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La proposta di Anastasi (Iric) a favore dei tirocinanti calabresi Mibact

Anastasi

Il consigliere regionale di Io Resto in CalabriaMarcello Anastasi, è conscio delle difficoltà dei tirocinanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo data non solo dalla loro già precaria situazione, ma anche dalla formazione a distanza Fad) «che li tiene impegnati dalle 4 alle 5 ore al giorno andando ad aggiungersi e in alcuni casi addirittura a sovrapporsi agli orari di ufficio».

Per questo, il consigliere di Io Resto in Calabria si è rivolto al dirigente generale del dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche sociali della Regione, Roberto Cosentino, proponendo alcune possibili soluzioni, ponendo l’attenzione sulla Manifestazione d’interesse per l’erogazione di corsi di formazione a favore dei disoccupati o ex percettori di ammortizzatori sociali che hanno concluso positivamente la formazione on the job prevista dagli avvisi pubblici approvati con D.d. n.n. 2285/2016, 6160/2016 E S.M.I., 8859/2016 E. s.m.i.

«Molti dei tirocinanti Mibact area 1 e 2 già avviati al tirocinio dal 3 agosto – ha spiegato Anastasi – stanno riscontrando notevoli disagi nel dover svolgere contemporaneamente la formazione in modalità Fad presso gli enti accreditati dalla Regione e il tirocinio di perfezionamento on the job presso le sedi ospitanti Mibact».

«Vista la volontà dei soggetti destinatari della Fad e del tirocinio – ha aggiunto – di voler ultimare entrambi i percorsi e visto il monte ore giornaliero pari ad un minimo di 8 ore che gli stessi dovrebbero impegnare, ho chiesto al dirigente del dipartimento Lavoro di valutare due possibili soluzioni per venire loro incontro: autorizzare le sedi ospitanti e gli Enti a far svolgere la Fad durante le ore di servizio di tirocinio, vista comunque la necessità di svolgere la stessa da remoto per l’emergenza covid o, in alternativa, far sì che le ore della Fad siano conteggiate come ore mensili dell’attività di tirocinio e che le stesse concorrano al raggiungimento del monte ore mensile».

«Inoltre – ha concluso Anastasi – sarebbe auspicabile che la medesima soluzione venga applicata da tutte le sedi ospitanti e da tutti gli enti, onde evitare situazioni di disparità tra i soggetti destinatari di entrambe le misure». (rrm)

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