A Confindustria RC focus sulle opportunità di finanziamento alternative per le Pmi

Si è parlato delle opportunità di finanziamento alternative per le Pmi, con un’attenzione speciale alla quotazione in borsa, nel corso del workshop “Quotazione in Borsa delle PMI e altri strumenti di finanza per le imprese”, svoltosi nella sede di Confindustria di Reggio Calabria.

I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali dell’ing. Domenico Vecchio, Presidente di Confindustria Reggio Calabria, che ha introdotto i temi del workshop, evidenziando come negli ultimi anni l’accesso al credito bancario tradizionale sia diventato sempre più complesso per le Pmi, citando implicitamente normative specifiche come Basilea 2. Ha quindi sottolineato la necessità per le imprese, in particolare per le PMI che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana, di valutare opportunità di finanziamento alternative per supportare i propri piani di crescita.

Successivamente, la parola viene data al dott. Filippo Calciano, Founding Partner di Urania Capital Markets, che incentra il suo intervento su come lo strumento della quotazione in borsa possa rappresentare una valida opzione per la raccolta di capitali anche per le piccole e medie imprese

La presentazione ha messo in luce come i moderni mercati dei capitali offrano enormi possibilità di crescita per le Pmi, superando la percezione che l’Ipo sia un’operazione lontana dalla loro portata e tipica solo di “unicorni”. È stato sottolineato che oggi la Borsa non è più soltanto il punto di approdo naturale delle grandi imprese per valorizzare la crescita già ottenuta, ma rappresenta un importante strumento finanziario per le PMI per generare e accelerare la crescita.

Il dott. Calciano ha spiegato che l’Ipo per una PMI è una operazione industriale, non meramente finanziaria. Le Borse oggi apprezzano società che, pur non avendo i parametri di quotazione delle grandi aziende (elevato Ebitda, Free Cash Flow), presentano un modello di business interessante e con elevato potenziale. In questo contesto, le PMI possono quotarsi in Borsa per finanziare progetti di crescita ambiziosi e realizzarli da quotate. Il fatto stesso di essere quotata aiuta l’impresa a realizzare ed accelerare il piano di crescita.

Sono stati illustrati i vantaggi di una quotazione in borsa per una PMI, tra cui: Raccogliere risorse finanziarie per accelerare lo sviluppo aziendale; Aumentare il valore e la liquidità del patrimonio dell’imprenditore; Diversificare le fonti di finanziamento, riducendo la dipendenza dal sistema creditizio;Utilizzare le azioni come moneta di scambio per realizzare acquisizioni strategiche; Dare un valore oggettivo e trasparente all’azienda; Regolare gli aspetti familiari e il passaggio generazionale, offrendo flessibilità e liquidità all’azionariato; Motivare e coinvolgere il management e attrarre le migliori risorse umane; Aumentare lo standing e la credibilità dell’azienda verso clienti, fornitori e banche.

Sono stati anche menzionati i costi finanziari di una quotazione su Euronext Growth Milan, definiti come contenuti, con un costo dell’IPO tra il 7% e il 9% circa della raccolta di equity e un costo di permanenza in Borsa di circa 50.000 euro l’anno. È stato inoltre evidenziato il bonus Ipo: un credito d’imposta pari al 50% dei costi di quotazione, fino a un massimo di 500.000 euro.

Per quanto riguarda l’impatto sulla governance, è stato precisato che su Euronext Growth Milan non vi è un impatto significativo, prevedendo solo la nomina di un membro indipendente nel CdA in rappresentanza del mercato. In merito alla diluizione della proprietà, è stato spiegato che non vi è diluizione grazie al voto plurimo, uno strumento anti-diluitivo accettato dagli investitori e attribuito all’azionista di controllo che gestisce l’attività.

Sono stati riepilogati i requisiti di base per una PMI che intende quotarsi, tra cui un flottante minimo del 10%, 1 bilancio certificato, un sito web obbligatorio e la redazione della Domanda di Ammissione. Dopo la quotazione, sono richieste l’approvazione dei dati di chiusura e semestrali entro 3 mesi (best practice) e incontri periodici con gli investitori (2 volte l’anno).

È stato chiarito che l’IPO Growth è un’operazione industriale finalizzata a generare la crescita per imprese con un modello di business innovativo, potenziale leadership di prodotto e un team di qualità, che non sono ancora note al mercato finanziario e il cui piano di crescita consiste nello sviluppo del modello di business.

