L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha illustrato “Safe”, l’avviso pubblico che «costituisce un aiuto concreto alle imprese calabresi, che vengono indennizzate integralmente del maggior costo sostenuto per i consumi energetici nel 2022/2023 rispetto al 2021/2022».
«Il Governo regionale – ha aggiunto – ponendosi in linea di continuità con le altre misure già adottate a favore delle imprese per contrastare il caro energia, ha inteso cogliere l’opportunità concessa dalla Unione Europea con il regolamento 435/23, approvato pochi mesi fa e, in brevissimo tempo, ha adottato e reso operativa la misura che ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro».
«Ora sta alle imprese e ai loro consulenti – ha detto ancora – sfruttare questa occasione caricando le istanze a partire da oggi e fino al 21 settembre da inviare il 22 settembre dalle ore 10 alle ore 16».
All’incontro con la stampa sono intervenuti anche il presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, e il dirigente generale del dipartimento sviluppo economico della Regione Calabria, Paolo Praticò.
«L’agevolazione – ha specificato Varì –è calcolata sulla base dell’incremento dei costi energetici. Prevede un contributo in conto capitale fino al limite massimo di 2 milioni di euro delle spese ammissibili».
L’assessore Varì ha concluso rilevando che “minori saranno i costi energetici e maggiore sarà la competitività delle nostre imprese, le quali potranno, pertanto, utilizzare le risorse ottenute per gli investimenti, che peraltro saranno, a strettissimo giro, oggetto di incentivazione da parte della Regione Calabria».
Il presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, ha messo in evidenza «la capacità della macchina regionale di attivare, in tempi brevi, gli aiuti alle Pmi che potranno essere erogati velocemente da Fincalabra in qualità di soggetto gestore. La procedura di partecipazione è a sportello e le domande – ha spiegato – dovranno essere predisposte utilizzando tassativamente la piattaforma informatica».
Il dg Praticò ha sottolineato la tempestività dell’adozione della misura a seguito dell’apposita rimodulazione del POR 2014-2020, «frutto – ha detto – di una forte sinergia con il Dipartimento Programmazione. L’intervento, che ha tenuto conto dei risultati della manifestazione di interesse espletata a giugno, rappresenta un contributo concreto alla liquidità delle imprese anche per sostenerne la ripartenza». (rcz)