Il 25 luglio, al Piro Piro di Reggio Calabria, è in programma Amara Calabria, , il nuovo contest sugli amari di questa terra con una giuria d’eccezione.
Domenico Bellantonio, insieme a Laura Saraceno – coordinati dai giornalisti Giovanna Pizzi e Francesco Mannarino – con tutto lo staff del Piro di Reggio sono più che pronti a scoprire l’amaro degli amari nei cocktail in gara.
Tantissimi, ormai. E tutti particolarmente buoni. Da sorseggiare non solo a fine pasto ma anche con drink innovativi e di tendenza in una nuova frontiera del gusto.
Elisir capaci di conquistare il mondo intero. Erbe officinali, agrumi unici, ricette a volte “fantastiche” ma mai banali sono la base di un successo senza quartiere, che non ha nulla a che vedere con la moda e tutto, invece, con la sincerità. Decine e decine di prodotti in altrettante aree, in una differenziazione territoriale (quasi unica in Italia per capillarità sul territorio) che è la forza imprescindibile di questo fenomeno tutto calabrese. E tutto amaro, appunto.
“Il sapore della gloria è l’amaro”, qualcuno sosteneva d’altronde. Il segreto nella capacità di raccontare un territorio unico, parte integrante del Sud Italia e della Magna Grecia, eppure ancora sconosciuto alle masse fino a pochi anni fa, se non per una trafila di cliché. Attraverso dei semplici sorsi, questi piccoli artigiani (le micro distillerie che producono in proprio o presso terzi si sono moltiplicate negli ultimi anni) e gli imprenditori del bere che li affiancano sulla scena commerciale, sono capaci di esportare fuori regione prima e fuori Italia poi il vero carattere di una terra ricca, dura e dolce insieme. E nel novero della grande produzione di spiriti, tra distillati e liquori, nessun prodotto è capace di abbracciare tutte le eccellenze della terra calabrese più dell’amaro: da un lato la dicotomia dei sapori tipica di questo prodotto, dall’altro l’intimo legame con le stesse erbe e le stesse piante che crescono rigogliose tra Reggio Calabria e la Riserva del Fiume Lao, passando da un lato all’altro della parte di Stivale che unisce Tirreno e Jonio.
Coinvolti e protagonisti, anche in questo caso, giornalisti di settore ed esperti che si alterneranno tra i divanetti del Piro Piro e gli assaggi dei protagonisti. (rrc)