Infine, sono stati brevemente menzionati gli strumenti di debito, come il collocamento di obbligazioni (bond) e i prestiti strutturati e sindacati, come alternative o sostituzioni del debito bancario, evidenziando come la quotazione possa migliorare lo standing creditizio dell’azienda. È stata sottolineata l’importanza di pianificare un percorso con un BP triennale, identificando le esigenze finanziarie e attivando le operazioni ottimali.

In chiusura del workshop, Angelo Marra, Presidente della sezione imprese Varie di Confindustria Reggio Calabria, ha ringraziato il Dott. Filippo Calciano per il suo intervento e ha aperto la fase di domande e risposte con il pubblico presente. Al termine della sessione di Q&A, si sono tenuti incontri one-to-one tra i partecipanti e i relatori. (rrc)

 

Pubblicato bando di Regione e Unioncamere per formazione aggiuntiva su sicurezza e salute sul lavoro

Fino al 18 marzo si può presentare la domanda per l’Avviso pubblico per la formazione aggiuntiva in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, rivolto alle imprese, promosso dalla Regione Calabria – Dipartimento Salute e Welfare Settore n.4 “Prevenzione e Sanità Pubblica” – da Unioncamere Calabria e dalle Camere di commercio calabresi in attuazione all’accordo quadro di collaborazione tra Inail e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Il bando rappresenta una importante opportunità a favore delle imprese poiché prevede la concessione di finanziamenti per progetti di formazione aggiuntiva rispetto a quella obbligatoriamente prevista per legge a carico dei datori di lavoro in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro al fine di accrescere la consapevolezza dei rischi presenti nei contesti produttivi e promuovere l’adozione delle più corrette misure di prevenzione.

La dotazione finanziaria complessiva destinata all’iniziativa della Regione Calabria è di euro 343.228,00 ripartita tra le Camere di commercio del territorio calabrese che provvederanno alla erogazione.

Sono i beneficiari dell’avviso i lavoratori e i preposti di imprese aventi le seguenti classificazioni Ateco: C23: Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; C33: Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature; E: Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; F41: Costruzione di edifici; F42: Ingegneria civile; F43: Lavori di costruzione specializzati.

I progetti formativi possono essere presentati da: a) Impresa singola o più imprese nella forma di ATI/ATS costituita o costituenda; b) Un soggetto accreditato dalla Regione Calabria per la formazione nell’ambito della “Formazione continua”.

Le imprese potranno presentare alla Camera di commercio territorialmente competente i progetti formativi rivolti ai propri lavoratori e preposti, anche percettori di ammortizzatori sociali o con contratti di apprendistato, nell’ambito della formazione continua rivolta ai dipendenti. (rcz)

 

Pmi, presentato il bando da 5 mln per il digitale

È stato presentato, in Cittadella regionale, dall’assessore regionale Filippo Pietropaolo, l’avviso pubblico per l’assegnazione di voucher alle Piccole e medie imprese a sostegno di progetti volti ad agevolare soluzioni digitali diffuse e trasversali, al fine di aumentarne l’efficienza e la competitività.

Presenti all’incontro con la stampa il professor Gianluigi Greco, ordinario di Informatica all’Università della Calabria, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara e il direttore generale del Dipartimento regionale Transizione digitale, Tommaso Calabrò.

Con questo bando, la cui dotazione complessiva è di 5 milioni di euro, la Regione Calabria ha l’obiettivo di aumentarne l’efficienza e la competitività delle Pmi presenti sul territorio calabrese.
Nel dettaglio le azioni finanziabili sono l’acquisto di nuove applicazioni integrate per la produttività individuale; l’adozione di nuovi sistemi di Digital Commerce & Engagement; la migrazione dell’infrastruttura esecutiva di applicazioni aziendali e relativi dati esistenti da server a cloud pubblico; l’adozione di sistemi di Cyber Security.

Il contributo complessivo massimo riconoscibile alla singola Pmi è calcolato secondo quanto stabilito all’art.5 dell’avviso entro un massimale: micro Impresa – 50.000,00 euro; piccola impresa – 100.000,00 euro; media impresa – 150.000,00 euro. L’avviso è in preinformazione e verrà pubblicato entro il mese di febbraio.

«Questo bando – ha affermato il vicepresidente Pietropaolo – è rivolto alle piccole e medie imprese. Rappresenta un sostegno per acquisire dei software consentendo così di fare un passo in avanti nell’organizzazione della propria attività, migliorando anche la gestione del proprio mercato di riferimento. Fondamentale la collaborazione con Unindustria e con l’Unical. Il professore Greco ci ha molto supportato per la realizzazione di questo bando per il quale sono stati stanziati 5 milioni, ma abbiamo anche indicato nel bando stesso che siamo disponibili, eventualmente, ad incrementare la cifra, in funzione della risposta che avremo da parte delle Pmi».

