Il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, ha evidenziato come nell’ultimo Consiglio regionale, siano state «evasive le risposte del presidente Roberto Occhiuto», all’interrogazione presentata dal dem e dal consigliere Antonio Lo Schiavo e «per quanto articolate, sono state delle mere acrobazie dialettiche e hanno glissato sulle domande che avevamo posto».
«Il presidente continua a parlare di una sua posizione di coerenza – ha evidenziato. ma non vuole fare i conti con la realtà. Sono due gli elementi di vera difficoltà che la maggioranza di Governo regionale non può affatto ignorare. Il primo è rappresentato dalla mancanza di risorse per il finanziamento e la definizione dei Lep ed il secondo rappresentato dall’ampiezza quantitativa e qualitativa delle materie oggetto di autonomia differenziata che generano una profonda ed incolmabile differenziazione competitiva tra le regioni, facendo venir meno il principio costituzionale del regionalismo solidale. Non è solo in seria discussione l’esigibilità in modo uniforme in tutto il Paese dei diritti sociali e civili, ma anche la frantumazione delle politiche economiche, industriali e di sviluppo che metteranno in difficoltà competitiva se non addirittura in ginocchio il sistema produttivo della nostra Regione».
«La maggioranza, dunque – ha proseguito – è chiamata a scegliere tra la difesa a prescindere del provvedimento per senso di appartenenza alle forze che sostengono il Governo nazionale e la difesa effettiva degli interessi dei calabresi. Sono convinto, infatti, che l’appuntamento del referendum per l’abolizione di questo provvedimento rappresenti in Calabria un primo reale sfaldamento ed una successiva sconfitta della maggioranza che sta governando la Regione. La partecipazione spontanea degli elettori per la raccolta delle firme in tutti i territori della Calabria dimostra chiaramente che i cittadini sono molto più consapevoli della portata negativa dell’autonomia differenziata rispetto a chi governa la Regione».
«Continueremo ad animare un forte confronto pubblico con sindaci ed amministratori, Ooss, forze produttive per contrastare e bocciare un provvedimento che non mette in gioco la efficienza del sistema ma il profilo della democrazia – ha concluso – la rappresentatività delle istituzioni e la salvaguardia della sovranità dei cittadini. Subito dopo la raccolta delle firme bisognerà promuovere in Calabria una grande manifestazione pubblica per sostenere l’abrogazione del provvedimento approvato dal Governo nazionale sull’autonomia differenziata, puntando al raggiungimento del quorum e vincere il referendum». (rrc)