Salvaguardare l’Abbazia di S. Maria di Corazzo di Carlopoli da ogni intervento che ne snaturi la bellezza e l’autenticità. È questo l’appello lanciato da Legambiente Calabria, che condivide la preoccupazione suscitata dalla diffusione di alcuni rendering del progetto preliminare di consolidamento e di restauro dell’Abbazia.
«Per quanto emerge dalle notizie rese note – si legge in una nota – la struttura, verrebbe ad essere pesantemente snaturata, con grave danno per gli interessi dell’intera collettività, dagli interventi di restauro e di recupero previsti dal progetto promosso dalla Soprintendenza Abap di Catanzaro e Crotone e finanziato dalla Regione Calabria».
«Appare evidente – ha dichiarato Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria – che qualsiasi intervento di restauro e di recupero da prevedersi e progettarsi in relazione all’Abbazia di Corazzo deve rispettarne la bellezza ed il grande valore paesaggistico, architettonico e artistico del sito».
Per tale motivo, Legambiente Calabria ha inoltrato al Comune di Carlopoli, ai sensi della vigente normativa, una richiesta di accesso agli atti del procedimento al fine di verificare, nell’interesse della collettività e dell’ambiente, la legittimità e la regolarità tecnico-urbanistica nonché l’osservanza, da parte degli interventi di restauro e recupero previsti, dei corretti criteri per valorizzare e conservare l’autenticità della struttura dell’Abbazia oggi esistente.
Legambiente Calabria ha, inoltre, invitato l’Amministrazione comunale di Carlopoli, a compiere, anche in via di autotutela, tutti gli accertamenti ritenuti necessari ed opportuni a tutela dell’ambiente e del territorio al fine di salvaguardare la struttura dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo da ogni intervento non consono alla storia ed alle caratteristiche architettoniche, paesaggistiche ed artistiche del luogo.
In attesa di poter procedere ad una valutazione degli atti, Legambiente Calabria, nel sottolineare la necessità di un confronto pubblico sinora inesistente, ribadisce come vi debba essere la massima cura ed attenzione nella tutela di tesori inestimabili come l’Abbazia di Corazzo, facenti parte del grande e purtroppo troppo spesso sconosciuto e poco valorizzato, patrimonio culturale ed artistico calabrese.
I possenti ed estremamente affascinanti ruderi dell’Abbazia, risalente all’ XI secolo e legata al nome di Gioacchino da Fiore – qui, infatti, vestì l’abito monacale divenendone, subito dopo, abate – si ergono nella valle del fiume Corace a testimonianza di un grande passato di prestigio e cultura. I ruderi sono visibili in località Castagna, una frazione di Carlopoli (rcz)