Orgoglio Calabria: Gianvito Casadonte chiamato in Commissione Cinema dal Mibact

Gianvito Casadonte, attuale Sovrintendente del Politeama di Catanzaro, nonché presidente del Magna Graecia Film Festival e apprezzato critico cinematografico, è stato chiamato dal Mibact a far parte della Commissione Cinema, con grande orgoglio per la Calabria a riconoscimento di una provata professionalità e competenza.

«Il nuovo incarico che vedrà Gianvito Casadonte prestare il proprio contributo in una delle commissioni straordinarie per il cinema del Mibact – ha commentato il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo – è un traguardo prestigioso che arriva a coronamento di un lungo percorso professionale nel settore. Con lui abbiamo coltivato in questi anni un progetto ambizioso, quello di riuscire ad esportare il volto positivo di Catanzaro e della Calabria valorizzando le tante risorse umane e naturali di cui la nostra terra è ricca. La programmazione del Magna Graecia Film Festival e del Teatro Politeama, grazie all’impegno di Casadonte, rispondono a questa mission culturale e sociale che significa non solo promozione del territorio, ma anche opportunità di crescita e di lavoro in una regione per troppo tempo rimasta isolata dai grandi circuiti nazionali. Obiettivo ben sposato anche dal nuovo progetto della Calabria Film Commission, firmato da un’icona del giornalismo e della tv come Giovanni Minoli che ha voluto fortemente Gianvito nella propria squadra. Sono certo – conclude Abramo – che Casadonte continuerà a rappresentare un punto di riferimento prezioso per la nostra regione che merita di vedere premiate le migliori professionalità
Anche il Presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, ha espresso soddisfazione e apprezzamento per l’importante incarico: «La recente nomina di Gianvito Casadonte a membro di una delle commissioni ministeriali straordinarie per il cinema e l’audiovisivo rappresenta l’ulteriore conferma della qualità umana e professionale di un professionista che, nel corso degli anni, ha saputo portare in alto Catanzaro e la Calabria nel mondo della cultura.  Quando, in veste di amministratori comunali,  abbiamo tempo fa intrapreso con lui un percorso di collaborazione che ha portato a consacrare il Magna Graecia Film Festival di Catanzaro tra gli eventi più importanti a livello nazionale e a fare del teatro Politeama un riferimento per tutto il Sud, sapevamo che l’unica bussola da seguire fosse quella del merito. Il tempo ci ha dato ragione: l’amico Casadonte, da quel momento in poi, ha collezionato incarichi di prestigio nel mondo dello spettacolo, della tv, del cinema. Conduttore di programma Rai, direttore artistico del festival del cinema di Taormina, responsabile per il cinema della Calabria Film Commission, scelto dal grande Giovanni Minoli, e ora la commissione Mibact. Casadonte è un figlio della nostra terra che, pur rimanendo legato a doppio mandato alle proprie radici, continua a dare lustro a tutti noi con la sua opera meritoria, contribuendo a promuovere l’immagine positiva della Calabria e a ribaltare la narrazione che per troppo tempo ha impedito alla nostra regione di spiccare il volo. Congratulazioni a Gianvito, questo è l’esempio concreto delle scelte che la politica deve fare a tutti i livelli, animata da quel principio che, nel nostro caso, sempre e’ stato e sempre rimarrà il nostro faro: la meritocrazia». (rcz)

Il Museo Civico di Rende tra i vincitori del bando nazionale del Mibact

Con il progetto Le Calabria negli occhi dei fotografi: tra tradizione e modernità, il Museo Civico di Rende è tra i 13 vincitori – e l’unico in Calabria e uno dei due del Meridione –del bando nazionale del Mibact Strategia Fotografia 2020.

«Siamo orgogliosi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Rende, Marta Petrusewicz – di trovarci vincitori in compagnia dei giganti quali la Direzione Regionale Musei Piemonte, la Direzione Regionale Musei della Toscana, l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, la Soprintendenza per i beni culturali e dell’identità siciliana».

«Il bando promosso dal Mibact — ha spiegato l’assessore Petrusewicz – intende valorizzare e promuovere la fotografia in Italia e all’estero, come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e all’accrescimento di una sensibilità critica autonoma da parte dei cittadini. Questo finanziamento ci permetterà di valorizzare il ricco patrimonio etno-antro fotografico, costituito da oltre mille fotografie e custodito nel Museo Civico, il quale – attraverso catalogazione, digitalizzazione e pubblicazione – diventerà fruibile dal pubblico con uno spazio permanente dedicato».