«Abbiamo richiesto alle imprese che vorranno partecipare – ha proseguito il vicepresidente – di procedere ad una diagnosi digitale della propria attività, seguendo una linea decisa con l’università, indicando i punti di forza e debolezza sempre riguardo alla transazione digitale, per intervenire in modo mirato. Questo passaggio è strategico per le imprese ma anche per noi, per comprendere le aree in cui si riscontrano le debolezze, quelle dove emergono i punti di forza e dove si potrà intervenire grazie al sostegno della Regione e dell’Unical. Solo conoscendo le reali esigenze degli imprenditori potremo favorire uno sviluppo mirato dell’impresa stessa».

«Un’importante novità è che questo avviso è creato insieme a chi ne dovrà beneficiare – ha sottolineato il professor Greco –, e richiede a mio avviso sensibilità e la capacità anche di mettersi in discussione. Sinceramente ho apprezzato lo sforzo che è stato fatto e la volontà di lavorare assieme da parte di tutti. Nel momento in cui si crea una squadra emergono le grandi competenze e si creano sinergie. Qui si è creato un ecosistema che funziona, che inizia ad essere visibile a livello nazionale, un ecosistema che ci riconosce, che fa dire che in Calabria riusciamo ad essere all’avanguardia».

«Dobbiamo riflettere – ha proseguito – sullo stato in cui ci troviamo, non solo noi in Calabria, ma in Italia. Ci dobbiamo porre la domanda: come siamo come produttori di tecnologie? Il digitale cresce al quattro per cento, l’intelligenza artificiale cresce al cinquanta per cento all’anno, ma di tutto questo, cosa arriva ai consumatori, al vero tessuto produttivo imprenditoriale? Ecco, la riflessione dietro questo bando è che sta arrivando troppo poco. Le nostre PMI sono lontanissime dall’innovazione e parlo del sistema italiano».

«E allora l’idea di questo bando – ha continuato – è andare in direzione dei consumatori, cioè di chi deve utilizzare queste tecnologie per migliorare I propri sistemi. Ecco perché è un bando innovativo che abbiamo fortemente voluto a cui abbiamo creduto appena il vicepresidente ci ha proposto quest’idea. Innovativa è anche l’organizzazione del bando, chiarissima con due elementi che vi sottolineo: sono indicate esattamente quali sono le tipologie di azioni che si possono finanziare e il secondo, ancora più importante, è il formulario in cui anche proprio simbolicamente mi è piaciuta l’impostazione, c’è una colonna ex ante e una colonna ex post».

«Cosa vuol dire questo? Vuol dire – ha aggiunto – che non vengono dati dei voucher tanto per dare, ma viene fatto fare uno sforzo di riflessione su qual è la situazione dell’azienda che vorrà partecipare, qual è lo stato della tua attuale digitalizzazione. Il vero problema dell’innovazione nelle Pmi è che spesso non sanno neanche di aver bisogno di supporto. Secondo me questa colonna ex ante è veramente rivoluzionaria».

Il direttore generale, Tommaso Calabrò, si è soffermato sulla programmazione e sugli obiettivi del dipartimento regionale di Transizione digitale. «La Regione Calabria si è dotata di una strategia che nasce da un’attenta analisi per essere più efficace in per questa transazione».

«Quattro le linee strategiche – ha illustrato –: La prima: sviluppo di programmi volti a rafforzare sicurezza informatica, data privacy, interoperabilità e data governance del sistema regionale digitale delle PA. La seconda: sviluppo di servizi digitali avanzati rivolti a cittadini e imprese; sostegno all’interoperabilità con gli enti locali, allo sviluppo delle competenze specialistiche digitali e alla domanda di connettività; sostegno al processo di trasformazione digitale dell’economia, integrazione delle tecnologie ICT nei processi di gestione e produttivi delle Pmi. La terza: capacità amministrativa direttamente collegata agli investimenti. La quarta: sviluppo di ecosistemi verticali, sulla base di quanto previsto dalle cinque azioni precedentemente descritte, su temi di particolare interesse e di impatto trasversale».

