Domani pomeriggio, a Paola, alle 18, nella Biblioteca “R. Lanzino”, sarà presentato il libro Sulle vie della critica d’arte – Compendio di un cammino nello spessore interpretativo della parola di Teodolinda Coltellaro ed edito da Falco.
L’evento rientra nell’ambito del Festival del libro Bibliò- una finestra sul mondo, che rientra in un finanziamento regionale, per la rassegna Aperitivi con l’autore.
Introdurrà la serata l’editore Michele Falco, mentre Giovanna Villella discuterà dei contenuti del libro dialogando con l’autrice, proponendo anche alcune letture selezionate.
Il volume è una raccolta di saggi brevi attraverso cui l’autrice, in una continuità di approcci disciplinari multipli, ha innescato originali interazioni reciproche tra diversi campi del sapere: dall’arte alla psicanalisi, dalla letteratura, alla filosofia del linguaggio, alla filosofia.
Il critico d’arte pugliese Pietro Marino, in una sua recensione, dopo aver definito Teodolinda Coltellaro ” una studiosa e critica d’arte calabrese che ha parte attiva nelle maggiori iniziative di arte contemporanea nella sua regione. Una presenza che si esprime anche con una fervida produzione saggistica che dalla rivisitazione dei maggiori artisti calabresi volge sempre più a riflessioni di ordine generale.”- A proposito del libro, annota- “ Sulle vie della critica d’arte – Compendio di un cammino nello spessore interpretativo della parola, è primo libro di una collana «Res Extensa – Teoria e critica dell’arte contemporanea» da lei diretta. Si compone una sorta di mosaico sulle maggiori questioni che stanno a monte dell’esperienza dell’arte – quelle indagate da filosofia, psicologia, pedagogia, semiologia. Rivisitate con ricerca di personale sintesi, che la parola scritta prova a rendere nella loro sofferta complessità”
D’altronde, come scrive il critico d’arte Ghislain Mayaud : «Questo non è il solito libro o raccolta di scritti di storia dell’arte contemporanea. È la traduzione in scrittura di atti e gesti addizionati dall’alta sensibilità di Teodolinda Coltellaro che svelano un percorso fatto di indagini e riflessioni precise, destinate a provocare l’illuminazione del linguaggio delle arti. Il lettore è subito immerso in un mosaico meditativo, indispensabile per decodificare gli accaduti del secolo scorso».
«In questo testo – spiega la storica dell’arte Teresa Gaetano – l’autrice ci conduce per mano lungo un percorso d’indagine tra parola e immagine alla ricerca di quel ‘luogo fertile’ dove ogni volta ricreare nuovi sensi e significati e in cui la parola allo stesso tempo evoca e manifesta e, con la forza del suo spessore comunicativo, rivela sempre nuovi frammenti di realtà».
Il grande artista Bruno Ceccobelli, in una serie di annotazioni conseguenti la lettura del libro, sottolinea: «Mi è sembrato un testo di forte impatto concettuale e con una scrittura incisiva, strutturata su vari argomenti che indagano bene sia lo spessore che la durezza logica delle parole, soprattutto in ambito artistico». (rcs)