«Ringrazio – ha concluso – tutta la squadra dell’Assessorato il cui lavoro ha reso questo risultato possibile». (rcs)

 

Nasce l’Unità di Crisi per i Beni Archeologici per salvaguardia e messa in sicurezza del patrimonio culturale

C’è anche la Regione Calabria nella neonata Unità di Crisi per i Beni Archeologici, istituita dal Ministero dei Beni Culturali e già attiva da questa mattina, in seguito alla dichiarazione di stato di calamità naturale approvata dalla Giunta regionale, guidata dal presidente f.f. Nino Spirlì.

La Regione, attraverso la Protezione Civile, farà parte di questo organismo, che si occuperà delle procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale.

L’unità di crisi, coordinata dal direttore del segretariato regionale del ministero per i Beni e le attività culturali, Salvatore Patamia, sarà composta da dirigenti del Mibact, archeologi, tecnici, storici di arte e vigili del fuoco.

«La task force – ha dichiarato Patamia – attivata già da questa mattina dal ministero, in seguito alla dichiarazione di stato di calamità approvata dalla giunta regionale, sarà impegnata, in questa prima fase, nella formazione delle schede sui danni dei beni archeologici del Crotonese e del Rossanese. Parliamo di un patrimonio molto ampio e dal grande valore storico».

«L’unità di crisi per i beni archeologici sarà uno strumento fondamentale per tutelare l’immenso patrimonio storico-culturale e identitario presente nelle zone colpite dall’ultima ondata di maltempo», ha commentato il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, che detiene anche la delega ai Beni culturali.

«La Regione – ha aggiunto – farà tutto il possibile per stare vicino alle popolazioni e alle imprese che hanno subito gravi danni a causa delle alluvioni. Allo stesso tempo, la Giunta si impegnerà a fondo per salvaguardare i beni artistici e archeologici del Crotonese e del Cosentino. La Calabria possiede un tesoro inestimabile ereditato da un passato glorioso. Millenni di storia hanno seminato su tutto il territorio regionale beni dal valore incalcolabile. Le zone colpite dall’ultima alluvione, di cui Crotone risulta essere la capitale morale, ospitano un’altissima percentuale di questi beni. Salvarli, tutelarli e presentarli al mondo è un dovere assoluto delle istituzioni».

«Se muore un’opera d’arte – ha concluso Spirlì – porta con sé il ricordo di un passato e la proiezione di un avvenire senza i quali la vita dell’uomo non avrebbe alcun significato. Se muore l’arte, l’Umanità la segue». (rrm)

REGGIO – Dai fondali del Lungomare recuperato un elemento architettonico dal Mibact

Nei giorni scorsi, nei fondali davanti al Lungomare di Reggio Calabria, è stato recuperato un elemento architettonico in materiale lapideo con decorazione fitomorfa. Sono in corso studi per il puntuale inquadramento cronologico.

Il recupero è stato fatto nell’ambito dell’attività di tutela dei beni culturali sommersi avviata dal Segretariato Regionale del Mibact per la Calabria d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, con il supporto del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale-Nucleo Cosenza e del Nucleo Carabinieri subacquei di Messina per consolidare la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di danneggiamento e trafugamento del patrimonio culturale sommerso.

L’indagine è stata, quindi, condotta dal funzionario archeologo subacqueo dott.ssa Alessandra Ghelli, con la collaborazione dei Carabinieri subacquei di Messina, al comando del Mar. Magg. Domenico De Giorgio e con la supervisione dei Carabinieri del Nucleo TPC di Cosenza, al comando del Capitano Bartolo Taglietti.

L’individuazione del reperto, segnalata dal Nucleo di soccorso subacqueo e acquatico dell’area calabrese dei Vigili del Fuoco, è avvenuta durante le attività di addestramento dei Sommozzatori del Nucleo di Reggio Calabria.

Il reperto recuperato sarà oggetto di pronto intervento conservativo. La caratterizzazione dello stato del degrado sarà effettuata dal Dipartimento di biologia, ecologia e scienze della terra dell’Università della Calabria – direttore scientifico Mauro La Russa – con cui il Segretariato Regionale del Mibact per la Calabria diretto dal dott. Salvatore Patamia, ha stipulato una Convenzione triennale per le analisi del degrado e la caratterizzazione dei reperti del patrimonio culturale sommerso. (rrc)

La proposta di Anastasi (Iric) a favore dei tirocinanti calabresi Mibact

Il consigliere regionale di Io Resto in CalabriaMarcello Anastasi, è conscio delle difficoltà dei tirocinanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo data non solo dalla loro già precaria situazione, ma anche dalla formazione a distanza Fad) «che li tiene impegnati dalle 4 alle 5 ore al giorno andando ad aggiungersi e in alcuni casi addirittura a sovrapporsi agli orari di ufficio».