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha indicato questa misura rispetto alla programmazione strategica inerente alle politiche economiche concertate con la Regione Calabria, come la più all’avanguardia «perché incentiva e accompagna le imprese per una vera e rispondente transazione digitale. Lo fa non solo consentendo l’acquisizione di sistemi digitali avanzati, investendo anche in formazione delle competenze digitali dell’impresa stessa. Importante per restare sul mercato ma anche per cavalcare il cambiamento tecnologico e non subirlo». (rcz)

L’OPINIONE / Beniamino Azzarà: Pmi cuore pulsante dell’economia italiana e calabrese

di BENIAMINO AZZARÀNel contesto dell’era digitale, le aziende sono chiamate ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici e alle dinamiche di mercato in continua evoluzione. Investire in ricerca e sviluppo è essenziale per sviluppare prodotti e servizi innovativi che rispondano alle esigenze sempre più complesse dei clienti. 

Un esempio significativo di come la digitalizzazione possa essere un fattore di crescita per le imprese è il progetto europeo Secure, lanciato da ultimo per sostenere le Pmi europee, che mira a migliorare la cybersicurezza delle stesse attraverso un finanziamento di 16,5 milioni di euro. Questa tipologia di investimenti risulta essenziale per garantire che le Pmi siano protette dalle crescenti minacce informatiche e possano competere su un mercato globale sempre più interconnesso.

I numeri parlano chiaro: gli attacchi informatici sono diventati la seconda minaccia globale, subito dopo la crisi climatica. Questo fenomeno non sorprende: man mano che le società diventano sempre più digitalizzate, le vulnerabilità aumentano, attirando attacchi sempre più sofisticati. I recenti episodi che hanno coinvolto banche, porti e aziende in Italia dimostrano come nessun settore possa dirsi al sicuro.

Le Pmi sono il cuore pulsante dell’economia italiana e calabrese, e per rimanere competitive è fondamentale che vengano messe nelle condizioni di adottare tecnologie digitali avanzate, come l’intelligenza artificiale, per ottimizzare la gestione aziendale e incrementare l’efficienza operativa.

Tuttavia, nonostante l’importanza di questi investimenti, le istituzioni e la politica debbano fare di più per supportare le Pmi, mentre le imprese devono mettere in conto che formazione e nuove competenze saranno le parole d’ordine per non soccombere.

Siamo ancora lontani dal colmare il gap tecnologico che esiste tra le PMI italiane e quelle di altre aree dell’Unione Europea.

È necessario un impegno concreto per favorire l’accesso delle PMI alle risorse necessarie per l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale e il cloud, strumenti che, se correttamente implementati, possono trasformarsi in vantaggi competitivi significativi. La promozione di una cultura aziendale agile e la formazione continua dei dipendenti sono elementi chiave per affrontare le sfide della digitalizzazione. 

La sicurezza informatica va rafforzata con sistemi in grado di resistere alle minacce, soprattutto in un contesto in cui gli attacchi informatici sono sempre più frequenti e sofisticati. Progetti come Secure, che offrono supporto tecnico e finanziario alle Pmi, sono fondamentali per rafforzare la sicurezza delle imprese, dei clienti e la loro stessa permanenza sul mercato.

È fondamentale che le istituzioni europee e nazionali continuino a investire in queste iniziative, per garantire che le Pmi possano proteggere i dati sensibili e restare competitive in un mercato globale sempre più complesso. Così come appare necessario che le stessi istituzioni locali si diano una mossa per accompagnare il processo e non accumulare altro ritardo. (ba)

[Beniamino Azzarà è Ceo di Sied It]

 

Cna Calabria incontra Conte e illustra le urgenze delle Pmi

Si è parlato delle difficoltà e delle urgenze del comparto degli artigiani e delle proposte sviluppate dalla Confederazione per le prossime elezioni europee e la futura legislatura, nell’incontro avvenuto, a Vibo Valentia, tra il presidente di Cna Calabria, Giovanni Cugliari e il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

Cugliari ha fatto presenti alcuni degli ostacoli che rendono gli investimenti sempre più difficoltosi per le piccole imprese artigiane della Calabria e del Sud a partire dai problemi legati all’accesso al credito per gli imprenditori, dovuti in particolare al costo del denaro, e “l’inganno” del credito d’imposta che, come già denunciato da Cna Calabria, sarà accessibile solo per investimenti a partire dai 200mila euro escludendo di fatto la maggior parte del tessuto produttivo calabrese.

Ma la Cna guarda molto anche all’Europa, tenendo conto del mercato globale e delle grandi potenzialità di export dei nostri territori. Ecco perché la Confederazione ha stilato un pacchetto di proposte indirizzate ai futuri legislatori e che serviranno a dare linfa e respiro all’imprenditoria artigiana e non solo.

