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L’Associazione I Need Eu: Catanzaro utilizzi il Centro Fieristico per superare i ritardi su vaccinazioni

Fiera Catanzaro

L’Associazione I Need Eu ha dichiarato che «Catanzaro dia un segnale forte, da capoluogo qual è, mettendo a disposizione della popolazione dell’area centrale, e potenzialmente dell’intera regione, la Nuova Mega-Struttura appena ultimata del Centro Fieristico della città».

«Catanzaro – si legge in una nota – ha una grande opportunità per segnare il passo nei clamorosi ritardi che – al di là dell’esiguità di dosi – si stanno registrando in Calabria sul fronte della vaccinazione Covid. Nel resto d’Italia si fa a gara per allestire grandi strutture per la vaccinazione, mentre in Calabria come al solito si tentenna. Catanzaro può dare un segno forte e, da capoluogo di regione, individuare una soluzione a servizio della Calabria».

«La pandemia – continua la nota – ha sfiancato il tessuto economico e sociale di tutta Italia e, se la campagna vaccinale non avrà uno sviluppo omogeneo su tutto il territorio nazionale, il rischio concreto a cui andiamo incontro è quello di creare nuove e sempre più acute disparità. Chi si vaccinerà per prima, sarà probabilmente quella parte d’Italia già più avanti e robusta economicamente e che si ritroverà un ennesimo vantaggio nei confronti del Mezzogiorno d’Italia. Un gap sempre più ampio e, questa volta, davvero irreversibile. La questione vaccini è certamente sanitaria ma ancor più sociale ed economica».

«Il ritardo colpevole e clamoroso  – continua l’Associazione – che la Calabria sta accumulando nella campagna vaccinazioni Covid, giorno dopo giorno assume, a maggior ragione, connotati gravi e dagli sviluppi imprevedibili. Le responsabilità sono varie e diffuse e chiamano in causa l’intera governance sanitaria e a tutti i livelli istituzionali.  Questo anno zero a cui si vuole condannare la Calabria è di inaudita gravità. Una doppia velocità che purtroppo presto produrrà le sue ricadute non solo nell’affermazione del diritto alla salute».

«Non mettere in sicurezza e immunizzare una comunità – continua I Need Eu – vuol dire – per chi stenta a capirlo – di fatto bloccare e rallentare una necessaria ripresa economica e sociale dopo i durissimi mesi di sovraesposizione al virus e con il rischio concreto di una terza ondata. Un cammino verso la normalità urgente e necessario ma qui impossibile da intraprendere. Ecco perché la destinazione del centro fieristico può rappresentare una grande opportunità e una pronta soluzione che Catanzaro deve con forza, velocità e concretezza offrire alla Calabria intera».

«Tutto questo – continua ancora la nota – non può ovviamente prescindere da una rinnovata ed efficiente ed efficace macchina organizzativa. Il vaccino ad oggi somministrato in Calabria è Pfizer, che ha dei tempi di stabilità e diluizione abbastanza complessi e va gestito solo ed esclusivamente nei centri vaccinali regionali/aziende ospedaliere. Questo tipo di vaccino a mRNA, quindi molto delicato, deve essere somministrato a pazienti fragili, ultra ottantenni o pazienti particolarmente allergici, all’interno appunto di strutture ospedaliere dove più facilmente si possono gestire urgenze».

«Per quanto riguarda la popolazione generale – conclude la nota – stanno per arrivare vaccini stabili a 2-8ºC e molto più facili da gestire con un meccanismo d’azione completamente diverso utilizzabili appunto in strutture come quella proposta. Per finire si potrebbe creare una piattaforma web dove il cittadino si prenota e poi va a fare il vaccino facendo prima il test sierologico per quantificare gli anticorpi a tempo zero e poi al richiamo. Questo, però, significherà fare soprattutto un investimento di risorse anche umane per essere efficienti e velocizzare il processo». (rcz)

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