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L’OPINIONE / Rubens Curia: Diciamo basta ai gravi ritardi negli acquisti

di RUBENS CURIA – Basta con gli incredibili ritardi che la Regione Calabria sta accumulando nello spendere i finanziamenti previsti dal Decreto Legge 30 aprile 2019, convertito nella Legge 5 giugno 2019, n°60 il cui titolo molto significativo era: Misure Emergenziali per il Servizio Sanitario della Regione Calabria!

Il Parlamento decideva di anticipare al Servizio Sanitario della nostra Regione 82 milioni e 205 mila euro dell’ex articolo 20 della legge n°67 del 1988 per acquistare tecnologie sanitarie (Tac, risonanze magnetiche, accelleratori lineari, sistemi robotizzati per la chirurgia endoscopica,Sistemi Tac/Pet, gamma camera, mammografi); infatti nella relazione tecnica di accompagnamento alla legge testualmente era scritto: «Si anticipa il riparto dei fondi in ragione delle peculiari condizioni di degrado, nonché dell’esigenza di una azione tempestiva  a favore del Servizio Sanitario della Regione Calabria».
Inoltre, si stabiliva che 44 milioni e 454 mila euro fossero utilizzati per la sostituzione delle apparecchiature medicali obsolete e gli altri 37 milioni e 710 mila euro per il potenziamento del Parco Tecnologico. Per rispettare la volontà del Parlamento, in merito allo “stato emergenziale” della  sanità calabrese il Cipe, tempestivamente, con Delibera del 21 luglio 2019 assegnava i finanziamenti alla Regione.
A mettere il dito nella piaga ci pensava la Corte dei Conti che nella Relazione del primo dicembre 2022 c’informava che in Calabria erano attive 36 Risonanze Magnetiche private e 19 Risonanze pubbliche di cui solo il 19% non obsolete! Purtroppo, ad oggi, dobbiamo affermare che sono state attivate gare per 27 milioni e 606 mila euro contro gli oltre 82 milioni assegnati alla Calabria.
Più volte abbiamo chiesto, come Comunità Competente, al presidente di potenziare i Settori preposti del Dipartimento Tutela della salute con l’assunzione di ingegneri ed altro personale (vedi il documento consegnato nel febbraio 2022), ma siamo stati inascoltati e facili profeti di questi gravi ritardi che incidono sulla spesa sanitaria, sulle Liste d’attesa e aggravano il malessere dei nostri operatori sanitari che continuano ad operare in situazioni difficili. (rc)
[Rubens Curia è portavoce di Comunità Competente]
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