Cugliari ha spiegato, ad esempio, al pentastellato come nel caso della Trasformazione Verde e della Sostenibilità Energetica per la Cna urgono norme flessibili che riflettano le specificità delle Micro-PMI unite a un quadro normativo semplificato e armonizzato e a un sostegno mirato, inclusi incentivi fiscali per gli investimenti e la promozione dell’accesso a energie rinnovabili. La Confederazione propone anche politiche per una gestione efficiente delle risorse idriche, il sostegno alle Micro-PMI nell’autoproduzione di energia attraverso strumenti fiscali e chiede che la transizione verso una mobilità sostenibile avvenga in maniera graduale ed accompagnata, fornendo agli operatori del settore gli strumenti adeguati.

Per completare il Mercato Unico garantendo equità, la Cna propone di potenziare le autorità antitrust degli Stati membri per proteggere le Micro-Pmi e l’imposizione del rispetto delle regole di concorrenza, oltre che misure atte a contrastare abusi di posizione dominante. Al fine, invece, di una rinnovata Politica Industriale europea Cna invita a valorizzare l’artigianato ed il ruolo sociale delle Micro Pmi rilanciando e semplificando gli incentivi all’innovazione e al trasferimento tecnologico a livello europeo.

Ma l’Europa deve per la Confederazione anche accompagnare le imprese nella transizione digitale intervenendo a garantire il corretto funzionamento del mercato digitale con una regolamentazione e delle linee guida nell’utilizzo dell’Ia. Nelle dinamiche dell’Integrazione Globale per Cna l’Europa deve rafforzare la politica commerciale dell’Ue nei principali mercati di sbocco per le Pmi, potenziando la regolamentazione del marchio di origine e incontri multi bilaterali tra imprese.

Necessario, anche, un Piano straordinario europeo per gli investimenti produttivi e un approccio legislativo attento alla Pmi. (rvv)

Lunedì Occhiuto e Princi presentano l’avviso “Ricerca e Sviluppo”

Lunedì 18 marzo, in Cittadella regionale, alle 11.30, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e la vicepresidente Giusi Princi, presenteranno l’avviso pubblico Ricerca e Sviluppo, che si rivolge alle piccole, medie o grandi che attivino una collaborazione effettiva con una Università.

Alla presentazione interverrà Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria. Saranno presenti, inoltre, rappresentanti delle organizzazioni datoriali, sindacali e i rettori delle Università calabresi.

L’avviso, finanziato con 20 milioni di euro di risorse del Pr Fesr Fse 21/27, nello specifico dell’obiettivo di policy n 1, vuole favorire il trasferimento tecnologico, attraverso il quale le conoscenze e i risultati della ricerca vengono applicati al mondo produttivo, generando innovazione e competitività per le imprese per sviluppare nuovi prodotti e servizi, migliorare i processi produttivi e accrescere la competitività sui mercati nazionali e internazionali. (rcz)

L’assessore Varì presenta l’avviso “Safe” per le Pmi

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha illustrato “Safe”, l’avviso pubblico che «costituisce un aiuto concreto alle imprese calabresi, che vengono indennizzate integralmente del maggior costo sostenuto per i consumi energetici nel 2022/2023 rispetto al 2021/2022».

«Il Governo regionale – ha aggiunto – ponendosi in linea di continuità con le altre misure già adottate a favore delle imprese per contrastare il caro energia, ha inteso cogliere l’opportunità concessa dalla Unione Europea con il regolamento 435/23, approvato pochi mesi fa e, in brevissimo tempo, ha adottato e reso operativa la misura che ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro».

«Ora sta alle imprese e ai loro consulenti – ha detto ancora – sfruttare questa occasione caricando le istanze a partire da oggi e fino al 21 settembre da inviare il 22 settembre dalle ore 10 alle ore 16».

All’incontro con la stampa sono intervenuti anche il presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, e il dirigente generale del dipartimento sviluppo economico della Regione Calabria, Paolo Praticò.

«L’agevolazione – ha specificato Varì –è calcolata sulla base dell’incremento dei costi energetici. Prevede un contributo in conto capitale fino al limite massimo di 2 milioni di euro delle spese ammissibili».

L’assessore Varì ha concluso rilevando che “minori saranno i costi energetici e maggiore sarà la competitività delle nostre imprese, le quali potranno, pertanto, utilizzare le risorse ottenute per gli investimenti, che peraltro saranno, a strettissimo giro, oggetto di incentivazione da parte della Regione Calabria».

