Ci saranno anche Libera Calabria e il Gruppo Abele, alla manifestazione nazionale in programma domani a Cutro, dal titolo Fermate la strage, subito, indossando una fascia bianca sul braccio.
«Saremo a Cutro – hanno dichiarato nella nota Libera e Gruppo Abele – insieme alle tante associazioni per chiedere verità e giustizia per quanto accaduto sulle coste calabresi. Per fermare le deportazioni indotte chiamate “migrazioni” non basta stabilire accordi economici con Paesi di provenienza il più delle volte complici o addirittura agenti della logica di sfruttamento occidentale».
«Occorre ripartire dalla “Dichiarazione Universale dei Diritti umani” – viene evidenziato – occorre ripartire dal valore inviolabile della persona, dal suo diritto a una vita dignitosa, libera e anche liberamente nomade: nomadismo del sentirsi ovunque a casa su una Terra dove abbiamo davvero imparato tutti a sentirci e ad agire come passeggeri di un’unica barca che procede verso il bene comune, a cominciare da quello di chi, ancora naufrago, chiede di essere riconosciuto e accolto come persona». (rvv)