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LAMEZIA – Al Museo Archeologico una visita sulla “Condizione femminile nella società della Grecia Antica”

Al Museo Archeologico una visita sulla “Condizione femminile nella società della Grecia Antica”

Si intitola Passeggiata nella storia: La condizione femminile nella società della Grecia Antica l’evento organizzato dal Museo Archeologico Lametino in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Il Polo, infatti, con una apertura straordinaria propone una passeggiata serale tra i reperti archeologici ritrovati a Terina, subcolonia di Crotone, con focus sulla condizione della donna nell’antica Grecia.

L’approfondimento “Passeggiata nella storia: La condizione femminile nella società della Grecia Antica” è incentrato sulla figura e le attività della donna nell’antichità, sul recupero e sulla trasmissione di pratiche, saperi e tradizioni tramandati nel tempo e ancora vivi nelle economie meno sviluppate, che invece la nostra società ha accantonato e dimenticato e potrebbe riscoprire e rivalutare nel segno di una maggiore sostenibilità economica e ambientale.
Partendo daimiti di Pandora e Demetra, fino alle vicende della fedele Penelope, di suo marito Ulisse e della sirena Ligea, il racconto si dipana nelle sale del Museo attraverso la descrizione dei reperti archeologici usati prevalentemente dalle donne di Terina – pesi da telaio, fusaiole, bambole, unguentari, anfore, utensili da cucina, sculture, ecc. – con l’obiettivo di promuovere il nostro patrimonio culturale e la conoscenza del fondamentale contributo che il mondo femminile ha dato alle società del passato.
Particolare attenzione sarà riservata al rito matrimoniale, di cui le donne erano protagoniste (dal latino matrimonium: dovere della madre) attraverso l’illustrazione dell’Hydria di Cerzeto, pregevole manufatto del IV secolo a.C. e pezzo iconico del Museo.
L’attività è aperta a tutti (previsto un massimo di 60 persone per ogni turno di visita narrata) e vedrà due turni, uno alle 19.00 e uno alle 20.30, curati dal personale del Museo (Maria Grazia Scarfò, Luigi Calimeri e Antonio Pagliuso). (rcz)
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