Il presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, ha messo in evidenza «la capacità della macchina regionale di attivare, in tempi brevi, gli aiuti alle Pmi che potranno essere erogati velocemente da Fincalabra in qualità di soggetto gestore. La procedura di partecipazione è a sportello e le domande – ha spiegato – dovranno essere predisposte utilizzando tassativamente la piattaforma informatica».

Il dg Praticò ha sottolineato la tempestività dell’adozione della misura a seguito dell’apposita rimodulazione del POR 2014-2020, «frutto – ha detto – di una forte sinergia con il Dipartimento Programmazione. L’intervento, che ha tenuto conto dei risultati della manifestazione di interesse espletata a giugno, rappresenta un contributo concreto alla liquidità delle imprese anche per sostenerne la ripartenza». (rcz)

Regione e Amazon insieme per la digitalizzazione e promozione delle piccole e medie imprese del territorio

Sostenere, ulteriormente, le piccole e medie imprese del territorio attraverso attività mirate di formazione e sviluppo. È l’obiettivo dell’intesa che è stata siglata tra la Regione Calabria e Amazon.

Alle realtà locali interessate, l’accordo offre l’opportunità di ricevere supporto nel loro processo di digitalizzazione e internazionalizzazione. Ad oggi, sono circa 500 le PMI calabresi che vendono su Amazon.

Si tratta, dunque, di «un’ottima opportunità di sviluppo per aumentare la visibilità dei prodotti e delle aziende calabresi sul mercato digitale internazionale» ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, aggiungendo che «siamo particolarmente contenti ed orgogliosi di stipulare un accordo con Amazon».

«È un nostro obiettivo – ha evidenziato – sostenere lo sviluppo delle aziende del territorio in un contesto concorrenziale sempre più complesso, e a tal proposito è necessario mettere in atto azioni che permettano alle imprese calabresi di affacciarsi e competere sui mercati internazionali».

«Negli ultimi anni, e in particolare durante la pandemia, l’online ha svolto un ruolo trainante per la crescita e l’innovazione delle imprese – ha spiegato – i dati dicono che nel 2022 l’ecommerce di prodotto ha toccato i 33,2 miliardi di euro con una crescita dell’8% rispetto al 2021, quando si era già registrato, per effetto della pandemia, un più 18% rispetto al 2020. La strada è questa, e va percorsa valorizzando allo stesso tempo le specificità e l’autenticità dei piccoli produttori e dei territori».

“La competitività, anche digitale, delle imprese e l’ampliamento dei loro orizzonti commerciali attraverso le vendite on line sono obiettivi prioritari per il Governo regionale. Il protocollo d’intesa con Amazon va esattamente in questa direzione perché mira ad aumentare la digitalizzazione delle imprese calabresi ed il commercio on line anche attraverso azioni di formazione mirata in questo ambito. Peraltro, con l’avviso pubblico denominato “competitività mercati esteri digitali”, promosso dal mio assessorato, la Regione Calabria ha dimostrato di voler sostenere il settore incentivando la promozione delle pmi attraverso strumenti digitali, la realizzazione di siti di commerce e la consulenza di digital export manager», ha commentato Rosario Varì, assessore allo Sviluppo economico.

Grazie all’intesa, Regione Calabria è entrata in Accelera con Amazon, il programma di formazione gratuito realizzato in collaborazione con partner istituzionali, per supportare le piccole e medie imprese calabresi che intendono avviare un’attività online o accelerare lo sviluppo di un’attività già esistente. Attraverso Accelera con Amazon le aziende potranno acquisire le competenze digitali adeguate e imparare a utilizzare gli strumenti necessari attraverso webinar dedicati. 

Il percorso di formazione includerà anche un Bootcamp, un corso intensivo gratuito, ideato da MIP Politecnico di Milano e tenuto online da Amazon, in collaborazione con Regione Calabria. Questo workshop rappresenta un’opportunità rivolta a 100 piccole e medie imprese e startup del territorio per sviluppare e rafforzare le competenze necessarie a vendere online. I partecipanti potranno conoscere i vantaggi della costruzione di un marchio online ed essere accompagnati nello sviluppo di un piano di vendita per distinguersi online. Sarà inoltre organizzato un webinar per presentare alle realtà locali interessate la vetrina Amazon Made in Italy, un ulteriore strumento a supporto delle vendite e della visibilità delle eccellenze italiane. 

