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Politiche sociali, l’assessore Minasi: Saranno realizzati otto Centri per la Famiglia

Tilde Minasi

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, ha reso noto che sono state approvate due importanti  delibere che prevedono la creazione di otto ‘Centri per la famiglia’ e, inoltre, anche nei consultori riattivati con il progetto, particolare rilievo verrà dato alle famiglie fragili al cui interno siano presenti figli minorenni.

«Si tratta, nello specifico – ha spiegato – degli interventi collegati al ‘Piano per le Politiche della Famiglia’: quest’ultima, infatti, per poter esercitare meglio la propria funzione di fattore protettivo va riconosciuta e valorizzata in ogni fase del suo ciclo vitale. È  fondamentale, quindi, intercettare i rischi individuali e quelli familiari per realizzare azioni di prevenzione, consulenza, sostegno e fornire così accoglienza, ascolto, supporto e accompagnamento sia per la coppia, sia per i componenti».

«Si opererà in forma integrata – ha aggiunto – tramite il rafforzamento della rete e il coinvolgimento dei servizi pubblici e degli enti di Terzo Settore impegnati sui territori per quelle situazioni particolarmente difficili. In sintesi, le direttrici principali si snoderanno su percorsi di promozione e formazione alla genitorialità e alla natalità, sulla continuità genitoriale in situazioni di grave pregiudizio, laddove possibile, per i minori e sullo scambio di conoscenze e buone prassi tra i professionisti del progetto, gli operatori dei servizi sanitari competenti, e quelli del privato-sociale, nonché sul sostegno economico diretto per interventi straordinari ed urgenti».

«L’altra deliberazione sostenuta dall’Esecutivo è – ha proseguito la Minasi – invece, riferita all’approvazione delle ‘Linee guida per l’avvio dei Centri polivalenti per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi’. Un programma sino adesso non presente in Calabria, di cui sono particolarmente orgogliosa alla luce dell’obiettivo di coinvolgere attivamente i beneficiari nella vita della comunità, andando oltre una logica di puro assistenzialismo, grazie agli approcci integrati a livello sociale e socio-sanitario, e a risposte personalizzate».

«Tra gli obiettivi prioritari dei Centri, infatti – ha detto ancora – rientra pure la creazione di una rete territoriale che coordini le risorse, le varie tipologie di opportunità ed funga da incentivo per il protagonismo delle famiglie e delle associazioni dei familiari, anche attraverso processi di consulenza ed orientamento all’esercizio dei diritti e alla facilitazione dell’accesso ai servizi».

«Si sta, dunque – ha concluso – lavorando alacremente per delineare un iter di azioni e di modelli di welfare territoriale per la famiglia e per la disabilità, cercando di superare la semplice presa in carico a favore di percorsi specifici che incidano positivamente sulla salute della persona, sulla sua inclusione sociale, su affettività, apprendimento, formazione e lavoro». (rcz)

 

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