È con un nuovo bando di 20 milioni l’anno per un triennio che la Regione Calabria vuole rilanciare l’agricoltura biologica.
«Con il Dipartimento Agricoltura – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – abbiamo lavorato sodo per reperire risorse non utilizzate o non ancora giuridicamente vincolate, per assicurare agli agricoltori calabresi l’aiuto indispensabile per il mantenimento del metodo biologico, preservando altresì i benefici ambientali apportati al territorio dall’agricoltura biologica, uno dei fiori all’occhiello della Calabria».
«Abbiamo – ha proseguito Gallo – compiuto uno sforzo notevole per raddoppiare l’importo delle somme da investire e non escludiamo di poterne impegnare altre, ricavabili da economie o rimodulazioni del Psr, anche perché sono in corso interlocuzioni con la DG Agri per addivenire ad una ulteriore modifica del programma, che possa contemplare le maggiori esigenze finanziarie del nuovo bando sulla misura 11. La Calabria crede fortemente nel biologico e vuole continuare ad investire sulle pratiche e sulle produzioni bio che, secondo i propositi dello stesso presidente Jole Santelli, dovranno essere uno dei punti di forza per la promozione dell’agroalimentare e dell’accoglienza turistica calabrese».
L’assessore sottolinea inoltre che è stato necessario procedere alla revoca del bando pubblicato il 19 Aprile 2019, che intendeva assicurare il mantenimento dell’agricoltura biologica su superfici che avevano già beneficiato del premio nel quinquennio 2014-2018, ma che non aveva ancora prodotto alcun impegno giuridicamente vincolante.
«Con il nuovo bando, coerente con la nuova scheda di misura del Psr, approvata dalla Commissione Europea il 13 Marzo 2020 – ha chiarito l’assessore Gallo – eviteremo disparità di trattamento, in quanto avendo eliminato gli stringenti criteri di selezione del precedente avviso, peraltro non graditi alla Commissione, si darà la possibilità di parteciparvi a tutti coloro che lo scorso anno ritenevano di non essere in possesso dei requisiti richiesti». (rcz)