di PIERNICOLA PEDICINI – È una guerra fredda, non dichiarata, quella che il Sud sta subendo ogni giorno da anni.
L’autonomia differenziata è solo uno dei temi nell’agenda di questo Governo, nell’ambito di una strategia tesa a indebolire il Mezzogiorno a vantaggio delle regioni del Nord. Una guerra fatta di atti e iniziative, spesso nascosti tra le righe di un provvedimento o di un disegno di legge.
Ecco cosa sta succedendo: Il Pnrr, ottenuto per eliminare le diseguaglianze territoriali, di giorno in giorno viene sempre più dirottato dal Sud verso l’industria del Nord Italia. La prova più recente sono i 16 miliardi che il ministro contro il Sud Raffaele Fitto ha spostato dai Comuni alle grandi imprese del Nord Italia. Il reddito di cittadinanza avrebbe dovuto essere perfezionato per farne una misura di inserimento nel mercato del lavoro.
Ma lo hanno volutamente eliminato, lasciando centinaia di migliaia di famiglie del Meridione in stato di povertà e senza prospettive occupazionali.
Hanno fatto saltare il progetto per la costruzione di 2.190 asili nido per 264 mila bambini. Un diritto essenziale negato, oltre che un danno per tantissime mamme lavoratrici al Sud e un’opportunità di #lavoro mancata per insegnanti, personale scolastico e addetti ai trasporti.
È appena stato rinviato di 60 giorni (meglio godersi l’estate) il dibattito sul salario minimo, che coinvolge tre milioni e mezzo di lavoratori con stipendi da fame, oltre un milione dei quali vive e lavora in regioni del Mezzogiorno.
A Milano inaugurano le linee metro più veloci d’Europa, mentre in Basilicata chiude ogni tipo di trasporto su rotaia, il nuovo treno “veloce” Bari-Napoli è più lento di quello vecchio e in Sicilia per andare da Siracusa e Trapani (266 chilometri) si impiegano 11 ore e 21 minuti.
Sono solo alcuni degli esempi di una guerra di logoramento ai danni del Mezzogiorno, combattuta grazie e soprattutto alla complicità di donne e uomini nati al Sud ed eletti al Sud.
Solo chi non vuol vedere non vede quello che sta accadendo e in che modo, ogni giorno, ai cittadini meridionali e ai propri figli stanno sottraendo il futuro un pezzo dopo l’altro. (pp)
[Piernicola Pedicini è europarlamentare Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale]