Legambiente Calabria e il Circolo Legambiente Riviera dei Cedri, hanno espresso soddisfazione per l’ordinanza emanata dal Comune di San Nicola Arcella volta alla tutela dell’Arcomagno.
«La bellissima spiaggia dell’Arcomagno – hanno spiegato i rispettivi presidenti, Anna Parretta e Carlo Gaglianone – è un luogo magico e di enorme suggestione, simbolo, in positivo, della bellezza della Calabria, ma anche, in negativo, degli effetti dell’inciviltà umana. Lungo il sentiero, infatti, sino a pochi giorni fa, la presenza di rifiuti di ogni genere, abbandonati ovunque».
«Lo scorso 18 luglio, il Comune di San Nicola Arcella – hanno spiegato – ha emanato l’ordinanza 594 con la quale ha disposto la regolamentazione degli accessi e della fruibilità del sito. L’ordinanza prevede che dal 21 luglio 2022, si possa accedere alla spiaggia dell’Arcomagno, dalle ore 9 alle 19, con soste limitate a 20 minuti, solo in presenza del personale addetto ed a seguito del pagamento di un ticket di ingresso del prezzo di € 3,00 con riduzione per i minori. L’ordinanza prevede, altresì, il divieto assoluto di portare con sé sdraio, ombrelloni, asciugamani o altri oggetti ingombranti ed alimenti di qualsiasi genere nonché il divieto di spingersi sotto la grotta e di passare sotto l’arco anche con imbarcazioni e simili. Nell’ordinanza si legge testualmente che “gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti saranno interamente utilizzati per fare fronte ai costi dei servizi di vigilanza, biglietteria e pulizia”».
«La nuova ordinanza esprime, finalmente – hanno proseguito – da parte dell’Amministrazione comunale, una volontà di tutela ambientale che deve essere supportata ed incentivata e che parte da una situazione attuale decisamente surreale. Legambiente Calabria, anche attraverso il suo circolo locale “Riviera dei Cedri” concorda, quindi, con l’apposizione di regole di fruizione sostenibile, con il contingentamento dei flussi e con i limiti all’ingresso fissati dall’Amministrazione comunale nella prospettiva della conservazione e tutela dei luoghi. Ecosistemi delicati e fragili come quello della spiaggia dell’Arcomagno debbono essere, con assoluta evidenza, preservati e protetti».
«Le modalità di tale protezione e fruizione (ad esempio la scelta di disporre tempi di visita molto limitati piuttosto che adottare una limitazione numerica del numero degli accessi disponendo una turnazione come ad esempio nella famosa spiaggia dei Conigli sull’isola di Lampedusa) – hanno aggiunto – devono essere sempre basati sullo studio e l’analisi di vari parametri ambientali come quello della capacità di carico antropico dei luoghi. La direzione obbligata di ogni intervento deve essere quella della tutela dell’ambiente oltre che della indispensabile messa in sicurezza dei luoghi».
«Si chiede all’amministrazione comunale – hanno detto – di pubblicare e rendere pubblici tutti i documenti inerenti la spiaggia dell’Arcomagno compresa (come si apprende dalla stampa locale ) la delibera riguardante l’attivazione di una convenzione per il servizio di vigilanza, biglietteria e pulizia per visite guidate alla spiaggetta dell’Arcomagno intercorrente con la società “Professione Servizi”, con sede a Belvedere Marittimo».
«Risulta evidente – hanno spiegato – che tutti gli atti diretti ed indiretti inerenti la spiaggia dell’Arcomagno dovranno essere resi pubblici dal Comune, mentre ad oggi, per quanto è a conoscenza della nostra associazione, alcuni dei relativi documenti non risultano essere stati pubblicati. Come negli intenti del Comune di San Nicola Arcella, tutte le risorse ricavate dall’apposizione di un biglietto di ingresso per la spiaggetta dell’Arcomagno devono essere reinvestite nella accurata pulizia e vigilanza dei luoghi. Ma non solo. Le risorse dovrebbero anche essere indirizzate alla conservazione, alla salvaguardia ambientale ed alla messa in sicurezza dei luoghi per garantire l’incolumità delle persone».
«Legambiente, in tutte le sue articolazioni – hanno concluso – monitorerà la situazione nell’interesse di tutti i calabresi nella consapevolezza che il futuro della nostra Regione e dei suoi luoghi simbolo, come quello dell’Arcomagno, deve passare attraverso forme di conoscenza e fruizione del territorio e del mare e da modalità di turismo ambientalmente sostenibile che siano altamente rispettose della Natura». (rcs)