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L’OPINIONE / Giusi Princi: Lo sviluppo della Calabria passa anche dal Ponte sullo Stretto

Princi: Regione costantemente attenta sul tema della disabilità

di GIUSI PRINCIÈ oltre 15 anni che si parla del Ponte sullo Stretto, ma non ci sono mai state le congiunture ideali per trasformalo da idea a fatto. Ora invece abbiamo il sì dell’Europa, un Governo nazionale che spinge e due Presidenti di Regione che stanno facendo squadra. È superfluo che lo dica, ma voglio ribadirlo: quest’opera rappresenta per noi sviluppo, ricchezza e lavoro.

Non potevo non essere presente, seppur solo in video, ad un meeting di tale valenza tecnica, politica e amministrativa; ci tenevo a rappresentarvi la mia condivisione rispetto al progetto. E ritengo che calabresi e siciliani debbano essere felici di questa importante convergenza che si è determinata dopo tanti anni di dispute. Ovviamente sappiamo bene che entrambe le regioni necessitano di tanti, fondamentali interventi nei collegamenti. Al di là del fatto che l’Area integrata dello Stretto sia fortemente chiamata ad una governance unitaria in termini di trasporto. Per quanto riguarda la regione che rappresento, penso soprattutto alla SS106 Jonica e all’Aeroporto di Reggio. Ed infatti, non riteniamo che l’avanzamento concreto del progetto Ponte escluda interventi sulle altre opere.

La stretta e sinergica collaborazione con la regione Sicilia non farà altro che aiutarci, reciprocamente, a rivestire un ruolo ancor più determinante nell’agenda del nuovo Governo nazionale. Il concetto di fondo è che non vogliamo avere un’Italia a doppia velocità Nord/Sud. E in tal senso, il ruolo delle infrastrutture è decisivo. Ecco perché il Ponte sullo Stretto, insieme alle altre opere, sarà la chiave di volta, un volano di crescita economico-sociale a livello europeo. (gp)

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