Per questo, il consigliere di Io Resto in Calabria si è rivolto al dirigente generale del dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche sociali della Regione, Roberto Cosentino, proponendo alcune possibili soluzioni, ponendo l’attenzione sulla Manifestazione d’interesse per l’erogazione di corsi di formazione a favore dei disoccupati o ex percettori di ammortizzatori sociali che hanno concluso positivamente la formazione on the job prevista dagli avvisi pubblici approvati con D.d. n.n. 2285/2016, 6160/2016 E S.M.I., 8859/2016 E. s.m.i.

«Molti dei tirocinanti Mibact area 1 e 2 già avviati al tirocinio dal 3 agosto – ha spiegato Anastasi – stanno riscontrando notevoli disagi nel dover svolgere contemporaneamente la formazione in modalità Fad presso gli enti accreditati dalla Regione e il tirocinio di perfezionamento on the job presso le sedi ospitanti Mibact».

«Vista la volontà dei soggetti destinatari della Fad e del tirocinio – ha aggiunto – di voler ultimare entrambi i percorsi e visto il monte ore giornaliero pari ad un minimo di 8 ore che gli stessi dovrebbero impegnare, ho chiesto al dirigente del dipartimento Lavoro di valutare due possibili soluzioni per venire loro incontro: autorizzare le sedi ospitanti e gli Enti a far svolgere la Fad durante le ore di servizio di tirocinio, vista comunque la necessità di svolgere la stessa da remoto per l’emergenza covid o, in alternativa, far sì che le ore della Fad siano conteggiate come ore mensili dell’attività di tirocinio e che le stesse concorrano al raggiungimento del monte ore mensile».

«Inoltre – ha concluso Anastasi – sarebbe auspicabile che la medesima soluzione venga applicata da tutte le sedi ospitanti e da tutti gli enti, onde evitare situazioni di disparità tra i soggetti destinatari di entrambe le misure». (rrm)

Mibact, «un concorso nato male che potrebbe concludersi ancora peggio»

Se da una parte, ci sono i tirocinanti calabresi del Miur-Mibact – sottopagati e senza alcuna copertura previdenziale – che cercano di far sentire la loro voce al governo e alla Regione che si dimostrano indifferenti, c’è la dott.ssa Marie Antoinette Goicolea, che vuole far “vedere” una controparte «al discorso legittimo dei lavori che ancora non sono sistemati, e della mancanza di personale dei musei».

«E sto parlando – prosegue la dott.ssa Goicolea – dell’ignobile circo che il Mibact ha messo in scena per aiutare i precari». In una lunga lettera, la dott.ssa Goicolea parla di «un concorso nato male che potrebbe concludersi ancora peggio… e l’Italia continua ad affondare».

«Mi riferisco – si legge nella lettera – al concorso  Mibact  per 1052 assistenti alla fruizione, all’accoglienza e alla vigilanza. Un intento probabilmente nobile, quello di Bonisoli ex ministro della cultura, di modernizzare la figura del custode e renderla similare a quella di altri paesi, della Gran Bretagna ad esempio dove il “Visitor Assistant” ha, fra le sue mansioni quella di creare visite guidate ad hoc per il pubblico basandosi sulle collezioni o sugli interessi dei visitatori stessi».

«Ma qui siamo in Italia! – prosegue la lettera – E nemmeno il disegno di legge in preparazione per la riforma delle professioni turistiche di Franceschini immagina una rivoluzione culturale di così ampio respiro! I futuri assistenti che nasceranno da questo concorso non potranno che fare i custodi, con però una posizione economica da F2, poca differenza con l’F1, ma il punto non è questo. Io immagino già le guerre sindacali contro questi “poveri lavoratori” che avranno tra l’altro superato una procedura concorsuale, di per sé lacunosa, che invalida il concorso stesso».

«E qui  – prosegue la lettera – arrivo al punto dolente di tutta la questione: la gestione dei concorsi da parte di Formez Ripam. Io stessa ho partecipato alle prove pre-selettive e, quindi, posso testimoniare in prima persona ciò che è accaduto, esperienza, la mia, simile a quella di tutti i candidati di tutti i concorsi di Formez Ripam».

Nella lettera la dott.ssa Goicolea indica, in maniera schematica, le innumerevoli irregolarità del concorso. «Ogni punto evidenziato, da solo – conclude la lettera – sarebbe sufficiente ad invalidare le prove fino ad adesso espletate. La sentenza del Tar della Campania pubblicato il 12 febbraio scorso riguardante il Concorsone della Campania, gestito anch’esso da Formez Ripam, conferma la violazione di legge e predispone l’annullamento delle prove. L’udienza di merito è fissata al 6 marzo presso il Consiglio di Stato. Nota umoristica a parte: sempre a marzo i cosiddetti custodi verranno assunti tramite i Centri per l’impiego. Ma allora, la finalità vera di questo concorso, qual è? Io, la risposta la so, e non serve troppa perspicacia per capirlo». (rrm)