sviluppo elitario e superficiale, occorre pensare alle vere priorità: una mobilità sostenibile, il rilancio delle attività produttive locali e il recupero del nostro patrimonio storico.
La invito, dunque, a riconsiderare le decisioni prese su Piazza del Popolo e a riaprire un dialogo con i cittadini, con gli imprenditori e con tutti coloro che credono in un futuro migliore per Reggio Calabria. La nostra città merita scelte coraggiose e lungimiranti, che non si limitino a cancellare il passato, ma sappiano costruire sul suo valore.
Non confido in una sua risposta, ma almeno un confronto costruttivo con chi da quella piazza trova il proprio sostentamento mi sembra doveroso. (gf)
[Giuseppe Falduto è imprenditore]
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