di MARIA LIMARDO – Quelli che si stanno per concludere sono stati cinque anni davvero intensi, duri, probanti, ma anche entusiasmanti e ricchi di soddisfazioni. Di certo sono stati anni, per certi versi, singolari, durante i quali non mi sono mai risparmiata e mai ho indietreggiato di un millimetro nonostante bufere giudiziarie, covid, rischio dissesto, esodo del personale e offese gratuite.
Ringrazio il mio partito, Forza Italia, per l’investitura di questi giorni. Però sono stati giorni non facili, nel corso dei quali gli eventi mi hanno indotto a ripensare ciò che è giusto per la coalizione, ma soprattutto ciò che è giusto – mi sia consentito – per me. Sono pronta a fare la mia parte, ma non in qualità di candidato sindaco.
Ho sempre detto che un progetto politico di rilancio di una città ha bisogno di dieci anni per completarsi, un’idea della quale resto convinta: il progetto deve andare avanti, perché ci sono tutte le carte per vincere. A differenza degli altri schieramenti che punteranno su parole e accuse, noi potremo parlare con i fatti.
Ritengo, infatti, di lasciare una città migliore rispetto a come l’ho ereditata e soprattutto sono orgogliosa di aver rappresentato quel cambio di passo che, seppur oggi non ancora da tutti percepito, è certamente in atto ed ha dato la possibilità di attuare una visione di città completa, strategicamente avanzata rispetto ai prossimi anni.
Sono stata sempre mossa dal desiderio di fare e ottenere il meglio per la mia città, la mia gente, indossando la fascia tricolore con onore e orgoglio.
E questo nonostante i gratuiti attacchi, tanto continui e numerosi quanto spesso infondati e ingenerosi. Sono rimasta al mio posto anche quando avrei voluto lasciare tutto, assolutamente consapevole del mandato affidatomi dagli elettori e dal dovere di portare a compimento atti di fondamentale importanza per la vita dell’ente, per le generazioni future, il bene comune e dunque quello della comunità amministrata, come quelli assunti nell’ultimo consiglio comunale dove, oltre al via libera agli importanti finanziamenti fatti recapitare al Comune di Vibo Valentia, si è formalmente e definitivamente concluso il processo che ha condotto la città fuori dal dissesto e alla conquista dell’agognato risanamento finanziario.
Alla luce di tutto quanto ciò, ringrazio quanti hanno riposto fiducia nella mia persona, ma non sono disponibile ad una ricandidatura. (ml)
[Maria Limardo è sindaco di Vibo Valentia]