Domani, venerdì 7 e sabato 8 luglio a Polistena tornano La Notte dei Giganti, giunta alla 15esima edizione e il Villaggio del Gusto.
La Notte dei Giganti è la più grande festa dedicata ai variopinti, e tradizionali, Giganti calabresi su idea e progetto dell’Associazione Culturale “Arlecchino e Pulcinella”, che detiene i diritti esclusivi dell’evento, con la stretta e preziosissima collaborazione economica e logistica del Comune di Polistena e il supporto di Social Partner e Local Partner.
Il 7 luglio ci sarà l’anteprima de La Notte dei Giganti con Il Villaggio del Gusto e La Notte dei tamburi.
L’8 luglio ci sarà La Notte dei Giganti – 15° edizione con il Villaggio del Gusto che avrà come protagoniste oltre 20 coppie di Giganti provenienti da tutta la Calabria, selezionate tramite Bando, che saranno accompagnate da centinaia di tamburi e grancasse sino a notte inoltrata.
La Città viene invasa dai Giganti che con musica, feste e balli si perdono e si ritrovano in tutti i vicoli della città. Le coppie raggiungono Piazza della Repubblica per preparare il grande ballo finale che si tiene, da tradizione secolare, sul Piazzale Trinità dopo le 00.30
Il Villaggio del Gusto, localizzato in Piazzale Suor Maria Teresa Fioretti, permetterà ai partecipanti di assaporare i prodotti tipici della nostra terra, i dolci con i food truck gourmet.
Ancora una volta manteniamo viva la secolare tradizione del ballo dei Giganti nella notte dedicata alla Madonna dell’Itria, custodita nella Chiesa Settecentesca situata nel piazzale panoramico della Trinità; tuteliamo e rinvigoriamo la tradizione dei Giganti “Mata e Grifone” che fanno parte dell’antica tradizione calabrese, allocata nel periodo storico in cui le coste calabresi erano continuamente attaccate dai saraceni che approdavano sulle coste depredandole di ogni cosa.
Il ballo rituale dei giganti è il trionfo dell’amore che ha il culmine attraverso questa danza di corteggiamento. La danza si apre con infinite giravolte su se stessi sino a quando non si stringono sempre più fino ad avvicinare i due in un vorticoso abbraccio mentre il ritmo assordante e frenetico dei tamburi e delle grancasse ne evidenzia la gestualità e la frenesia. (rrc)