L’intesa oggi siglata costituisce infatti un’opportunità per Regione Calabria e Amazon di rafforzare ulteriormente il proprio sostegno alla promozione dei prodotti locali attraverso la vetrina Made in Italy di Amazon e l’organizzazione di attività di visibilità dedicate alle piccole e medie imprese del territorio. Regione Calabria è infatti già presente all’interno della vetrina con una sezione regionale dedicata, in cui sono presenti le eccellenze di più di 40 piccole e medie imprese del territorio, di cui oltre il 40% esporta i propri prodotti all’estero.

Degli oltre 1.500 prodotti locali presenti all’interno della vetrina Made in Italy     , più del 60% appartiene alla categoria Food. La selezione spazia dalla Liquirizia Amarelli, alla Mousse di Cipolla di Tropea, senza dimenticare la Nduja di Spiliga, sapore inconfondibile delle terre calabre. 

«La strategia digitale dell’Agenzia ICE considera la partnership con Amazon una delle più rilevanti attività di collaborazione a sostegno della digitalizzazione delle imprese italiane per favorire l’export sui canali e-commerce – ha commentato Maurizio Forte, Direttore del Coordinamento Promozione del Made in Italy di Ice Agenzia –. Il successo del progetto è testimoniato dalla risposta molto positiva delle aziende italiane che hanno seguito con fiducia Ice ed Amazon in un percorso complesso, ma che grazie agli innovativi strumenti messi a disposizione ha consentito a 2200 di queste di essere coinvolte in  un piano di promozione e sviluppo volto a valorizzare i loro prodotti all’interno delle vetrine Made in Italy».

«Grazie al supporto di Agenzia ICE e Amazon siamo riusciti a raggiungere facilmente le tavole dei nostri clienti non solo in tutta Italia, ma anche in Francia e Germania e, per il 2023, siamo già pronti per fare il nostro ingresso anche in Spagna», ha dichiarato Fabiano Mainieri, Account Manager di Valle del Crati, azienda cosentina impegnata nella produzione e nella distribuzione di specialità gastronomiche calabresi.

«Tutti i nostri prodotti – ha spiegato ancora – sono presenti all’interno della vetrina Made in Italy di Amazon, che fornisce alle nostre eccellenze culinarie un’ulteriore garanzia di qualità. Questo ci ha permesso in breve tempo di vendere con successo sia nel territorio italiano che all’estero”. 

Il programma di formazione di Accelera con Amazon

Accelera con Amazon è un programma di formazione gratuito realizzato da Amazon insieme a partner istituzionali e aziende private, che nel 2022 ha visto il coinvolgimento di oltre 25.000 piccole e medie imprese italiane (PMI), portando a oltre 35.000 il numero di aziende digitalizzate dal lancio del programma, a novembre 2020.

La vetrina Made in Italy di Amazon
Creata nel 2015 su Amazon.it, la vetrina “Made in Italy” è la sezione di Amazon dedicata ai prodotti italiani realizzati da grandi aziende, PMI e artigiani che ha l’obiettivo di far conoscere i loro prodotti nel mondo e che oggi ospita oltre 4.500 realtà italiane che esportano oltre i confini nazionali, con una selezione di oltre 1 milione di prodotti. Inoltre, a partire dal 2019, circa 2.200 aziende del nostro Paese sono state coinvolte nell’accordo tra Agenzia ICE e Amazon – recentemente rinnovato – rendendo disponibili circa 280.000 ulteriori prodotti per i clienti di Amazon. 

Da qualche settimana la vetrina Made in Italy è disponibile anche sulle sezioni dedicate di Amazon.nl (Olanda), Amazon.pl (Polonia) e Amazon.se (Svezia), che vanno ad aggiungersi a quelle già presenti in Amazon.fr (Francia), Amazon.es (Spagna), Amazon.de (Germania), Amazon.co.uk (Regno Unito), Amazon.com (Stati Uniti), Amazon.co.jp (Giappone) e Amazon.ae (Emirati Arabi Uniti). Le aziende del territorio interessate a far parte della vetrina Made in Italy di Amazon.it possono visitare questo link.

«Siamo certi che l’accordo annunciato oggi con Regione Calabria si tradurrà in una concreta opportunità di crescita e visibilità per le imprese del territorio grazie al digitale. Attraverso la sinergia creata con Regione, e grazie al rinnovo della nostra collaborazione con ICE, abbiamo la possibilità di offrire il nostro supporto in modo capillare, a beneficio delle imprese italiane, nello specifico calabresi, più talentuose», ha detto Anna Bortolussi, General Manager Brand Owner e Seller Success di Amazon in Europa.

