Centro sociale di Sbarre, bagarre in commissione. Scintille e polemiche nella nuova commissione dedicata alla vicenda del centro sociale di via Graziella chiuso da quasi un mese. La dirigente Iolanda Mauro, audita, smentisce quanto affermato nella scorsa riunione dall’assessora Nucera e il consigliere Latella.
«Nessuna iniziativa autonoma né difetti di comunicazione. La parte politica – ha detto Mauro – era a conoscenza del provvedimento di chiusura dell’edificio per lavori di ristrutturazione, e non è vero, come sostenuto nell’ultima assemblea, che la situazione non sia stata condivisa con gli amministratori».
Parole che trovano subito conferma nell’atto rintracciato dalla consigliera Angela Marcianò, una comunicazione datata 4 marzo (due giorni prima della chiusura) nella quale si annunciava l’avvio della ristrutturazione: tra i destinatari della lettera figura anche il sindaco Falcomatà.
Invitati in commissione dal consigliere Cardia, i rappresentanti della comunità di anziani di Sbarre, da settimane sono rimasti senza sede per le loro attività, hanno ascoltato questo scambio di versioni contraddittorie. La dirigente Mauro ha detto chiaramente non solo di aver inviato la citata comunicazione del 4 marzo, ma pure di aver telefonato a Lucia Nucera. Ma l’assessora, che qualche giorno fa, sempre nella commissione V politiche sociali, aveva detto di aver appreso della chiusura del centro dai media, non ricorda la telefonata e nega la circostanza: «Io non sapevo quando il locale sarebbe stato chiuso, l’ho letto sulla stampa dopo che lo avete fatto».
Va così in scena un botta e risposta tra le due, con lolanda Mauro che conferma: «Sì, ce lo siamo dette, e poi io ho fatto la nota di chiusura, il giorno prima».
Mario Cardia, che si sta occupando in prima persona della vicenda a supporto degli anziani di Sbarre, ha chiarito: «Qui bisogna raccontare la verità, si era parlato di un difetto di comunicazione, ma oggi si scopre il contrario. Sindaco e assessora sapevano della chiusura e non hanno fatto nulla per trovare una soluzione. Gli anziani sono una risorsa della nostra città e potranno sempre contare su di me per la tutela dei loro diritti. Non esiste nessuna strumentalizzazione – ha aggiunto il consigliere di opposizione – quello che è accaduto è sotto gli occhi di tutti: da un giorno all’altro queste persone sono state lasciate per strada senza neanche poter recuperare gli oggetti personali che si trovano nei locali adibiti a sede delle loro attività».
Cardia ha ricordato l’urgenza di dare risposte certe agli utenti del centro sociale di via Graziella: «Gli anziani non possono spostarsi con facilità e hanno spiegato i motivi, ma dobbiamo dire loro quando potranno riprendere a frequentare la sede, poiché nel cartellone dei lavori non ci sono informazioni sulla durata dell’intervento. Hanno una comprensibile paura che questa situazione si prolunghi troppo».
Il consigliere Armando Neri si è detto sbigottito: «Mi sembra di essere su un altro pianeta. Ricordo quello che è stato detto nella scorsa commissione: voi siete le stesse persone, ma vi rendete conto che state dicendo cose diametralmente opposte? Il sindaco sapeva della chiusura, e lo prova la comunicazione inviata dalla dirigente. Vi contraddite – ha detto ancora Neri – e parlate di strumentalizzazione a proposito di un’azione di consiglieri che si occupano delle istanze di cittadini di una categoria sociale delicata. Questa per noi è una medaglia sul petto, mentre pare che a voi non interessi trovare una soluzione a questo disagio ma solo mistificare la realtà per salvare la faccia di fronte a queste persone… un obiettivo ormai impossibile visto il modo in cui state gestendo questo problema».
Cardia ha rincarato la dose insieme ai consiglieri Caridi e Maiolino: «Nessuno discute sulla necessità dei lavori per il risanamento dell’immobile, ma è grave dire prima di essere all’oscuro di tutto e poi cambiare versione. Dovete dare certezze agli anziani, che da settimane sono disorientati». (rrc)