«Siamo consapevoli  – ha concluso – che digitalizzazione e internazionalizzazione della propria attività non siano percorsi facili da intraprendere, soprattutto per le piccole e medie imprese». (rcz) 

Lunedì in Cittadella si presenta intesa con Amazon per digitalizzazione delle Pmi

Lunedì 12 dicembre, in Cittadella regionale, alle 14, si terrà la conferenza stampa sull’intesa tra Regione e Amazon per la digitalizzazione delle Pmi.

Il protocollo siglato intende supportare ulteriormente le piccole e medie imprese del territorio in un percorso di digitalizzazione e promozione dei prodotti Made in Italy in Italia e all’estero. All’incontro con i giornalisti, che si terrà presso il dodicesimo piano, prenderanno parte: Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, Anna Bortolussi, general manager Brand Owner and Seller Success di Amazon in Europa, Rosario Varì, assessore allo Sviluppo economico della Regione Calabria, e Fabiano Mainieri, manager di Valle del Crati (azienda calabrese presente nella vetrina regionale Made in Italy di Amazon). (rcz)

Il 30 novembre il convegno “Calabria Futura” di Anpit Calabria

Il 30 novembre, alle 9.30, nei Saloni della Provincia di Cosenza, è in programma il convegno Calabria Futura: da crisi ad opportunità – La sostenibilità è un fattore chiave per il progresso nuovo delle Pmi calabresi? promosso da Anpit Calabria in collaborazione con Bper Banca.

L’evento sarà aperto da Francesco Ambrogio, Presidente Anpit Cosenza, a seguire l’introduzione degli altri presidenti delle sedi provinciali Anpit della Calabria, Antonio Berardi, Giuseppe Quattrocchi e Marco Furnari, ed i saluti di Rosaria Succurro, Presidente della Provincia di Cosenza, che ha voluto anche concedere il patrocinio al convegno. Interverranno poi autorevoli relatori per confrontarsi su questi interrogativi con l’obiettivo di proporre strategie e soluzioni utili a trasformare la crisi in opportunità per un progresso nuovo della Calabria.

Tra di loro il direttore generale dello Svimez, Luca Bianchi, il responsabile della direzione territoriale Calabria e Sicilia di Bper Banca, Giuseppe La Boria,  l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico ed agli Attrattori Culturali, Rosario Varì e il Presidente Nazionale Anpit, Federico Iadicicco.

Ad arricchire il dibattito di spunti tecnici sul tema del convegno, che è stato accreditato dall’ordine dei consulenti del lavori e degli avvocati, interverranno: Francesco Catanese, Vicepresidente nazionale di Anpit; Massimo Cundari, avvocato giuslavorista; Ilario Nasso, giudice del lavoro; Flavio Vincenzo Ponte, professore di diritto del Lavoro presso Unical.

«Stiamo vivendo un vero e proprio cambiamento d’epoca – si legge in una nota –segnato dalle sfide imposte dalle grandi transizioni. Negli ultimi tre anni gli scenari sono mutati tumultuosamente, tanto da rendere più che complesso anche ad avveduti economisti ipotizzare cosa accadrà in Italia e nel mondo fra 3-6 mesi. La portata degli eventi cui assistiamo possono mettere in ginocchio o quasi l’economia mondiale: la pandemia, i cambiamenti climatici, lo shock energetico, l’aumento dell’inflazione e il conflitto in Ucraina, ancora senza sbocchi. Il mondo è costretto ad interrogarsi sugli strumenti da mettere in atto per fronteggiare e mitigare tali enormi incombenze, garantendo così la tenuta del sistema socio-economico». 

«In tale contesto – continua la nota – come possono difendersi le Pmi calabresi che obiettivamente, nella maggior parte dei casi, sono più deboli che nel resto del Paese? La sostenibilità è quell’elemento chiave che può consentire al tessuto economico-produttivo calabrese di non affondare? Può, tramite un’attenzione sempre maggiore alla responsabilità sociale ed etica, diventare una leva dello sviluppo, agevolando il business individuale e collettivo?».

«Le grandi idee innovative, nel mondo – conclude la nota – hanno prodotto enormi ricchezze; percorsi ignorati o inediti hanno creato occupazione e benessere. Oggi lo scenario che si presenta, di grande instabilità, rischia di nuocere all’enorme impegno di spesa rappresentato dal Pnrr, arrecando un ulteriore danno al Paese ed ancor di più alle famiglie. Questo pericolo dev’essere scongiurato e nel frattempo è necessario indirizzare le Imprese, soprattutto quelle calabresi, verso uno sviluppo maggiormente sostenibile, possibile antidoto a questo rischio». (rrm)